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Attualità AUTOMAZIONE OGGI 34 | MARZO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 436 iniziato a produrre componenti end-use e quasi tre quarti sfruttano questa capacità per creare strumenti di lavoro in loco, ottimizzare l’organizzazione degli stabilimenti e snellire la logistica. La prototipazione è scesa dell’8%, pur rimanendo l’ambito di utilizzo più comune della stampa 3D. “I produttori di tutto il mondo hanno dovuto adattarsi rapidamente alle sfide e ai cam- biamenti che la pandemia ha apportato alle supply chain, passando dalla stampa di pro- totipi innovativi alla creazione vera e propria degli strumenti indispensabili a garantire la continuità degli approvvigionamenti. Natu- ralmente, manager e ingegneri di più ampie vedute hanno saputo adattarsi più veloce- mente ed efficacemente alla nuova normalità. Questo approccio dimostra in maniera tan- gibile come gli innovatori di tutto il mondo lavorino duramente per garantire continuità di business e produzione e favorire una nor- malità nella vita quotidiana di tutti, nono- stante le sfide esterne. Le possibilità offerte dalla stampa 3D sono potenzialmente infinite. Sarà interessante vedere quali soluzioni inno- vative saranno implementate da designer e ingegneri di tutto il mondo. Come Ultimaker siamo orgogliosi di poter contribuire ad assi- curare continuità di business, nonostante le avversità, grazie alle potenzialità della stampa 3D” ha dichiarato Jürgen von Hollen, CEO di Ultimaker. Ancora qualche ‘ombra’ Nonostante la stampa 3D abbia portato a ri- sultati positivi durante la pandemia, ci sono ancora ostacoli che ne rallentano la diffusione. Capacità operative (67%), skill dei dipendenti (65%) e costruzione di una solida esperienza aziendale (40%) rappresentano ancora dei li- miti per le aziende. In particolare, gli ostacoli operativi che rappresentano la maggiore fonte di preoccupazione per le imprese sono la velo- cità di stampa, l’integrazione con strumenti e software esistenti (ecosistema) e l’affidabilità/ precisione della stampa. Lo scenario italiano Tra i Paesi analizzati l’Italia si posiziona all’un- dicesimo posto per livello di implementazione della stampa 3D nel proprio tessuto indu- striale e manifatturiero. Nel 2020 l’adozione della tecnologia di stampa 3D ha conosciuto una crescita rispetto al 2019, che vede l’Italia al quarto posto tra le nazioni analizzate per incremento di adozione nell’ultimo anno. Tra le imprese intervistate, quasi la metà (47%) ha adottato gli strumenti di stampa 3D all’in- terno dei propri processi produttivi. Anche nel Belpaese si conferma poi il trend globale che vede sempre più l’utilizzo della stampa 3D per la produzione in loco di strumenti industriali (il 70% degli intervistati ha indicato questa fun- zione quale utilizzo principale), mentre conti- nua il trend positivo di utilizzo della stampa 3D per l’innovazione del business attraverso lo sviluppo di prototipi. Un italiano su due, inol- tre, conferma la propria fiducia nella funzione determinante che la stampa 3D avrà in futuro per la propria azienda. La mancanza di cono- scenza e skill sono ancora fra gli ostacoli prin- cipali all’adozione di questa tecnologia, ma rispetto al 2019 si è registrata una leggera di- minuzione dell’impatto di tali problematiche sull’integrazione industriale della stampa 3D. Ultimaker - https://ultimaker.com (*) Lo studio ‘3D Printing Sentiment Index’ è stato condotto online da Savanta nel dicembre 2020, su un campione composto da 2.525 professionisti, di cui 1.692 conoscitori della tecnologia e provenienti da dodici Paesi: Stati Uniti, Messico, Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Italia, Paesi Bassi, Cina, Giappone, Corea del Sud e Australia. Gli intervistati appartenevano a ogni livello di business e a una mol- titudine di settori, tra cui sanità, produzione, architet- tura e automotive. Tra i Paesi analizzati dallo studio, l’Italia si posiziona all’undicesimo posto per livello di implementazione della stampa 3D 3D Printing Sentiment Index
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