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Sensori AUTOMAZIONE OGGI 100 | SETTEMBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 440 N ell’Oberland Zurighese nasce una squisita specialità prodotta con latte di alta qualità proveniente da allevatori selezionati della zona, utilizzando ricette raffinate che pre- vedono anni di stagionatura del formaggio. La chiave del successo è una sofisticata automazio- ne di fondo: un’ampia gamma di sensori aiuta a garantire che i numerosi parametri di processo siano rispettati con precisione. Solo così è pos- sibile garantire una qualità del prodotto co- stantemente elevata. Quando si entra nei nuovi stabilimenti di produzione insieme al dirigente dell’azienda Roland Rüegg, ci si rende subito conto che il personale del caseificio Wildberg conosce il proprio mestiere: tutti svolgono con maestria il proprio lavoro e sono padroni della propria professione, tutti i processi interagi- scono tra loro come ingranaggi. Le cantine di stagionatura del formaggio rivelano l’enorme gamma di prodotti e ricette: si spazia da specia- lità rinomate come l’emmental DOP e la mozza- rella fino a un’invenzione propria dell’azienda, il cheebab, un kebab di formaggio. Quest’ultimo ha riscosso un grande successo tra i clienti vicini e lontani fin dalle prime prove di degustazione presso il punto vendita interno. Dalla primavera del 2021, la produzione si è spo- stata nel nuovo edificio: il caseificio è dotatodella più moderna tecnologia di processo di Staedler Automation. Lo specialista dell’automazione si trova a pochi chilometri di distanza e si affida ai sensori e alle soluzioni per l’automazione di ifm per il monitoraggio dei suoi impianti. Una ricetta di automazione Ma cosa c’entra la produzione di formaggio tradizionale con i sensori? Molto, perché le macchine di produzione del caseificio possono essere controllate con la precisione necessaria a garantire la qualità richiesta solo se il sistema di controllo stesso è dotato di parametri di pro- cesso costantemente accurati. Per fare un esem- pio: dall’alimentazione del latte al separatore, passando per lo scambiatore di calore fino al caseificio, i valori di temperatura e pressione de- vono esseremantenuti con precisione per poter trattare il latte in modo adeguato. Ma partiamo dall’inizio. Il latte appena consegnato viene raf- freddato e mescolato nei serbatoi di stoccaggio nell’area di ricevimento. Qui, i sensori di livello e di temperatura controllano la corretta conser- vazione del latte. Anche il sistema CIP, utilizzato per pulire regolarmente le tubazioni e i serbatoi, viene monitorato da sensori: i sensori di flusso, ad esempio, controllano la quantità di acqua durante i processi di risciacquo. Massima protezione Durante il processo di termizzazione, i sensori di temperatura in particolare dimostrano i loro punti di forza. A seconda del tipo di formaggio, il latte crudo viene riscaldato in uno scambia- tore di calore a piastre in modo preciso ed esat- tamente temporizzato. I sensori di temperatura TA2502 rilevano la temperatura in ingresso e in uscita in ciascuno dei tre segmenti dello scam- biatore di calore per consentire al sistema di controllo di regolare, in modo preciso e imme- diato, la temperatura nei rispettivi segmenti dello scambiatore di calore a valle. Senza dubbio la responsabilità maggiore dell’in- tero processo è a carico del sensore di tem- peratura TCC501 posizionato nella sezione di ritenzione del calore dello scambiatore termico, dove il latte viene microbiologicamente ottimiz- zato e preparato per la lavorazione successiva mantenendo la temperatura nel tempo. Il sen- sore di temperatura TCC non solo misura con estrema precisione, ma consente agli operatori dell’impianto di reagire al comportamento di de- Formaggio e sensori Il caseificioWildberg si affida alle soluzioni ifm per produrre le sue specialità Andreas Biniasch I sensori di flusso magneto induttivi, nel sistema a osmosi inversa, monitorano e controllano la concentrazione del siero nella fase del permeato

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