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Progettazione AUTOMAZIONE OGGI 86 | GENNAIO-FEBBRAIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 435 Rich Carpenter, Silvia Gonzalez Perché includere funzionalità IoT nella progettazione delle macchine dovrebbe essere la norma? Una buona norma L’ aggiunta di funzionalità a un pro- dotto o a una macchina implica ul- teriori costi e pertanto può essere considerata un problema piuttosto che un’opportunità per accrescere il ritorno sull’investimento. Tuttavia, le tecnolo- gie hardware e software dell’IIoT contraddico- no il buon senso comune per quanto riguarda il rapporto tra costi e benefici, perché in questo caso l’esborso iniziale è minimo a fronte di no- tevoli vantaggi immediati e futuri. Criticamen- te, gli utenti finali ora sono profondamente consapevoli delle capacità dell’IoT moderno e richiedono attivamente questa funzionalità per permettere miglioramenti operativi e rendere i loro strumenti a prova di futuro. La domanda da parte degli utenti finali, e l’opportunità per gli OEM di creare offerte differenziate e nuovi modelli di business con i loro clienti, ha con- vinto gli OEM che l’hardware e il software con funzionalità IIoT dovrebbero essere integrati nelle nuove macchine, anche se tali capacità non sono utilizzate immediatamente. Requisito dei dati Da sempre gli OEM aggiungono nuove tec- nologie e funzionalità alla nuova generazione di macchine, ma la richiesta di una maggiore affidabilità ed efficienza da parte dei clienti im- pone di cambiare marcia per quanto riguarda la capacità. Questo costringe gli OEM a proget- tare attrezzature che offrano una gamma più ampia di dati operativi, introducendo la neces- sità di aggiungere strumentazione e implemen- tare miglioramenti che contribuiscano a fornire una facile connettività. Gli utenti finali non cercano solo semplici dati grezzi, ma informazioni attivabili, dispo- nibili localmente o in remoto, che aiutino a incrementare le prestazioni operative. Con le informazioni giuste in mano a quanti ne hanno più bisogno, gli utenti possono mas- simizzare i benefici della funzionalità delle attrezzature, ridurre il ricorso ai materiali di consumo e migliorare l’efficienza dell’opera- tore, contribuendo ad accrescere la redditi- vità, abbassando i rischi. Come la maggior parte delle aziende, gli OEM cercano di minimizzare i costi e massimiz- zare i profitti, ma il costo di costruire la ca- pacità IIoT nelle macchine, tramite protocolli Ethernet cablati come Profinet, Ethernet/IP, Modbus TCP/IP o soluzioni cellulari, satelli- tari o wireless industriali come WirelessHart, è ora talmente basso, pur rappresentando al contempo un valore elevato sia per gli utenti finali sia per gli OEM in futuro, che la sua in- clusione dovrebbe essere considerata obbli- gatoria. Questo richiede che gli OEM passino dallo sviluppo di macchine a costi contenuti con funzionalità ‘appena sufficienti’ alla co- struzione di macchine con IIoT incorporato in grado di soddisfare le mutevoli esigenze dei clienti e rispondere alle richieste future grazie agli aggiornamenti del software. Questo è re- alizzabile con la giusta selezione di hardware, software, strumentazione e networking dei dati, elementi che aiutano a integrare e ana- lizzare i dati da dispositivi e sensori intelligenti che possono essere separati dal sistema di Foto di anncapictures da Pixabay

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