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ziali del settore. Nel caso di ArcelorMittal è stata una priorità strategica per più di un decennio. L’azienda, ben nota nel settore della produ- zione dell’acciaio, ha attività in 17 diversi Paesi e produce circa 71,5 milioni di tonnellate di ac- ciaio ogni anno per diversi ambiti, per esempio quelli delle costruzioni e dell’automotive. Negli ultimi anni l’azienda ha cercato di miglio- rare gli standard in uno specifico segmento delle proprie attività, il carbone emesso dagli al- tiforni. In questi altiforni si utilizzano minerali di ferro e carbone sotto forma di sedimenti e coke. Il coke riduce il minerale in metallo a tempera- tura elevata, che viene poi convertito in acciaio liquido nell’acciaieria. Durante la riduzione del minerale si formano CO e CO₂. Nell’ambito delle proprie operazioni a livello globale, l’azienda sta continuando a esplorare nuovi metodi per migliorare la sostenibilità delle attività che svolge sia direttamente, attraverso la riduzione del carbonio, sia indirettamente, attraverso una migliore efficienza in produzione. Wim Van der Stricht, CTO di ArcelorMittal, è a capo di que- sta missione con responsabilità specifiche nel settore della Technology Strategy, della CO₂ e dell’economia circolare. Da quando è diventato CTO nel 2013, Wim ha guidato la sostenibilità delle attività nell’acciaieria dell’azienda a Gent, in Belgio, con l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio nelle operazioni europee del 30% rispetto alle statistiche del 2018. “La sostenibilità è sempre stata una priorità fonda- mentale in azienda. Il settore dei metalli è a un punto di svolta e desideriamo contribuire a sta- bilire degli standard di produzione dell’acciaio sostenibili dal punto di vista ambientale” ha dichiarato Wim. Assumere un nuovo approccio Per risolvere il problema della camera di com- bustione e contribuire a ridurre le emissioni nette di carbonio, Wim ha cercato ispirazione al di là della sua regione e ha trovato un approccio inte- ressante che è stato testato sul mercato Asia-Pacifico. LanzaTech, un’azienda di biocombustibili fondata in Nuova Zelanda, che colla- bora da molto tempo con ArcelorMittal, aveva svi- luppato un’innovativa bio- massa microbica che, negli studi clinici, aveva dimo- strato di poter trasformare il carbonio in bioetanolo. L’a- zienda stava collaborando nell’ambito delle operation di ArcelorMittal in Cina, per provare che l’approc- cio poteva essere applicato alla produzione dell’acciaio in modo da creare un pro- dotto a base di bioetanolo denominato ‘Acciaiolo’. Ha affermato Wim: “Quello che mi ha sorpreso fin da subito dell’approccio di LanzaTech è stata la sua ingegnosità. Sappiamo che il carbonio è un inevitabile derivato delle attività all’interno della ca- mera di combustione, ma cosa succederebbe se il car- bonio potesse trasformarsi in qualcosa che non ha lo stesso impatto dannoso?”. Dopo aver osservato l’effi- cacia del processo, Wim si è convinto che tale approc- cio poteva essere applicato all’impianto di Gent. In col- laborazione con il suo team, ha progettato un sistema LanzaTech ha supportato la progettazione del meccanismo di cattura del carbonio, mentre Rockwell Automation ha fornito una piattaforma completa di automazione Dai Big Data d’impianto agli Industrial Advanced Analytics con le soluzioni GE Digital Analizzare ✓ Monitorare ✓ Prevedere ✓ Simulare ✓ Ottimizzare ✓ Controllare ✓ www.servitecno.it +39 02 48.61.41 Il tuo partner nella Digital Transformation industriale, integrata e cyber sicura

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