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114 | SETTEMBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 440 ondata nel 2020 in Italia, in piena pandemia da Covid-19, dall’imprenditore 27enne Mi- chele Grazioli, oggi presidente e amministratore delegato della società, Vedrai in meno di due anni ha conquistato investitori, aziende e clienti. “L’obiettivo” ci spiega Grazioli “era quello di democratizzare l’intelligenza artificiale e renderla accessi- bile alle PMI, supportando i manager nel prendere decisioni in modo più consape- vole, riducendo il costo di scelte sbagliate. La decisione di investire all’estero arriva in seguito a una rapida crescita, culminata con l’aumento di capitale di oltre 40 milioni di euro dello scorso aprile, guidato da Azimut, che l’ha portata in soli 2 anni a valere 50 mi- lioni di euro e a impiegare oltre 80 persone. Il suo processo di espansione internazionale comincia con l’apertura in Spagna di Vedrai Iberia. A guidare l’azienda spagnola col ruolo di presidente sarà Ferdinando Meo, fonda- tore di Alkemy Iberia ed ex AD di Groupon Spagna. Ed è a lui che rivolgiamo alcune do- mande per saperne di più. Di quali sinergie e di quali partner si è avvalsa Vedrai per riuscire in poco tempo a imporsi in un mercato altamente competitivo? “La tecnologia di Vedrai” ci racconta Meo “ha attirato in poco tempo l’attenzione di aziende di diversi settori, dal manifatturiero al retail. L’interesse del mercato è testimo- niato dalla rapida crescita che ha registrato l’azienda, con un organico passato da 3 a oltre 80 dipendenti in 2 anni con età media sotto i 30 anni, e 1 milione di euro di Ebitda prodotto nel quarto trimestre 2020. Oggi la società continua a crescere: tra 2021 e 2022 ha annunciato raccolte di capitali per oltre 45 milioni di euro. Durante il primo aumento di capitale, a luglio 2021, Vedrai ha raccolto 5 milioni da 32 investitori d’eccezione tra cui il capitano della nazionale italiana di calcio Giorgio Chiellini, il tenore Andrea Bocelli, il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela, il fondatore e CEO del Gruppo Calze- donia Sandro Veronesi. A questa operazione è seguita, ad aprile 2022, una raccolta di capi- tale di oltre 40 milioni. A guidare l’aumento di capitale in questo caso è stata Azimut, la maggiore realtà finanziaria indipendente nel settore del risparmio gestito in Italia, che non solo ha offerto la possibilità ai propri clienti di sottoscrivere l’investimento tramite un vei- colo ad hoc, ma ha anche deciso di investire direttamente nell’azienda. Il gruppo ha inol- tre dato il via a un processo di crescita e internaziona- lizzazione, con l’obiettivo di posizionarsi come leader nel settore dell’intelligenza artificiale a livello non solo italiano ma anche europeo. Proprio in questa direzione vanno l’acquisizione di Pre- moneo, azienda italiana specializzata in soluzioni di pricing, forecasting e seg- mentazione, e la joint venture conMotive per dare vita alla società Fermai che punta a rivo- luzionare il settore manifatturiero delle PMI italiane grazie alla manutenzione predittiva”. Quali sono le risorse tecnologiche impiegate? “Il punto di partenza di Vedrai sono i dati” ci spiega Meo “ma la forza delle soluzioni proposte dal gruppo sta nella capacità di trasformare la complessità di questi dati in informazioni strategiche facilmente leggi- bili dalle aziende. La tecnologia di Vedrai è un software-as-a-service erogato in cloud e le aziende che ne usufruiscono, quindi, non hanno bisogno di un’infrastruttura dedicata. Si tratta inoltre di strumenti di facile utilizzo che hanno una curva di apprendimento molto rapida e possono essere integrati nel processo decisionale sin da subito”. Proiezioni sulla start-up spagnola? “La Spagna è un mercato simile a quello ita- liano” conclude il presidente di Vedrai Ibe- ria “dove l’intelligenza artificiale sta ancora muovendo i primi passi e ci sono grandi op- portunità da cogliere. Il nostro obiettivo è crescere altrettanto velocemente anche in questo mercato e per accelerare il processo stiamo valutando acquisizioni di aziende spagnole attive in ambito AI. In un settore con così ampi margini di sviluppo come quello dell’intelligenza artificiale è fonda- mentale che i principali player si strutturino e uniscano le forze per non disperdere inve- stimenti ed energie, massimizzare i benefici e far crescere il mercato italiano e spagnolo dell’AI, con l’obiettivo comune di renderli più competitivi e attrattivi, anche all’estero. Vedrai vuole dar vita a un polo europeo dell’intelligenza artificiale e persegue que- sto obiettivo attraverso una strategia di acquisizioni e joint venture che contribui- sce a valorizzare l’ecosistema delle start-up e delle imprese innovative sul territorio, aggregando competenze anche diverse dall’ambito AI”. F ‘Vedrai’ con l’AI Lucilla La Puma AUTOMAZIONE OGGI START-UP Fonte: Shutterstock

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