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SETTEMBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 432 45 Ha affermato quindi Luciano Floridi, do- cente di filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford: “Il digitale permette all’industria di ‘fare di più con meno’ rispetto al passato, realizzando grandi risparmi, ridu- cendo i downtime e aumentando l’efficienza. L’energia rappresenta però il motore di tutto ed è oggi fondamentale che sia sostenibile”. Sostenibilità che oggi viene richiesta dal mer- cato e dal consumatore stesso. “Oggi è il mercato a chiedere alle aziende di essere sostenibili. I consumatori vogliono sa- pere in che modo viene prodotto un bene, un oggetto, se è riciclabile, se chi lo produce è ‘carbon neutral’, qual è il suo modello di bu- siness ecc. Per cui, per essere sostenibili, spesso occorre cambiare il modo in cui si produce. In un mondo dove sempre più sono la relazione e la customer experience a fare la differenza fra un competitor e l’altro, è fondamentale asse- condare le richieste del cliente”. Ed egli non si accontenta più solo della ‘su- perficie’. “Gli asset intangibili oggi sono prevalenti, possiamo dire che non sono la ‘ci- liegina’ sulla torta, ma rappresentano la torta intera!” Come a dire, non basta una ‘mano di verde’ sul muro della sede aziendale, ma occorre andare al ‘cuore’. Ha esemplificato Floridi. “Il valore di aziende come Apple, Microsoft, Amazon, oggi è per il 90% legato a reputation, proprietà intellettuale, know- how... elementi immateriali. Per espandere il proprio business nei prossimi cinque o dieci anni occorre guardare a cosa il cliente si aspetta dal punto di vista di questi asset e focalizzare lì gli sforzi”. It’s Tissue - www.tissueconvergence.com/home Rockwell Automation - www.rockwellautomation.it Sfide e opportunità per il comparto tissue Secondo uno studio di Euromonitor International, la spesa in prodotti tissue nei Paesi in via di sviluppo nel 2020 è stata pari, in media, a 230 milioni di dollari, contro 1 miliardo di dollari nei Paesi sviluppati, mentre le vendite a livello globale del comparto in ambito retail sono ammontate complessivamente a 85 miliardi di dollari. Nel periodo 2015-2025 ci si attende una cre- scita media annuale del comparto dell’8,1% nei Paesi sviluppati e dell’1,3% nei Paesi in via di sviluppo, ovvero, globalmente, del 4,4%. Entro il 2025 assiste- remo a un ‘sorpasso’, per cui le vendite del comparto nei Paesi in via di sviluppo supereranno quelle dei Paesi sviluppati. Oggi, i paesi più ricchi spendono di più in prodotti tissue, ma un’indagine Unesco del 2019 ha evidenziato come le popolazioni più ricche di- spongano spesso di servizi di pulizia di livello migliore (acqua, prodotti per la sanificazione e l’igiene) a costi più bassi, mentre i poveri devono pagare prezzi più alti per servizi di uguale o più scarsa qualità. Al momento, dunque, fanno da ostacolo allo sviluppo di questo mercato nei Paesi in via di sviluppo, la scarsità d’ac- qua, che porta a un minore utilizzo del tissue, e i costi eccessivi. Sono fattori che però stanno velocemente evolvendo a fronte di aspetti quali la crescita della popolazione mondiale, che secondo gli ultimi studi arriverà a nove miliardi entro il 2040, e il fenomeno dell’urbanizzazione. Nei Paesi in via di sviluppo il 50% della popolazione vivrà in zone rurali e il 35% in zone urbane. Nei Paesi sviluppati si costruiranno 4,5 milioni di nuove case entro il 2040, per il 99% dotate di ser- vizi igienici, contro i 28 milioni di nuove abitazioni dei Paesi in via di sviluppo, dotate per il 70% di servizi pri- vati. La presenza più diffusa dei servizi igienici porterà inevitabilmente a un aumento della domanda di tissue. Un punto dolente riguarda invece l’acqua: 1,42 miliardi di persone vivono in aree a elevata o estrema vulnerabilità per quanto concerne l’approvvigionamento idrico (fonte Unicef, 2021). È questa una grande sfida per il comparto, che deve coinvolgere l’intera supply chain, dal mondo agricolo al reperimento della materia prima. I produttori devono ripensare i processi produttivi e i pro- dotti stessi per adattarli a una situazione in cui l’acqua non sarà più facilmente reperibile, il che porta a un necessario ripensamento dell’intera infrastruttura dei servizi igienico-sanitari che dovrà essere sostenibile. Euromonitor - www.euromonitor.com

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