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START-UP Lucilla La Puma Sistem Evo aziende sono molteplici, ma tutti contribuiscono in maniera concreta nella loro operatività quoti- diana. L’AI sa creare relazione di valore e mutuo beneficio tra utenti e aziende, siano esse piccole o medie, e di fatto ‘smarca’ con soluzioni immediate e intelligenti tutta una serie di attività che generalmente sono svolte da persone. Gli ambiti di applicazione dell’AI vanno dall’ottimizzazione della lead generation e la profilazione degli utenti, alla gestione dell’assistenza di primo livello pre e post vendita, alla guida proattiva durante il processo d’acquisto online proprio come farebbe un addetto alle vendite, il tutto declinato sulla base delle esigenze e degli obiettivi della singola realtà”. Potete farci un esempio sia nell’uno che nell’altro caso? “Ad esempio” continua Mancuso “nel caso di una piccola azienda nella quale l’imprenditore è impegnato non solo a gestire il proprio business, con tutto ciò che questo comporta, ma anche tutte le interazioni con i propri clienti: attra- verso la nostra AI, che agisce in multicanalità, sia clienti potenziali sia acquisiti possono richiedere informazioni, prenotare appuntamenti, scaricare coupon promozionali, acquistare direttamente in chat un prodotto/servizio in maniera del tutto autonoma e smart. In questo modo il nostro piccolo imprenditore risparmia il proprio tempo e fornisce ai suoi utenti un servizio puntuale e interattivo, generando clienti contenti e soddisfatti. Le esigenze di una media impresa possono essere di natura più complessa, ma ciò che facciamo è ottimizzare le relazioni con gli utenti e la fruizione delle in- formazioni dall’esterno o all’interno dell’azienda. Attraverso l’impiego di chat o avatar fotorealistici collegati alla rete neurale di Eeve, un utente straniero sarà in grado di interfacciarsi con l’azienda rimanendo nella comfort zone della propria lingua madre, favorendo il processo di internazionaliz- zazione. Per non parlare delle possibilità di integrazione con gli e-commerce: l’utente si interfaccia con un Visual Personal Shopper e il suo approccio all’acquisto online diventa finalmente attivo e partecipato. Il limite di applicazione è davvero la fantasia”. Il futuro della vostra progettazione verso quali obiettivi vi porta? “Quello che vediamo di fronte a noi è un futuro florido” conclude Stefano “sia da un punto di vista di miglioramento tecnologico, che sarà esponenziale e basato sulle economie di scala, sia da quello della crescente consapevo- lezza del mercato dell’utilizzo della tecnologia, a livello funzionale e culturale, e dei benefici che esso comporta. Per quello che ci riguarda crediamo che quella degli avatar integrati con l’AI sia la strada da percorrere da qui ai prossimi anni. Abbiamo recentemente lanciato il progetto Avatar ID, la prima piattaforma integrata di Intelligenza Artificiale basata su algoritmi di deep learning avanzati e proprietari, che consente di creare avatar intelligenti fotorealistici dalle sembianze umane, che interagiscono proattivamente con gli utenti, comprendendone il linguaggio naturale e dialogando con loro, sulla base di obiettivi di assistenza o di business condivisi”. Come la pandemia e il post pandemia vi trova? Siete stati penalizzati o in qualche modo è stato un vantaggio per alcuni aspetti che in questo anno e mezzo hanno valorizzato i sistemi informatici? “Il 2020 è stato un anno spartiacque” ci dice Michele Sangion “sottomolti punti di vista: a livello tecnologico, utenti e aziende hanno fatto un salto quantico nel loro approccio all’utilizzo dei sistemi digitali e virtuali. Per quello che ci riguarda, in ambito di AI applicata, l’acquisita abitu- dine a interfacciarsi con sistemi virtuali da parte degli utenti nata durante i periodi di lockdown, ha fatto sì che gli imprenditori acquisissero definitivamente la consapevolezza che la tecnologia è la loro alleata indispensabile e che dotarsene non è più un’opzione, ma un must, pena la perdita di appeal su un mercato che è andato avanti. Noi siamo pronti a fornire loro la tecnologia di cui hanno bisogno per creare relazioni di valore e valore dalle relazioni tra utenti e aziende, così da rispondere in maniera concreta e funzionale alle rispettive mutate esigenze”. e giovani aziende che si affacciano al mondo del mercato sono sempre più mosse da senso pratico, e dalle nuove sfide che offre la tecnologia moderna. Questo mese approfondiamo la cono- scenza di ‘Sistem Evo’, la start-up che uti- lizza la cosiddetta intelligenza artificiale ad appannaggio di medie e piccole imprese, attraverso le risposte alle nostre curiosità di Michele Sangion che ne è presidente e fondatore e Stefano Mancuso, general ma- nager e co-founder. La vostra start-up si rivolge un po’ a tutto il mondo del lavoro, dalle medie aziende alle piccole realtà. Pensate che questo possa essere confusivo verso il mercato? “Il nostro principale obiettivo” spiega Michele Sangion “è la democratiz- zazione dell’Intelligenza Artificiale. Proprio in virtù di questo, negli anni, abbiamo im- plementato un profondo processo interno di ingegnerizzazione e digitalizzazione tecnologica e oggi possiamo confermare di essere in grado di fornire una gamma di servizi di AI ‘ready-to-use’ per le pic- cole aziende e modellazioni customizzate per aziende con esigenze a elevato livello di complessità. In ambito fashion, i primi equivalgono alla collezione Prêt-à-Porter e i secondi a quella Haute Couture, quindi no, non temiamo di creare confusione sul mercato, abbiamo solo reso disponibile e accessibile l’AI a tutti”. In che modo possono utilizzare i vostri sistemi? Come la media azienda e come la piccola impresa? Secondo Stefano Mancuso “Le possibilità di applicazione dell’AI al business e al marketing delle L AO SETTEMBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 432 95

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