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NOVEMBRE-DICEMBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 434 26 Inbreve LINEA DIRETTA AO Un semestre eccezionale per il legno Nel periodo gennaio-giugno 2021 gli ordini di macchine e utensili per il legno- arredo sono cresciuti del 100,3% rispetto allo stesso semestre 2020. La domanda dai mercati stranieri ha segnato un +88,7%, mentre il mercato interno ha mostrato una crescita degli ordini del 190,8%. Questi i risultati dell’analisi condotta dall’Ufficio studi di Acimall ( www.acimall.com ), asso- ciazione che raccoglie le imprese produt- trici di macchine, utensili e attrezzature per la lavorazione del legno e la produzione di mobili e arredi, sul primo semestre 2021. L’andamento è positivo anche rispetto al semestre luglio-dicembre 2020, con una crescita degli ordini del 42,2% (+31,9% della domanda estera, +49,2% per l’Italia). “Il dato gennaio-giugno 2021 rivela una cre- scita del 40,2% anche rispetto al primo se- mestre 2019, per cui non si può parlare di un semplice ‘rimbalzo’, ma di qualcosa di orga- nico e strutturale” ha commentato Luigi De Vito, presidente di Acimall. “Non mancano però alcuni punti interrogativi sul futuro, legati soprattutto alla scarsa disponibilità di materie prime, componenti e aggregati, che sta influendo negativamente i tempi di con- segna: un nodo da sciogliere al più presto per limitare l’aumento dei prezzi già in atto”. Posa della prima pietra Bruno Schnekenburger, CEO di Yaskawa Europe, e Klaus Schindling, sindaco di Hat- tersheim am Main, hanno posato la prima pietra della nuova sede europea di Yaskawa ( www.yaskawa.it ), che sorgerà appunto nella città tedesca sita vicino a Francoforte. Il sito è stato scelto per l’eccellente infra- struttura dell’Hattersheim Technology Park, noto anche come ‘Digital City’, e per i facili collegamenti con i trasporti pubblici, le au- tostrade e l’aeroporto di Francoforte. Il nuovo edificio, la cui apertura è prevista per il 2023, ha comportato un investimento di circa 23 milioni di euro e sarà utilizzato per svariati scopi. Nei suoi oltre 8.300 m² conterrà un complesso di quattro piani con 4.220 m² di uffici, destinati a ospitare circa 220 dipendenti. I 1.150 m² al piano terra sa- ranno riservati alla European Yaskawa Aca- demy, al futuro centro di innovazione e allo showroom annesso. La robotica come strumento per sviluppare, già nel percorso scolastico di primo e secondo grado, soft e hard skill ormai sempre più necessarie nel mondo del lavoro: ecco gli spunti più rilevanti emersi dal secondo appuntamento con la Carta delle Idee della Robotica Collaborativa Mariagrazia Corradini Il ‘sussidiario’ del futuro L e ultime rilevazioni del World Economic Fo- rum parlano di 58 milioni di nuovi posti di lavoro creati dall’automazione nei prossimi anni. Ma come soddisfare la richiesta di co- noscenze 4.0? Come colmare lo skill-gap? Altro tema riguarda poi la capacità della robotica insegnata fra i banchi di scuola di avere un benefico influsso su diverse aree del sapere e sulle capacità di ragionamento, progettazione e problem solving de- gli allievi. Di questo si è dibattuto durante il secondo appuntamento le- gato alla Carta delle Idee della Roboti- ca Collaborativa di Universal Robots ( www.universal-ro- bots.com/it ) . “La robotica è sempre più presente non solo in ambito industriale, bensì nella vita di ogni giorno” ha commen- tato Gloria Sormani, country manager Italy di UR. “Sarà lo strumento di lavoro dei nostri figli e vogliano rendere questo strumento materiale scolastico tout court, un ‘sussidiario del futuro’, in cui possono confluire saperi matematici, tecnici, scientifici e anche umanistici”. Usare la robotica come toolkit didattico fin dalle prime classi del ciclo scolare è stato proposto da FEM-Future Education Modena, che ha registrato nel corso delle sue esperienze di progettualità educativa, un impatto positivo della robotica sulle soft skill degli studenti. “Affrontare l’educazione nel XXI secolo attraverso inno- vazioni come quelle proposte dalla robotica, significa attivare tutta la filiera della formazione” ha sottolineato Donatella Solda, director di FEM. Con lei concorda Fabio Facchinetti, fondatore dell’associazione culturale A bit C, che si propone di avvicinare bambini e ragazzi alla pro- grammazione e alla robotica. Per lui l’insegnamento della robotica, oltre a fornire una competenza di per sé spendi- bile nel mondo del lavoro, ha un impatto positivo a livello pedagogico, stimolando bambini al lavoro collaborativo e alla progettazione. Le aziende oggi richiedono sia hard skill, tipicamente le- gate alle facoltà Stem, sia soft skill, come abilità di analisi del contesto, pensiero laterale e, soprattutto, capacità di adattamento a un mercato del lavoro in perenne evolu- zione. Per questo, secondo EmanueleMicheli, presidente della Scuola di Robotica di Genova, è fondamentale for- mare gli insegnanti e puntare sulla tecnologia come stru- mento didattico. E che il sistema educativo si evolva per tenere il passo con il rapido sviluppo della tecnologia è essenziale per Eleonora Faina, direttrice generale di Ani- tec-Assinform (Associazione Italiana per l’ICT aderente a Confindustria). Con lei concorda Antonio Romeo, diret- tore del Dintec (Consorzio per la digitalizzazione delle imprese nato da Unioncamere ed Enea): a fronte di 3,5/4 milioni di nuovi ingressi nel mondo del lavoro previsti nei prossimi anni, a un neoassunto su quattro verranno richieste competenze hard e soft, legate alla tecnologia in generale e alla robotica in particolare. L’Italia, fanalino di coda dell’Europa a 28 nella classifica Desi degli indicatori legati alle competenze digitali, deve agire su tutta la filiera formativa: la robotica come mate- ria curriculare rappresenterebbe un booster molto forte per l’economia del Paese.

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