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Soluzioni tecnologiche MAGGIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 438 | 95 Queste caratteristiche di semplicità e proget- tazione consentono loro di distinguersi per un consumo bassissimo di potenza (mediamente entro i 10 W) e una ridotta produzione di ca- lore, essendo anche progettati per dissiparlo al meglio. Tutto questo fa sì che il disposi- tivo sia ‘ Thin …’ (ovvero sottile, leggero…), il che spesso è visibile anche a occhio nudo in termini di compattezza. E ora veniamo al ‘… Client ’. Perché un Thin Client si può permet- tere di essere così ‘leggero’? Perché, ed eccoci al suo secondo elemento distintivo, è un di- spositivo pensato per operare in modalità client/server fungendo appunto da client. Il Thin Client è pensato per eseguire un numero limitato di applicazioni locali e in particolare per eseguire risorse che si trovano su un ser- ver centrale remoto e che non devono per forza risiedere sul disco locale del dispositivo. Il Thin Client funziona collegandosi a un server (ambiente) remoto che ospita le applicazioni e i dati dell’organizzazione e che offre grandi capacità (di esecuzione e memorizzazione); il server si occupa anche dei principali carichi computazionali e permette così di allegge- rire i numerosi client. Anche da un punto di vista software, quindi, il Thin Client è più es- senziale dei normali PC e, disponendo di mi- nore potenza e performance assolute, utilizza soluzioni (sistemi operativi, ad esempio basati su Linux come ThinOX o versioni specifiche di Windows come quella IoT) più leggere, foca- lizzate sulle sole applicazioni rilevanti e sulle componenti necessarie a realizzare lo schema client/server (ovvero applicativi client per spe- cifici protocolli). Dove opera? Al giorno d’oggi, in particolare, il Thin Client è pensato per operare in ambienti basati sulla virtualizzazione del desktop (VDI), dove le ap- plicazioni e l’elaborazione grafica del desktop sono eseguite sul server mentre il Thin Client si fa carico della sola visualizzazione a schermo e della gestione dell’interazione con l’utente; oppure sul browser, dove il Thin Client deve permettere di collegarsi all’ambiente in cloud o alle specifiche applicazioni necessarie all’u- tente; ma queste vengono eseguite sul server mentre al browser (e al Thin Client) tocca la sola gestione e visualizzazione dell’interfaccia utente. I Thin Client devono comunque di- sporre di tutte le caratteristiche di una normale postazione di lavoro e, oltre alle componenti di rete (networking) necessarie per collegarsi al server, offrono all’utente la medesima (e spesso indistinguibile) esperienza d’uso. Essi collegano uno o anche più monitor e le altre periferiche necessarie, avendo comunque in molti casi anche capacità computazionali suf- ficienti a eseguire applicazioni locali esigenti (come il browser) senza richiedere l’intervento del server. Perché si usa? Chiudiamo infine con un terzo, spesso tra- scurato, ma in fondo essenziale, elemento di- stintivo dei Thin Client: il loro obiettivo e caso d’uso. I Thin Client sono dispositivi pensati per ottimizzare l’operatività aziendale, sotto tutti gli aspetti, in particolare per grandi installa- zioni contraddistinte da centinaia o migliaia di dispositivi. In questo contesto uniformità ed efficienza diventano fondamentali. Le ca- ratteristiche hardware comportano già una riduzione dei costi di proprietà e un risparmio energetico, ma anche (data l’assenza di parti meccaniche, la riduzione del calore, il dimen- sionamento essenziale) una maggiore longe- vità e una specifica conformità agli ambienti industriali. Inoltre, la specificità ed essenzialità del software e la peculiare modalità di utilizzo conferiscono maggiori livelli di sicurezza infor- matica. Oltre a ciò, i produttori di Thin Client privi- legiano solitamente piattaforme hardware (chipset) long-term che permettono di pro- durre, mantenere (offrendo supporto) e fornire agli utilizzatori finali dispositivi che anche nel lungo periodo siano perfettamente uniformi tra loro dal punto di vista tecnico, diversamente da quanto accade solitamente con i PC, di norma creati con componentistica consumer, fortemente variabile nel tempo. Da un punto di vista software, inoltre, a supporto del loro caso d’uso, i Thin Client sono ulterior- mente arricchiti di strumenti che consentono una gestione centralizzata e automatizzata, che permette di rendere scalabile ed efficiente la configurazione e la manutenzione dei di- spositivi anche su migliaia di unità. Praim - www.praim.com Foto di StockSnap da Pixabay
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