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Tavola rotonda AUTOMAZIONE OGGI 80 | GIUGNO/LUGLIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 439 il profilo di lavoro più coerente e centrato per il nostro percorso d’impresa, sempre subordi- nato al principio del ‘perché stiamo insieme’. È interessante ascoltare storie di imprese di successo, di uomini eccezionali che hanno re- mato tutti insieme in perfetta sincronia, condi- videndo un sogno, una visione, andando oltre i ruoli, le competenze, le performance, come si fa in una grande famiglia, dove ci si viene incontro, proprio perché ci si sente parte ‘viva’ del progetto. I benefici della flessibilità Le aziende con una mentalità flessibile sa- ranno più appetibili per i migliori professionisti e avranno più probabilità di mantenere la loro forza lavoro. Tuttavia, per raccogliere i benefici della flessibilità sono necessarie alcune regole di base. Quali sono state implementate nella vostra azienda? Mozzi : Partendo dal presupposto che l’E- verywhere Workplace è destinato a restare, le aziende devono riuscire ad adattarsi a esso, rispondendo alle esigenze dei propri dipen- denti senza mettere a rischio il proprio bu- siness. A oggi il lavoro da remoto non è più un’opzione ma una pretesa che le aziende non possono più sottovalutare, pena la ‘grande di- missione’. Preso atto di questo aspetto, Ivanti ha implementato la propria piattaforma Ivanti Neurons, in funzione dell’utente, garantendo un ambiente di lavoro ottimizzato, sicuro, configurato e con garanzie di continuità di servizio indipendenti dal device e dal luogo. La soluzione integra strumenti di automa- zione che abilitano la self heal, la self secure, il self service e il deep learning. Ovvero, grazie all’introduzione di algoritmi di machine lear- ning, Ivanti fornisce una piattaforma applica- tiva auto apprendente in cui la tecnologia è di supporto e non di intralcio alla produttività aziendale. L’offerta si focalizza su tre modelli applicativi: Unified Endpoint Management (UEM), Zero-Trust Access (ZTA), e Enterprise Service Management (ESM). L’aspetto più im- portante sul quale dovrebbero concentrarsi le aziende è l’automazione dei processi. Questo permetterebbe di ottenere numerosi vantaggi tra i quali: un controllo realtime su tutta l’infra- struttura, migliore end-user experience, conti- nuità di servizio e riduzione delle tempistiche di intervento in caso di eventuali problemi. Bruni : Effettivamente, il mercato del lavoro in questi ultimi mesi è cambiato molto, si sono pressoché ribaltati i poteri e le appetibilità. Adesso la domanda ha molte più possibilità dell’offerta, che si trova a dover fare i conti con una concorrenza molto più spietata sul mer- cato della forza lavoro. In particolare, con tutte quelle grandi realtà che hanno delocalizzato i dipendenti, dematerializzato gli uffici e, di con- seguenza, creato un segmento nuovo di possi- bili candidati ‘remoti’. Oggi quindi, se si vuole competere e cercare di attirare professionisti, c’è una nuova conditio sine qua non: bisogna offrire flessibilità, mobilità, libertà. Conside- rando, però, fattori come la tendenza delle aziende, l’attaccamento ai criteri di orario, con- trollo e supervisione e la legislazione italiana, non è così scontato attuare i cambiamenti. In Praim, che è un’azienda che sviluppa soluzioni software per la creazione e gestione di posta- zioni di lavoro evolute e soluzioni hardware Thin Client, sappiamo che la flessibilità è fonda- mentale e la applichiamo con continuità anche nel supportare aziende di ogni dimensione con tecnologie innovative e semplici per l’accesso alle risorse remote. Internamente mettiamo in atto un tavolo di discussione continuo e sem- pre aperto per poter valutare soluzioni ‘on- the-go’, cercando di adattarci alle esigenze di tutti; sia di coloro che hanno piacere a vivere ancora l’ufficio, ad avere un orario ben definito, sia di quelli più in movimento, con un’organiz- zazione flessibile del tempo e degli impegni, con la voglia di aprirsi anche a un modello di lavoro diverso, nuovo e moderno. Non è sem- plice e non lo sarà, soprattutto per questioni legislative, assicurative e previdenziali; con un occhio comunque sempre alla supervisione, alla sicurezza e alla valutazione dei risultati di ogni singola persona. Marella : La regola fondamentale che non può mai venire meno è il rispetto della persona. Non sempre si riesce a essere pienamente d’accordo, in questo caso è bene parlarsi chia- ramente, individuare gli ostacoli, le problema- tiche, in quanto, se si tiene al progetto, insieme si possono trovare soluzioni più creative. Met- terei proprio la creatività come fattore propul- sivo: “Hai un problema? Pensa creativamente a come risolverlo, sii visionario e porta la tua proposta di soluzione all’interno del gruppo”. Limitarsi a sollevare la problematica trasmette l’idea che si stia altrove con la testa, invece, sentirsi appieno all’interno del progetto ci spinge a trovare delle prospettive inesplorate, che, se condivise, si intrecciano e si amalga- mano con altre prospettive, per poi produrne di nuove. Si ottiene una grande generazione, un grande travaso di energia. Il timore po- trebbe essere quello di perdere qualcosa ma, al contrario, ne guadagnano tutti. Jacopo Bruni, marketing manager di Praim
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