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SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 46 | APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 Inga Akulauskaite Il ‘pacemaker’ dell’elettromobilità Lo specialista dell’automazione SAR ha sviluppato una linea di produzione che utilizza 11 robot Kuka per produrre in modo completamente automatico il cuore delle auto elettriche, il gruppo elettronico I l gruppo elettronico è il cuore di ogni auto elettrica. Il dispositivo, relativamente poco appariscente, è poco più grande di una scato- la di scarpe, pesa circa 12 kg e, come elemen- to centrale di controllo nel veicolo, converte la corrente continua delle batterie in corrente alternata. Solo così il motore può lavorare con l’e- nergia senza emissioni e convertirla in potenza. Anche se l’elettromobilità è in pieno ‘boom’, la tecnologia è relativamente nuova per l’indu- stria automobilistica, in termini di esperienza di produzione e sviluppo di modelli di auto. Sono quindi richiesti concetti adeguati per la produ- zione intelligente di auto elettriche e l’integra- zione nel processo di produzione. In questo contesto, i fornitori ricoprono un ruolo impor- tante, perché non solo forniscono pezzi singoli preassemblati e di precisione, come in passato, ma partecipano attivamente al processo di svi- luppo. Proprio come lo specialista dell’automa- zione SAR di Dingolfing, in Baviera (Germania). Il cuore del veicolo creato con l’aiuto dei robot Tra le altre cose, SAR sviluppa e produce solu- zioni di produzione per l’industria automobi- listica e i suoi partner. Per esempio, una linea di produzione per il gruppo elettronico di auto elettriche per conto di un fornitore Tier 1. E questo, come avviene sempre nelle operazioni ‘al cuore’, non è un compito facile. “Il nostro obiettivo è utilizzare lo strumento robotico per trovare soluzioni intelligenti che l’approccio convenzionale non può fornire” spiega Georg Dullinger, direttore delle vendite di SAR. In questo caso, ciò ha significato impostare una produzione automatizzata, che non solo as- semblasse parti di montaggio per auto elet- triche, ma controllasse e monitorasse anche tutte le fasi del processo, dalla marcatura dei singoli pezzi, alle operazioni di avvitamento e incollaggio, ai test e alle ispezioni delle fasi in- termedie e, infine, al prodotto finito. Massima flessibilità come requisito di base “Non si realizza con una serie di celle roboti- che” spiega Dullinger. “Non c’è uno schema per questi processi, nessuna best practice”. SAR ha sviluppato soluzioni per tutte le singole fasi di automazione, e la connessione intelligente a un concetto globale, molto prima che i mo- delli di auto dei produttori fossero pronti per la produzione in serie. “La sfida è stata l’alta fles- sibilità: durante tutta la fase di sviluppo sono stati apportati numerosi cambiamenti al mo- dello finale. Solo le dimensioni di installazione dei veicoli erano state fissate, il funzionamento interno è stato estremamente modellato”. Anche nelle linee produttive ci possono ancora esseremodifiche ai componenti dell’auto cui bi- sogna rispondere rapidamente. In poche parole, lo sviluppo e la produzione sono estremamente flessibili. “Questo è probabilmente anche il mo- tivo per cui il direttivo tecnologico di un’azienda Le centraline di controllo di un’auto elettrica, prodotte con l’aiuto di robot Kuka, sono piccolema potenti Montaggio preciso: un KR Cybertech inserisce il funzionamento interno elettronico nell’alloggia- mento della centralina dell’auto elettrica
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