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Tavola rotonda APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 | 83 tomazione, non è quello di sostituire l’attività dei dipendenti/tecnici, ma di agevolare il mi- glioramento dell’operatività e delle prestazio- ni. Nessuna tecnologia digitale può sostituire la capacità dell’essere umano di esaminare le informazioni, applicare la corretta operatività e prendere provvedimenti adeguati. Il traguar- do dell’iperautomazione è quello di mettersi al servizio della conoscenza e dell’esperienza dei funzionari/manager per facilitare l’orga- nizzazione del lavoro in modo più costrutti- vo e operativo. Il passaggio determinante e conclusivo dell’iperautomazione porterà a un nuovo tipo di fabbrica al centro del processo della propria trasformazione digitale che gesti- rà sistemi e denaro incorporando meccanismi di rilevamento ed esecuzione con la possibilità di conoscere velocemente i dati e risparmiare risorse. Oggi è necessario digitalizzare e au- tomatizzare sempre più i processi produttivi, aumentare la capacità dei funzionari tecnici, la capacità di supervisionare, misurare, moni- torare, scoprire, analizzare e progettare. Nei prossimi anni l’evoluzione sarà l’iperautoma- zione, sintesi di software di machine learning e strumenti di automazione per espletare il lavoro in tutti i suoi aspetti. In questo contesto di importanti evoluzioni tecnologiche nella fabbrica digitale abbiamo posto una serie di domande ad alcuni fun- zionari del settore: Stefano Massari , ammi- nistratore delegato di DM Management & Consulting ( https://dmsolution.eu/it/ ), Marco Marella , general manager di FasThink ( www. fasthink.com ), Simone Farruggio , product specialist engineer, Robot, Factory Automa- tion Division di Mitsubishi Electric ( https:// it.mitsubishielectric.com/it/ ) , Vincenzo De Paola , AI technical sales expert di Siemens ( https://new.siemens.com/it ) , Marco Cella- mare, regional sales director area mediterra- nea di Ivanti ( www.ivanti.it ) , Daniele Lopizzo , show director SPS Italia ( www.spsitalia.it ) A.O.: Spesso la diffusa impressione che l’iperautomazione sia solo un sistema per ridurre l’impiego di occupazione, in realtà produce lavoro e contribuisce a migliorarlo. Un suo commento Massari: L’iperautomazione di fatto modifica quelli che sono i processi all’interno dell’a- zienda e non è un’innovazione senza impatto, l’applicazione di tecnologie digitali sull’impiego del lavoro, trasforma quest’ultimo in modi di- versi di eseguire le attività operative spostando il dispiegamento delle capacità individuali dall’utilizzo di processi ibridi (manuali-infor- matici) all’utilizzo di tecnologie informatiche sempre più automatizzate, riducendo le atti- vità manuali e/o burocratiche. Ma la realtà è diversa, infatti, ogni impresa che sia manifattu- riera, commerciale o di servizi, ha le sue regole, i suoi linguaggi, le sue caratteristiche distintive, e di conseguenza la digitalizzazione non può essere un evento che genericamente riduce l’occupazione. Infatti, i contorni del suo signi- ficato sfumano, l’esperienza e la cultura d’im- presa del personale non può essere sostituita dall’iperautomazione tout-court, ma deve es- sere strategica e pianificata. È vero che questo cambiamento ha il merito di migliorare la qua- lità del lavoro e in generale l’efficienza con cui vengono eseguite le attività lavorative, perché significa ridurre drasticamente e tendenzial- mente far scomparire i classici concetti di spa- zio e tempo intesi come ‘aree’ in cui operano i processi operativi e il personale, soprattutto se valutato in termini di sostenibilità istituzionale, in particolare per determinate mansioni che presentano un carattere routinario. Di conse- guenza le aziende devono introdurre politiche di empowerment e di re-skilling digitale del capitale umano, per utilizzare le esperienze e le caratteristiche distintive del personale, evi- tando un nuovo fenomeno dell’esclusione di- gitale. Marella: Come in tutti gli ambiti, il buon senso rientra in quell’insieme di fattori ‘che fanno la differenza’ per approcciare efficacemente qual- siasi progetto di sviluppo o di miglioramento del processo produttivo. Pertanto, anche nell’automazione la fase di ‘pensiero’ o ana- lisi, che dir si voglia, è essenziale per valutare e stabilire quali siano, non solo i reali requisiti del sistema, ma anche le sue potenzialità in prospettiva. Per la nostra esperienza, soprat- tutto con le grandi imprese manifatturiere, la generica prospettiva che l’automazione debba essere intesa come una branchia che riduce la forza lavoro è largamente superata. Le nuove generazioni di tecnici e ingegneri parlano lin- guaggi sempre più attuali e costantemente indirizzati a prospettive di sostenibilità che vedono le macchine fare il lavoro ‘pensato’ per essere eseguito dalle macchine e l’uomo fare il lavoro ‘pensato’ dall’uomo per l’uomo. Per il mercato Internazionale, ormai è uno ‘stato mentale’ avere l’obiettivo di eliminare errori e sprechi di sistema oltre al fatto di dover mi- gliorare le performance produttive. Non a caso l’Europa ci chiede un’economia circolare coe- rente e sostenibile, mettendo l’uomo al centro del processo. Cellamare: L’arrivo della pandemia ha forzato molte aziende ad adottare nuove modalità di lavoro che richiedevano un’ottimizzazione dell’IT. In Ivanti crediamo che per raggiungere questo scopo sia indispensabile dotarsi di solu- zioni iperautomatizzate, in grado di preservare la sicurezza della propria azienda e la produtti- vità dei propri dipendenti. Entrambi questi re- quisiti vengono soddisfatti dalla piattaforma di iperautomazione Ivanti Nuerons attraverso l’i- dentificazione, gestione e messa in sicurezza di tutti gli asset utilizzati in azienda e verificando i dati ai quali accedono. In aggiunta, la piatta- forma consente di automatizzare il service desk e i compiti manuali e ripetitivi, permettendo ai team IT di dedicare più tempo e attenzione ad attività critiche e ai dipendenti dell’azienda. In sintesi, la nostra piattaforma consente ai team IT di scoprire, gestire, proteggere e assistere i dispositivi, le applicazioni e le reti che i dipen- denti utilizzano ogni giorno nell’everywhere workplace. A differenza dei nostri competitor, la nostra soluzione end-to-end unificata da un livello di automazione intelligente aggiunge un valore esponenziale. Ivanti offre un approc- cio unificato alla gestione dell’IT dall’endpoint fino al back-office IT e alla gestione dei servizi aziendali. Lopizzo: Persone, tecnologie, prospettive. Sono le tre parole che formano il claim di SPS Italia 2022 e ne rappresentano l’essenza. Com- ponente fondamentale di SPS Italia sono na- Stefano Massari, DMManagement & Consulting

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