AO_434

NOVEMBRE-DICEMBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 434 107 stribuire e accedere a nuovi blocchi. Tut- tavia, per garantire la coerenza in tutta la rete, sono necessarie due convenzioni. In primo luogo, ogni partecipante risolve un conflitto in caso di blocchi contrastanti se- condo la regola della catena più lunga. Così facendo, ricevendo due blocchi diversi con lo stesso numero, il partecipante considera valido il blocco con il maggior numero di blocchi precedenti, quindi la catena più lunga, scartando l’altro blocco. In secondo luogo, la generazione di nuovi blocchi è condizionata dall’apporto di una risorsa fi- nita per evitare una possibile inondazione della rete con nuovi blocchi e quindi una potenziale ritrattazione delle transazioni già confermate. Le risorse liberamente disponibili per as- sicurare la blockchain, e quindi la natura vincolante delle transazioni, includono, ad esempio, la potenza o l’energia di calcolo (proof-of-work), il capitale accumulato nel caso di una criptovaluta (proof-of-stake) o lo spazio di memoria disponibile (proof-of-ca- pacity). Così, ogni partecipante che apporta la risorsa accettata nella rete diventa l’ope- ratore della rete senza il consenso degli altri partecipanti. Se si desidera il consenso degli operatori esistenti, è possibile ricorrere a ri- sorse più restrittive, per esempio un elenco di partecipanti autorizzati modificabile a maggioranza (proof-of-authority). Meccanismo di firma per l’identificazione In un sistema blockchain, gli utenti si iden- tificano attraverso un meccanismo di firma digitale. Ciò richiede un sistema a chiave In assenza di tale autorità centrale, si possono utilizzare nomi anonimi. Questi identificatori possono essere generati pra- ticamente in modo univoco da ogni par- tecipante alla rete della catena del valore utilizzando un alto valore casuale per ge- nerare una coppia di chiavi asimmetriche. La coppia di chiavi generata può a sua volta essere usata per derivarne un identifica- tore univoco a livello di sistema. La validità di tutte le transazioni firmate con que- sto identificatore può essere verificata da qualsiasi altro partecipante alla rete della catena del valore senza la necessità di ul- teriori conoscenze, il che si dimostra essere un vantaggio. Test nell’ambito di un progetto cluster d’avanguardia Con la rappresentazione digitale (il digital twin, o la administration shell secondo la definizione di Industria 4.0) è stato com- piuto un passo importante verso la di- gitalizzazione interoperabile di asset e catene di valore. Il progetto pilota ‘Asset Life’ delle aziende Bosch Rexroth e Phoe- nix Contact sta testando il digital twin nel progetto ‘Infrastruttura tecnica per gemelli digitali (TeDZ)’ del cluster d’avanguardia it´s OWL in un’infrastruttura con meccani- smi blockchain. L’obiettivo è lo scambio trasparente e sicuro di gemelli digitali, pro- tetto da manipolazioni lungo l’intera catena del valore, dal produttore al costruttore di macchinari fino all’operatore. Il progetto di ricerca TeDZ è finanziato dal Ministero dell’Economia, dell’Innovazione, della Digi- talizzazione e dell’Energia (Mwide) della Re- nania Settentrionale-Vestfalia, come parte del cluster d’eccellenza ‘Sistemi tecnici in- telligenti OstwestfalenLippe (it´s OWL)’ e supervisionato dal promotore del progetto Jülich (PTJ). • Phoenix Contact - www.phoenixcontact.com Fig. 5 - Struttura di base di una blockchain pubblica. Perché questo sia sicuro, le chiavi pubbliche devono essere assegnate sempre allo stesso interlocutore. Come sistema a chiave possono essere usate le esistenti in- frastrutture a chiave pubblica (PKI), a patto che queste, a loro volta, abbiano un’autorità logica centrale, la cosiddetta root certificate authority (root CA). Le sfide della digitalizzazione Lo scambio sicuro di gemelli digi- tali attraverso l’intera catena del valore pone particolari requisiti all’interconnessione tra produttori, costruttori di macchinari e opera- tori. L’esempio del trasferimento di proprietà di un digital twin mo- stra i vantaggi di un’infrastruttura basata sulla blockchain per la digi- talizzazione interoperabile.

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