AO_436
MARZO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 436 | 15 nsegnare non è riempire un vaso, ma accen- dere un fuoco”, recita un antico motto attri- buito solitamente a Teofrasto, discepolo di Aristotele (il quale, come ‘maestro di color che sanno’, qualcosa in proposito l’avrà pur comunicata ai suoi allievi!). Un po’ ispirato e un po’ intimorito da tale premessa, ogni anno in questo periodo mi preparo a presen- tare l’ingegneria dell’automazione a classi di studenti delle scuole superiori - che di retro- azione e sistemi dinamici spesso non hanno mai sentito parlare - sperando di far scaturire qualche scintilla che inneschi il fuoco di una vita professionale piena di soddisfazioni. Per ‘attualizzare’ e rendere più concreta e stimolante la presentazione delle idee fonda- mentali dell’automatica, ogni anno spendo un po’ di tempo cercando non solo corre- lazioni con le notizie di attualità, ma anche riferimenti al mondo del cinema, che spesso fornisce immagini e spunti di discussione al- tamente suggestivi. Sul fronte delle notizie, fra i fatti da menzionare quest’anno figura sicuramente la ricerca sul mercato del lavoro ‘JobsOnTheRise’ presentata da LinkedIn, che ha incoronato quello dell’ingegnere robotico come il lavoro attualmente più in crescita e con le migliori prospettive in termini di inve- stimento a lungo termine per chi oggi deve scegliere il proprio percorso di studi. Sul fronte cinematografico, questo è decisa- mente un anno fortunato. La scelta spazia da Dune, con i problemi insiti nel rapporto uomo- macchina, che nel classico della fantascienza sfociano nello sterminio delle ‘macchine pensanti’ che per secoli hanno soggiogato gli uomini, al ritorno di Matrix. Qui la mia cita- zione preferita, dal film originale, è “Matrix è ovunque intorno a te; la vedi quando guardi dalla finestra, o accendi la televisione...”, … sostituendo ‘matrix’ con ‘automazione’! Così, partendo dall’idea che ciò che è automatico finisce per essere invisibile ai nostri occhi, ar- rivo a mostrare come viviamo letteralmente immersi fra sistemi dinamici, anelli di retroa- zione e sistemi di regolazione, naturali e non. Finirei la ‘classifica’ dei film con Incanto, dove il realismomagico prende la forma di una casa che si auto-organizza e interagisce con i suoi abitanti: un sistema domotico in piena regola! Tuttavia, quest’anno lo spunto più interes- sante mi è arrivato dalla lettura di alcuni studi sugli effetti collaterali della percezione dell’automazione da parte degli individui. Uno dei lavori in questione si focalizza per esempio sull’ambito ecologico, partendo dall’osservazione che l’automazione svolge un ruolo centrale nel ridurre l’inquinamento mediante un uso più efficiente delle risorse energetiche e che, di conseguenza, le comu- nità più sensibili ai temi ambientali tendono ad adottare nuove tecnologie, in ambito domotico, automobilistico ecc., per rendere automatiche tutta una serie di ‘buone prati- che’ ecologiche prima demandate al singolo, come lo spegnimento delle luci quando si esce da una stanza. Partendo da tale base, lo studio mostra come un effetto collaterale di tali tecnologie è quello di ‘deresponsabiliz- zare’ l’individuo rispetto ai propri comporta- menti, abbassandone la soglia di attenzione ecologica in generale, non solo rispetto alla specifica applicazione automatizzata. L’ef- fetto finale è quindi l’instaurarsi di compor- tamenti meno virtuosi in ambiti contigui a quello automatizzato. La lezione da ricordare per i futuri profes- sionisti dell’automazione (e non solo) è che tutta la realtà è intessuta di relazioni e ogni azione su un anello di regolazione, come per esempio il sistema domotico, comporta effetti su altri anelli di regolazione, nel caso in esame i comportamenti dell’individuo, e quindi della società. E anche da tali effetti, spesso inattesi o sottovalutati, dipende il successo delle azioni intraprese. “I L’automazione è ovunque intorno a te! Sergio Galeani, Comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus&Networks AUTOMAZIONE OGGI JobsOnTheRise 2021
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