433 - Automazione Oggi - Ottobre 2021

OTTOBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 433 94 AODOMANI Tutti pazzi per le criptovalute? Vito Coviello, socio Aidr e responsabile Osservatorio Tecnologie Digitali nel settore dei Trasporti e della Logistica. Aidr - www.aidr.it osa sappiamo delle valute digitali o crip- tovalute? È la domanda che mi sono posto leggendo l’intervista del 15 luglio scorso a Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea: “…la BCE avvierà da otto- bre 2021 una fase di indagine per realizzare l’euro digitale, con l’impegno di portare a termine questa indagine nei prossimi due anni…”. Sappiamo ancora poco di valute digitali, anche se sono tantissimi gli articoli pubblicati tema. Sappiamo che esistono, un po’ meno quante sono, in tanti ignorano come si generino queste valute e come si effettuino i pagamenti ma, anche, qual è il loro attuale livello di espansione nei mercati finanziari. Le criptovalute o valute digitali si basano su un sistema di generazione di unità di valuta virtuale prodotta e controllata ser- vendosi di database DLT (Distribuite Ledger o registro distribuito, che in genere è una blockchain) che funzionano come un regi- stro pubblico e decentralizzato. Un’altra ca- ratteristica comune delle criptovalute è che sono state pensate per ridurne lentamente la produzione al fine di avere in circolazione un numero limitato di unità di valuta. La li- mitazione del numero di unità di valuta in circolazione fa sì che le possiamo accomu- nare alle materie prime più preziose e come per queste ultime è possibile acquistarle, vederne accrescere o diminuire il valore, uti- lizzarle come strumento di pagamento alter- nativo per le transazioni on line. Chi produce le criptomonete? Le estraggono i ‘miners’ o minatori grazie a potentissimi computer e a complessi algoritmi di calcolo. C Come avviene il processo di estrazione delle criptomonete? Il processo di estrazione di cripto- valute come Bitcoin è detto ‘criptomining’: i minatori devono eseguire enormi calcoli matema- tici per sperare di estrarre e produrre i Bitcoin: la difficoltà di estrazione aumenta sempre di più nel tempo. I ‘minatori’ possono estrarre i Bitcoin quando hanno risolto i complessi calcoli ma possono essere ‘pagati’, ovvero possono veder riconosciuto il loro lavoro, solo quando avranno raggiunto l’obiettivo di risoluzione di un ‘blocco’ di Bitcoin. I minatori lavorano in competizione con altri gruppi di minatori altrettanto organizzati: ogni volta che riescono a risolvere un pro- blema, che di fatto consiste nel generare una precisa sequenza di lettere e numeri riconosciuta come corretta dall’algoritmo ideato da Satoshi Nakamoto, fanno nascere un nuovo Bitcoin. I mi- natori possono quindi essere pagati ogni volta che riescono ad agganciare un ‘blocco’ di Bitcoin. La composizione del blocco è destinata a dimezzarsi progressivamente perché, ad esempio nel caso specifico della criptovaluta Bitcoin, l’algoritmo prevede che al termine del processo di estrazione, che secondo i calcoli e le proiezioni attuali si prevede che avverrà verso il 2130, i Bitcoin estraibili dalla rete non dovranno superare quota 21 milioni (si calcola che a oggi siano stati estratti circa 18 milioni di Bitcoin). Ogni quattro anni la formula di Nakamoto prevede che il blocco, e di conseguenza il premio, si di- mezzi: alla nascita della valuta nel 2009 i minatori potevano estrarre blocchi di 50 monete virtuali, oggi il blocco si è ridotto e tenderà progressivamente a ridursi nel rispetto della regola imposta. Come avviene un pagamento in criptovalute? Le transazioni avvengono tramite tecnologie peer- to-peer. I nodi, dispositivi hardware del sistema in grado di comunicare con gli altri dispositivi che fanno parte della rete, sono equivalenti o paritari (peer) così che possono fungere al contempo da client e server verso gli altri nodi terminali (host) della rete. Su computer vengono eseguiti programmi che svolgono la funzione di portamonete. Si utilizza uno schema proof-of-work a sal- vaguardia della contraffazione digitale e le transazioni e il rilascio delle medesime avvengono in rete collettivamente, senza una gestione centralizzata. Con il termine Proof-of-Work (PoW) si fa riferimento all’algoritmo di consenso che è alla base della rete Blockchain (o altra rete con analoghe caratteristiche). L’algoritmo viene utilizzato per confermare le transazioni e produrre i nuovi blocchi della catena. Il controllo decentralizzato di ciascuna criptovaluta avviene attraverso una tecnologia di contabilità generalizzata che si basa sulla tecnologia di registri di informazioni digitalizzati e decentralizzati, nota come Distribute Ledger o DLT: in genere è una Blockchain che funge da database delle transazioni finanziarie pubbliche. La Banca Centrale europea ha deciso di lanciare l’euro digitale? La Banca centrale europea ha avviato formalmente lo studio di fattibilità sull’euro digitale. A partire da ottobre 2021 ed entro i successivi 24 mesi, lo studio dovrà portare a individuare infrastrutture, piattaforma, cybersecurity, normativa, modello di business e ogni altra valutazione necessaria per utilizzare l’euro digitale. La BCE pur essendo partita con un po’ di ritardo rispetto alle altre Banche Centrali, ha dato avvio a una nuova e importante fase verso la crescente digitalizzazione delle nostre economie. All’inizio avremo un euro digitale complementare all’euro tradizionale con una previsione, tutta da veri- ficare nel concreto al termine dello studio di fattibilità, di sostituzione dell’euro tradizionale nei successivi cinque anni.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz