AO_437
SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 68 | APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 Guido Ruffinatto Il cobot in azione sulla 500 elettrica Stellantis ha integrato 11 cobot Universal Robots all’interno del proprio stabilimento di Mirafiori sulla dorsale di produzione della nuova 500 elettrica. I cobot, impiegati in complessi task di assemblaggio, avvitatura e controllo qualità, hanno migliorato produttività ed ergonomia delle linee S tellantis, unodeimaggiori gruppimul- tinazionali dell’automotive al mondo, ha scelto di implementare la robotica collaborativa Universal Robots sulle linee di produzione della 500 elettri- ca, uno dei nuovi modelli in produzione pres- so lo stabilimento di Mirafiori, a Torino. Lungo la dorsale della 500 elettrica alcuni processi di assemblaggio e controllo qualità richiedevano l’introduzione di automazioni specifiche per as- sicurare la qualità e la ripetibilità necessarie agli standard di prodotto. Infine, considerata l’età media piuttosto elevata degli operatori dello stabilimento, si trattava di migliorare gli stan- dard ergonomici dell’intero processo. In parti- colare, sono state automatizzate con i cobot UR 7 applicazioni con un totale di 11 cobot. Rullatura collaborativa, una sfida ergonomica e di processo complessa Due cobot UR10e (il modello più grande della gamma UR che offre 12,5 kg di payload e 1.300 mm di sbraccio) operano in parallelo sulla linea di assemblaggio degli sportelli. Un sistema di visione rileva il passaggio dello sportello e at- tiva il cobot che, grazie a un rullino integrato al polso, applica una pressione costante sul te- lino che viene così applicato all’ossatura porta. Il percorso che il cobot deve seguire è com- plesso. Esso deve infatti muoversi fra i rilievi push pin del pannello, in uno spazio limitato traguardando la sigillatura completa per evi- tare infiltrazioni d’acqua. Il vantaggio garantito dall’applicazione è relativo sia alla qualità del processo, sia all’ergonomia: malleva infatti gli operatori dall’eseguire un’operazione che cau- sava disturbi articolari al polso. Collaborativi nel controllo qualità Sulla linea di assemblaggio della capote (in- stallata sulla versione cabrio della 500) i cobot integrati sono 2 modelli UR10e. Il primo mo- dello esegue due diverse operazioni. Grazie a un tampone sorretto da un apposito organo di presa, esegue la pulizia e la preparazione della pista del primer, su cui verrà in seguito appli- cato il collante necessario a fissare il telo della capote sull’ossatura. La seconda operazione è un controllo qualità: grazie a un sistema di vi- sione il cobot verifica la continuità geometrica del cordolo di collante e la sua conformità di- mensionale. Il secondo cobot opera in sinergia con un robot antropomorfo. La capote, una volta assemblata, viene aperta su un apposito sostegno e poi prelevata dall’antropomorfo. Il secondo cobot UR a questo punto esegue un controllo dimensionale (tramite sistema di vi- sione) del telaio della capote per deliberarne la conformità. Una volta accertato che la ca- pote presenta dimensioni conformi al CAD del pezzo, questo viene nuovamente movimentato dall’antropomorfo e rimosso dalla linea. Que- sta applicazione ha garantito diversi vantaggi Un particolare della fase di rullatura. Il cobot, con rullino integrato al polso, segue un complesso tracciato sull’ossatura dello sportello assicurando la completa sigillatura contro le infiltrazioni
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