AO_437
Rassegna AUTOMAZIONE OGGI 76 | APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 A cura di Ilaria De Poli L’utilizzo di motori e azionamenti ad alta efficienza permette alle aziende di risparmiare grandi quantità di energia e avere la garanzia di rispettare i nuovi requisiti di efficienza energetica L’impiego di motori ad alta efficienza, di azionamenti a velocità variabile e di un abbinamento motore/riduttore economicamente efficiente ha estrema importanza nel campo dell’automazione, in quanto riduce i consumi energetici e, quindi, i relativi costi. Conseguire il miglioramento dell’efficienza energetica del sistema di azionamento risulta più impegnativo rispetto all’ottimiz- zazione dei singoli componenti. Infatti, il sistema è concepito come ‘prodotto esteso’, ovvero della combinazione del sistema motore con la macchina azionata. Esso comprende: il motore elettrico, definito come il dispositivo che converte la potenza elettrica in potenza meccanica, o più specificamente in velocità e coppia; la sezione di regolazione e controllo del motore, com- prese tutte le apparecchiature elettromeccaniche ed elettroniche; la macchina azionata, costituita dal carico (pompa centrifuga, ventilatore ecc.) inclusi eventuali organi di trasmissione meccanici. I risparmi energetici potenziali dei sistemi di azionamento elettrici provengono per circa il 40% dall’ottimizzazione del sistema nel complesso. In particolare, per il 10% con il ricorso a mo- tori ad alta efficienza, e per il 30% tramite il controllo elettronico della velocità. Circa il 60% dei risparmi si ottiene poi attraverso l’ottimizzazione dei componenti meccanici della macchina azionata (fonte: https://anieautomazione.anie.it ). Il Regolamento UE 2019/1781 stabilisce le ultime specifiche di progettazione ecocompatibile per i motori elettrici e i variatori di velocità. Esso contiene i requisiti minimi per i motori in termini di rapporto tra potenza meccanica e potenza elettrica attiva fornita, codificati come classi di efficienza energetica internazionali (IE). In particolare, esso sancisce con decorrenza 1° luglio 2021: • classe IE2 per i motori trifase con potenza nominale Pn= [0,12÷0,75] kW; • classe IE3 per i motori trifase con Pn= [0,75÷1.000] kW; • perdite di potenza dei variatori di velocità predisposti per funzionare con motori con Pn= [0,12÷1.000] kW non superiori alle perdite di potenza massime corrispondenti alla classe IE2. Dal 1° luglio 2023: • classe IE2 per i motori destinati a essere utilizzati in atmosfere esplosive con Pn= [0,12÷1.000] kW e per i motori monofase con Pn>= 0,12 kW; • classe IE4 per i motori trifase con Pn= [75÷ 200] kW. Se gli oltre 300 milioni di sistemi industriali guidati da motori elettrici in funzione venissero rimpiazzati con apparecchiature ad alta efficienza, si otterrebbe una riduzione del 10% del consumo mondiale di elettricità, pari a circa il 91% del consumo annuale di tutta l’Unione Europea (fonte: www.ien-italia.eu ). di Carmen Lavinia, Comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus&Networks @depoli_ilaria Motori e azionamenti ad alta efficienza Fonte: Shutterstock
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