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COPERTINA UNIVERSAL ROBOTS punto forte: puntare sulla rete di compe- tenze, capitalizzare sulle esperienze di chi è quotidianamente sul ‘campo’ per offrire soluzioni dedicate, specifiche, efficaci nel rispondere alle esigenze del mercato. Così, in questo contesto ormai quasi post pandemico, riprenderà la serie dei Seminar in the Box, workshop dal vivo co-organizzati da UR con i propri partner e caratterizzati da un approccio estremamente pratico: affron- tare una sfida produttiva e mostrare come automatizzarla con i cobot. Sarà riproposto con altrettanta intensità il ciclo di webinar online, dedicati ad appli- cazioni specifiche. Ma anche ad affrontare casistiche produttive molto peculiari. Un esempio? Molte PMI, per ovviare a ristret- tezze di budget e non rinunciare ai benefici dell’automazione, decidono spesso di ricor- rere a soluzioni autocostruite per le proprie applicazioni. Quali problematiche incon- trano? Quali maggiori spese si affrontano nella certificazione e standardizzazione della soluzione? Quali sono invece i vantaggi che si sperimentano quando ci si rivolge a un sy- stem integrator che dispone (e propone) di strumentazioni già collaudate e certificate? Anche questo tema sarà oggetto dal mese di marzo di un webinar specifico. E così via. Sulla collaborazione si fonda il successo dell’Universal Robots +, l’ecosistema online di soluzioni plug and play (ormai oltre 250) sviluppate da terze parti in collaborazione con Universal Robots per una perfetta inte- grazione con i propri cobot. UR+ si è arric- chito in questi ultimi 24 mesi di soluzioni complete e omnicomprensive per lo sviluppo di applicazioni produttive. Così sono nati i kit applicativi per attività come packaging, sabbiatura, controllo qualità, saldatura, etc etc. Si tratta di soluzioni volte a facilitare l’in- gresso nel mondo dell’automazione anche per le aziende più piccole e meno formate da un punto di vista robotico, fornendo loro tutti gli strumenti necessari per lo sviluppo di automazioni plug and produce. E per le grandi imprese? UR sta fondando la propria strategia di approccio alle linee ad alta intensità di questa tipologia industriale puntando all’integrazione. I cobot UR sono già oggi facilmente integrabili con tecno- logie come gli AMR, i settimi assi esterni, la sensoristica per il controllo di processo: tutte soluzioni che garantiscono maggiore produttività e conservano al contempo la collaboratività e la sicurezza delle soluzioni di robotica collaborativa stand alone. Ma non solo. L’invito a collaborare è stato lanciato anche alle scuole e agli istituti di formazione. Il programma Educational di UR, una speciale estensione della Universal Robots Academy pensata per le scuole su- periori e l’Università, prenderà avvio. Molti sono gli istituti e le università che hanno partecipato alla manifestazione di interesse lanciata da UR alla fine del 2021. A ciascuno di essi verrà rilasciato un cobot e un kit per lo sviluppo delle applicazioni produttive più diffuse. Scopo del programma è certificare i docenti (con la stessa metodologia e gli stessi strumenti utilizzati nei training center UR) affinché possano a loro volta certificare i propri studenti, creando così un ponte ide- ale (ma estremamente solido e concreto) fra formazione scolastica e inserimento lavora- tivo: studiare a scuola ciò che verrà applicato nel mondo del lavoro in ambiente manifat- turiero. E non sulla base di materiali teorici, slide e dispense: ma operando con mano sugli stessi strumenti (i cobot) che si incon- treranno nel proprio percorso professionale. Insomma, il 2022 confermerà alcuni punti saldi della strategia UR (come l’investi- mento nel digitale e nella formazione) e ne rilancerà altri che in questi ultimi 24 mesi sono stati ‘bloccati’ dalla pandemia (come gli eventi live). Tenendo però ben ferma la barra: garantire l’accesso all’automazione per ogni tipologia industriale, sia essa la piccola impresa con scarse competenze e difficoltà di budget, sia essa la grande realtà produttiva che ancora non sa quello che i cobot possono riservare. Stellantis, uno dei maggiori gruppi multinazionali dell’automotive al mondo, ha scelto di implementare la robotica collaborativa Universal Robots sulle linee di produzione della 500 elettrica, uno dei nuovi modelli in produzione presso lo sta- bilimento di Mirafiori, a Torino. Lungo la dorsale della 500 elettrica alcuni processi di assemblaggio e controllo qualità richiedevano l’introduzione di automazioni spe- cifiche per assicurare la qualità e la ripetibilità necessarie agli standard di prodotto. Infine, considerata l’età media piuttosto elevata degli operatori dello stabilimento, si trattava di migliorare gli standard ergonomici dell’intero processo. In particolare, sono state automatizzate con i cobot UR 7 applicazioni per un totale di 11 cobot. Stellantis: superare le sfide ergonomiche con i cobot UR Stellantis ha integrato 11 cobot Universal Robots all’interno del proprio stabilimento di Mirafiori sulla dorsale di produzione della nuova 500 elettrica. I cobot, impiegati in complessi task di assemblaggio, avvitatura e controllo qualità, hannomigliorato produttività ed ergonomia delle linee GENNAIO-FEBBRAIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 435 | 17
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