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in resina. Partendo dai componenti, resina e indurente, seguiamo la lavo- razione per realizzare il riempimento degli avvolgimenti di cui parlavamo prima. Quindi siamo presenti su tutta la filiera: dall’avvolgimento, alla re- sinatura, alla macchina che forma i nuclei magnetici per i trasformatori, insomma, tutto per la produzione di trasformatori. E vendiamo anche a importanti aziende nel campo dell’automazione”. La forza di un marchio “Tutte le nostre macchine sono sviluppate con soluzioni e prodotti Mitsu- bishi Electric. Una scelta e partnership, quella con Mitsubishi Electric, che dura da anni, da quando abbiamo scelto un partner-fornitore con pro- dotti di qualità che non si limitasse solo alla fornitura ma ci aiutasse nella scelta del prodotto più adeguato e che ci supportasse sia a livello tecnico sia a livello di messa in servizio”. Barbieri ci presenta l’ultima sfida di Silmek, una macchina completa- mente automatica per la costruzione e assemblaggio di nuclei magnetici, la LT 320 costituita da tre elementi principali: la parte di tranciatura del lamierino silicio da coils, il manipolatore per l’assemblaggio automatico e le tavole di assemblaggio.“Per quest’ultima macchina, Mitsubishi Electric ha sviluppato delle funzioni software studiate ad hoc” continua Barbieri. “Un valore aggiunto importantissimo. Così come importante è il rapporto ultra-ventennale con Stei, agenzia di Mitsubishi Electric, sempre presente e competente. Un vero e valido supporto. Quando si affronta il progetto e si deve selezionare il prodotto, è l’agenzia, insieme al personale di Mitsu- bishi Electric, che ci supporta sia nella scelta del prodotto più adeguato, sia nella configurazione corretta per realizzare quel tipo di macchina. Noi non abbiamo una macchina uguale all’altra, le progettiamo a seconda della necessità del cliente. Non lavoriamo seguendo degli standard, ma di volta in volta il progetto viene discusso e rivisto, e Stei ci aiuta ad af- frontare tutte le fasi. Sia Stei sia Mitsubishi Electric sono sempre disponi- bili e possiamo affermare che il rapporto che abbiamo instaurato sia un rapporto più che famigliare”. Assemblare nuclei magnetici Hardware Mitsubishi Electric e software sviluppato internamente, questo il connubio per la realizzazione della LT 320. “Il software è stato realizzato ad hoc con una piattaforma nuova per noi, così come nuovo per noi è stato l’utilizzo della piattaforma motion di Mitsubishi Electric. Da un treno d’impulsi siamo passati a un comando motori, per cui abbiamo dovuto riscrivere tutto il software. Siamo passati da un’area di sviluppo che era GX Network 2 a GX Network 3 e siamo quindi dovuti ripartire da zero senza poter contare sui possibili adattamenti di software di altre mac- chine. Un progetto veramente complesso. Una macchina davvero molto complicata sulla quale abbiamo scommesso tantissimo: lo scorso anno ne abbiamo prodotte quattro, una dopo l’altra, un vero azzardo perché non avevamo un software già utilizzato al quale ispirarci. Certo, qualche anno fa avevamo fatto un prototipo, ma con hardware e software differente. Come siamo soliti fare abbiamo sviluppato la macchina, prototipando e collaudando: ogni singola parte della macchina, infatti, è stata collaudata e sperimentata” sottolinea Barbieri.
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