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Panorama GENNAIO-FEBBRAIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 435 | 31 potrebbe anche ridurre di circa l’80% l’energia utilizzata e i gas serra emessi per l’estrazione di materiali primari dalla terra. In Italia esistono impianti tecnologicamente avanzati che sono in grado di avviare a riciclo praticamente il 90% di un elettrodomestico”. “Credo personal- mente che il mondo sia cambiato: dall’eruzione del vulcano islandese a guerre che endemica- mente attraversano le geografie del mondo alla pandemia, a dazio ed embargo, penso” prosegue Civini “che lo stato di allerta debba ormai per tutti essere una priorità nella ge- stione delle supply chain. Allerta intesa come profonda conoscenza sempre più precisa di fornitori e subfornitori, grazie alla disponibilità di dati aggiornati e fruibili perché ‘organizzati’ con il supporto dell’intelligenza artificiale. Questo per valutare performance e soprattutto rischi, così da poter passare ad alternative, as- sicurando la continuità operativa, in caso di indisponibilità del fornitore, per le ragioni più varie: calamità naturali, politiche o anche sem- plicemente economiche. L’instabilità è e sem- pre più sarà una parte importante delle regole del gioco”. La volatilità continuerà e i cambi repentini da fare in corsa diverranno sempre più frequenti. Molti studi di settore rivelano che ormai la maggioranza delle medio-grandi aziende italiane e internazionali opera le revi- sioni del budget trimestralmente. “Ho grande fiducia nella capacità dell’uomo di adattarsi al cambiamento: lo vediamo nell’interazione con i clienti, la capacità di apprendere le nuove di- namiche e di cavalcarle è rapidissima e corre in parallelo all’innovazione tecnologica. Basti pensare” prosegue Civini “ai sistemi predittivi e di machine learning che non sono più il fu- turo, ma sono già un solido presente, e stanno guidando verso scenari di Autonomous Pro- curement. Restare al passo con queste trasfor- mazioni è vitale per assicurare competitività al sistema economico”. È tempo di bilanci e di futuro In ogni caso è tempo di bilanci. Secondo Nomi- sma, come riporta il sito automazione-plus.it “ci troviamo di fronte a una crescita strepitosa, al di là di qualsiasi attesa”. Afferma dalle pagine di Italia Oggi, Lucio Poma, capo-economista “La manifattura sta trainando il Paese, l’export ha già raggiunto e sta superando i livelli pre-Covid ed è un trend che continuerà nonostante i pro- blemi, che sono innanzitutto l’inflazione e la crescita dei prezzi delle materie prime anche a causa della loro penuria rispetto alla domanda. Ma pure per l’inflazione il nostro Paese sta an- dando meglio degli altri, è al 2,9% rispetto al 4,1% della zona Euro e al 6,2% degli Usa. A mio parere non sarà un aumento passeggero ma strutturale e continuerà a livello globale, con l’Italia che dovrebbe rimanere in una po- sizione favorevole rispetto agli altri Paesi. La crescita galoppante dell’economia è riuscita finora a bypassare anche questo ostacolo. Ma dobbiamo tenere presente che la Russia è di- ventata l’ago della bilancia mondiale in campo energetico”. E per quel che riguarda la carenza di microchip, che ha parzialmente rallentato la produzione di auto, l’analista ritiene che l’o- stacolo sia quasi superato. Anche per l’acciaio le previsioni parlano di un 2022 in cui la do- manda apparente di acciaio dell’UE salirà a 153 milioni di tonnellate, e cioè 1 milione di ton- nellate in più rispetto al 2018. Potrebbe quindi configurarsi come il miglior anno, in termini di tonnellaggio, dell’ultimo decennio. È quanto precisano i dati Eurofer, l’associazione europea dei produttori di acciaio, presentati di recente dal responsabile dell’Ufficio Studi Siderweb ( www.siderweb.com ), Stefano Ferrari . Appa- iono buone anche le prospettive per la siderur- gia italiana: “Gli investimenti nel 2021 saliranno del 15,5% rispetto all’anno precedente e negli anni seguenti l’andamento di questa compo- nente sarà strutturalmente superiore a quello del PIL, secondo le previsioni contenute nel Nadef di ottobre. Dato che questa componente è quella più ‘acciaivora’, le prospettive per la siderurgia italiane paiono buone”. Il mercato europeo “entra nel 2022 con un sentiment po- sitivo. A livello globale c’è una certa negatività, dovuta alla Cina che negli ultimi due mesi ha mostrato una forte incertezza che per ora però non sembra aver intaccato UE e USA” ha spie- gato Emanuele Norsa , analista di Kallanish ( www.kallanish.com/en/ ) e collaboratore di Si- derweb. “Il 2021 è stato un anno straordinario: i prezzi sono arrivati a livelli che non ci saremmo mai aspettati e si è capito che siamo entrati in una nuova fase, nella quale il rapporto diretto tra i prezzi di alcune materie prime, come il mi- nerale di ferro, e i prodotti finiti è finito”. Altri fattori stanno guidando i prezzi, “primo tra tutti la domanda” ha specificato Norsa “ma anche il costo dell’energia, della logistica e i problemi e le opportunità legati alla transizione ecologica”. Quanto al 2022, secondo Tommaso Sandrini , amministratore delegato di San Polo Lamiere ( www.sanpololamiere.it ), “dobbiamo dimen- ticare la condizione degli anni passati, perché su interi comparti, non solo l’automotive, si nutrono dubbi sui consumi, mentre sistemi di controllo come la Salvaguardia stanno esacer- Stefano Ferrari, Siderweb

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