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96 | GIUGNO/LUGLIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 439 l largo delle coste italiane, sotto la superficie del mare, sta avve- nendo qualcosa di eccezionale”. Così comincia il racconto di Luca Gamberini, co-fondatore di Ne- mo’sGarden ( www.nemosgarden. com ), che si è unito ad Alastair Orchard, vicepresidente di Digital Enterprise del gruppo Siemens Digital Industries Software ( www.sw.siemens.com/en-US ) , per perseguire un obiettivo comune: realizzare una coltivazione sostenibile. Sembra una fioritura di meduse giganti an- corate al fondo dell’oceano. “È una nuova forma di agricoltura che sta crescendo ne ‘L’orto di Nemo’. Grandi cupole trasparenti, o biosfere, sono un nuovo tipo di serra sot- tomarina. Queste biosfere sfruttano i fattori ambientali positivi dell’oceano - stabilità della temperatura, generazione di acqua dolce per evaporazione, assorbimento di CO₂ e prote- zione naturale dai parassiti - per creare un ambiente ideale per la coltivazione di tutti i tipi di prodotti” spiega Gamberini. Solo negli ultimi 10 anni, il team di Nemo’s Garden ha lavorato alacremente per dimostrare come coltivare frutta e verdura sott’acqua sia non solo possibile ma anche realizzabile. Infatti, non solo hanno raccolto con successo una notevole varietà di colture dalle loro biosfere prototipo, ma hanno anche scoperto che le piante coltivate in questo ambiente sono più ricche di sostanze nutritive rispetto a quelle coltivate con metodi tradizionali. L’obiet- tivo, come spiega Gamberini, “era quello di trasformare il prototipo in una soluzione che potesse essere distribuita su larga scala. Ma qualsiasi cambiamento di progetto fatto per ridurre i costi, aumentare la capacità di pro- duzione, o migliorare la salute e la resa delle piante richiedeva lunghi test fisici insieme a costi di investimento importanti per il pro- totipo. E i processi di monitoraggio pesan- temente manuali durante il ciclo di crescita aumentavano ulteriormente questi costi”. Quale soluzione? “Nemo’s Garden ha iniziato a implementare il portafoglio di software e servizi di Xcelera- tor e la collaborazione si è estesa dall’auto- mazione del monitoraggio dei sensori, allo sviluppo di una strategia di digitalizzazione incentrata su un digital twin della biosfera. La soluzione è stata creare un gemello di- gitale che rappresentasse virtualmente un prodotto fisico o un processo, per capire, prevedere e ottimizzare le caratteristiche di performance della controparte fisica. Usando un gemello digitale, l’innovazione può avve- nire in un mondo virtuale, libera dai costi di prototipazione fisica e dai limiti di tempo di un approccio tradizionale. Utilissimo anche nella simulazione delle condizioni di cre- scita all’interno delle biosfere e dell’impatto dell’attrezzatura e del suo utilizzo sullo spec- chio d’acqua in cui si troverebbe. Non sono più limitati dalle condizioni climatiche, dalla stagionalità e dalle brevi stagioni di crescita, o dall’immersione fisica e dal monitoraggio manuale. Gli adattamenti delle biosfere sono testati attraverso un software di simulazione nel mondo virtuale, permettendo al team di perfezionare i progetti e i processi a un ritmo molto accelerato. La raccolta dei dati è importante per qualsiasi tipo di progetto di ingegneria, tuttavia è particolarmente critica quando si cerca di fare qualcosa di completamente nuovo, come coltivare cibo sotto il mare. Il teamdi Nemo’s Garden aveva raccolto una grande quantità di dati storici dai sensori nelle stagioni precedenti, il che è stato particolarmente utile per sviluppare il gemello digitale”. Utilizzando il software di progettazione e simulazione 3D, compresi i software NX e Simcenter di Siemens nell’ambiente virtuale, il team è stato in grado di spingersi oltre i limiti della progettazione e della costruzione delle biosfere e di immaginare biosfere migliori. In precedenza, i cambiamenti dovevano essere fatti inmodo incrementale, inmodo che tutte le persone coinvolte potessero misurarne accuratamente l’impatto. Sfruttando invece il gemello digitale della biosfera, con una si- mulazione nella baia di Noli, in provincia di Savona, il team è ora in grado di fare cambia- menti molto più incisivi e più rapidamente. Sta modellando cupole allungate per inserire più piante per contenitore e sta riducendo lo spessore del materiale per limitarne il peso, il che rende anche il trasporto e l’installazione più facili. Le nuove biosfere potrebbero anche essere costruite con sottili strisce di materiale polimerico, che ne semplificherebbe ulterior- mente l’installazione, riducendo al contempo anche la manodopera necessaria. Il futuro di Nemo’s Garden Mentre i semi del successo sono già stati piantati con Nemo’s Garden, il team si sta spingendo ora verso l’obiettivo finale, quello di fornire più cibo per la popolazione mon- diale con centinaia di installazioni in tutto il mondo. Nemo’s Garden sta già esplorando modi per perfezionare ulteriormente la sua piattaforma di agricoltura sottomarina gra- zie alle nuove ed eccitanti tecnologie di Siemens, che permetteranno di introdurre tutto, dalla robotica all’energia solare. “A L’orto di Nemo Lucilla La Puma AUTOMAZIONE OGGI START-UP Fonte www.nemosgarden.com/gallery
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