AO_437

110 | APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 ome evidenziato dai dati dell’Osservatorio Arti- ficial Intelligence del Politecnico di Milano, nel 2021 il mercato italiano dell’Intelligenza Arti- ficiale è cresciuto del 27%, raggiungendo un valore di 380 milioni di euro tra investimenti di aziende italiane (76%) ed estere (24%). L’Intelligenza Artificiale è sicuramente una delle tecnologie che caratterizzerà in modo significativo i prossimi anni, facendo il suo in- gresso in numerosi e nuovi settori a supporto dell’essere umano. La crescita riscontrata nel 2021, quasi raddoppiata rispetto al 2020, rappresenta un segnale positivo della con- sapevolezza che le aziende italiane stanno sviluppando sull’importanza strategica che questa tecnologia può rivestire oggi e in fu- turo, in svariati ambiti operativi che spaziano dall’evoluzione del rapporto uomo/mac- china, all’analisi di dati, fino agli assistenti virtuali. Scelta che apre scenari interessanti sul fronte dell’automazione, ad esempio, con la possi- bilità di rendere più efficienti e precise task complesse, incrementare la sicurezza degli individui e il livello di produttività. L’AI rap- presenta uno strumento prezioso in grado di supportare le aziende in numerose mansioni, spesso ripetitive e faticose. Pensiamo all’a- dozione, ad esempio, di robot e strumenti intelligenti che permettono agli individui di dedicarsi ad attività ad alto valore per il bu- siness in cui intelletto, empatia e creatività sono imprescindibili. I dati sono incoraggianti, se si considera che l’Italia è un Paese ancora molto legato alle tradizioni, in cui i processi di trasfor- mazione e cambiamento sono più lenti ri- spetto al resto d’Europa, spesso a causa di una mentalità meno aperta all’innovazione e a timori e incertezze sull’effettivo impatto che applicazioni di AI potrebbero avere sul lavoro umano. Dibattito certo non semplice da risolvere, a cui si aggiungono costi si- gnificativi legati allo sviluppo interno delle applicazioni e a una rilevante mancanza di formazione e competenza sul campo. Il per- corso sarà lungo e complesso, ma la crescita di consapevolezza ed entusiasmo è decisa- mente forte e significativa. Proprio in questo contesto, anche le PMI, che sono state finora meno propense a investire negli stadi preli- minari di tecnologie emergenti rispetto alle aziende più grandi, potrebbero ora vedere in queste nuove iniziative un riconoscimento di ufficialità e adeguata maturità all’AI da parte delle istituzioni, spingendole verso una tran- sizione complessa ma necessaria. Sicuramente proprio il supporto proveniente dalle istituzioni, con il Piano Nazionale di Ri- presa e Resilienza e il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024, rap- presenta un importante incentivo, non solo sul piano economico, ma con l’obiettivo di trasformare il panorama digitale italiano, definire nuovi processi di investimento, con- cretizzare progetti tecnologici, valorizzare la ricerca e soprattutto continuare ad aumen- tare la fiducia in una tecnologia temuta an- cora da molti. C Riccardo Fino, Data Scientist di Agile Lab Italia ( www.agilelab.it ) AUTOMAZIONE OGGI AO DOMANI AI: il 2022 sarà l’anno della svolta? Cresce la fiducia delle grandi aziende per l’Intelligenza Artificiale. L’Italia si fa strada nell’innovazione, ma servono formazione e talento Foto di Gerd Altmann da Pixabay  Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024 Osservatorio Artificial Intelligence

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