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La punta della piramide Innanzitutto, la riduzione dei costi energetici richiede migliore efficienza produttiva, mi- gliore efficacia degli operatori nella gestione dei sistemi, migliore gestione degli asset… In concreto quando si parla di digitalizzare per ridurre i costi energetici si parla soltanto della punta di una piramide composta da eventi e situazioni che coinvolgono tutta l’impresa, ossia un modo di pensare volto a massimizzare l’impatto virtuoso delle tecnologie digitali. E parlando del fattore umano, l’alfabetizzazione digitale deve essere un percorso che crea una base di competenze operative comuni, for- mando il personale per adeguare le differenze culturali create dai gap generazionali, soste- nere la volontà dei singoli, eliminare le idiosin- crasie e gli interessi personali. La formazione è indispensabile, ma questa da sola non basta, infatti, è necessario che sia la direzione azien- dale a comprendere che la reale competitività passa attraverso un cambiamento. Questo cambiamento è più difficile da spiegare e da adottare, perché è più profondo. Ad oggi le imprese, soprattutto le PMI, hanno fatto un primo passo che è quello di inserire software di produttività e di workflow per cer- care di riprodurre i processi attuali, integrandoli nei processi tracciati sui sistemi ERP o su altri sistemi. Come già definito, la digitalizzazione ha la possibilità di ridurre drasticamente le dimensioni dello spazio e del tempo, intese come limiti entro i quali si muovono i processi operativi. Questo significa che il concetto di informazione non è più legato a uno spazio fi- sico o a un’area precisa, ma genera uno spazio nuovo ‘immateriale’: è proprio in questo nuovo spazio dove la componente fisica che genera l’informazione (IoT) e la componente digitale (software), sebbene non possano più essere identificate singolarmente, interagiscono fra loro dando origine alla digitalizzazione. Reinventare il tempo Ed è la stessa digitalizzazione che ‘rimuovendo i vincoli di spazio e tempo’ nei processi, porta l’informazione a essere disponibile indipen- dentemente dalle distanze fisiche, dalle re- gole organizzative, introducendo il concetto di realtime, concetto che reinventa il no- stro tempo. L’informazione in tempo reale, modifica profondamente l’estensione della temporalità: il software e i sensori possono intercettare e processare i dati in anticipo ri- spetto a quanto riusciremmo a fare noi, i pro- cessi diventano simultanei, le sequenze non hanno più un tempo di attesa, la realtà in cui viviamo sarà progressivamente anticipata dai sistemi di intelligenza artificiale e la tecnolo- gia del futuro si baserà sui sistemi precognitivi che anticiperanno (quasi sempre) prima di noi il cosa vorremo fare. Il viaggio delle informazioni Tutto questo è possibile se vengono applicati due elementi sostanziali: la qualità dei dati e l’integrazione fra i sistemi. Senza questi ele- menti il concetto stesso di digitalizzazione di- venta vacuo e non produttivo. Come si evince, i termini sottesi al concetto di digitalizzazione, sono in realtà concetti e stra- tegie profondi e fondamentali, che devono es- sere introdotti in azienda per arrivare alla punta della piramide dell’automazione, e di conse- guenza raggiungere quei livelli di efficienza ed efficacia produttiva che consentono all’impresa di non essere fuori mercato. Seguendo il percorso della piramide si può no- tare come alla base ci sia la tecnologia IoT, che invia informazioni in tempo reale sul funziona- mento dei sistemi produttivi. Le informazioni arrivano ai PLC di controllo che provvedono alla loro elaborazione e prendono le decisioni necessarie al funzionamento dell’impianto e a loro volta colloquiano bidirezionalmente con i sistemi di controllo industriale della fabbrica, i quali provvedono a gestire le informazioni (Scada) e a fare da ponte verso i sistemi di ge- stione della fabbrica (MES/MOM). Infine l’ultimo anello della catena è il sistema ERP che racco- glie tutte le informazioni elaborate e a renderle disponibili alla direzione d’impresa. DM Management & Consulting - https://dmsolution.eu/it/ La piramide dell’automazione secondo il modello ISA 95 ( www.researchgate.net ) www.icotek-italia.it Per montaggio a Scatto o a Vite ▀ Offre due tipi di fissaggio: a scatto (IP65) e a avvitamento con un controdado (IP68) ▀ Grado di protezione certificato IP65/IP66/IP68 secondo EN 60529 ▀ Alta densità di cavi installabili ▀ Sigillatura automatica e tenuta alla trazione ▀ Adatto per aperture metriche M25 – M63 IP68 CLICK! Tipo di montaggio 1 Innestato nella foratura. Per spessore parete 1 – 2,5 mm Tipo di montaggio 2: Avvitato con un controdado. Per spessore parete max. 11 mm KEL-DPZ-CLICK Supporti passacavo

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