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Inbreve SETTEMBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 432 23 LINEA DIRETTA AO Una partnership strategica Esker ( www.esker.it ) , piattaforma cloud glo- bale e fornitore di soluzioni di automazione dei processi guidati dalla AI a supporto delle funzioni fi- nance e custo- mer service, ha stretto un ac- cordo di part- nership con DOS Group SA, società svizzera attiva nella vendita di servizi ICT, nella consulenza per infrastrutture IT complesse e nello sviluppo software. Grazie a questa alleanza, le due aziende potranno valorizzare le rispettive competenze, creando sinergie per suppor- tare i clienti nei progetti di trasformazione digitale, con particolare attenzione all’im- plementazione e alla gestione delle tecnolo- gie necessarie a garantire la continuità delle attività di business, permettendo la digitaliz- zazione degli acquisti, della contabilità forni- tori, degli ordini e della contabilità clienti. “I servizi Esker si inseriscono nella serie di solu- zioni B2B offerte da DOS Group, che permet- tono alle aziende di aumentare la propria competitività grazie alla digitalizzazione dei processi” ha commentato Carlo Secchi, CEO di DOS Group SA. 175° anniversario per Hengstler Questa storia inizia 175 anni fa, con la produ- zione di molle sonore per orologi da parete e a pendolo. Nasce così ad Aldingen, in Ger- mania, Hengstler ( www.hengstler.de ) , oggi produttore all’avanguardia di componenti per contatori e controlli industriali per una vasta gamma di settori. Negli anni ‘20 alla gamma di prodotti per orologi si aggiungono contacolpi e conta- giri, quindi Hengstler sviluppa i più piccoli contatori azzerabili del mondo. È del 1957 la famiglia di contatori 400 a base di plastica con sistema a innesto. Innovativa anche nel campo della tecnologia di stampaggio, l’azienda ha ri- voluzionato la produzione di componenti in plastica. Alla fine degli anni ‘60 inventa il flexitimer, uno dei primi dispositivi di re- gistrazione delle presenze, quindi nel 1975 è la volta del relè di sicurezza con contatti ad azionamento positivo. Al contempo, porta avanti lo sviluppo della tecnologia opto-Asic, che consente di aumentare la precisione degli encoder rotativi. Oggi le stampanti, gli encoder rotativi, i contatori, i relè e le taglierine di Hengstler sono noti in tutto il mondo. I fermi di produzione e le perdite economiche dovute ai problemi di approvvigionamento legati alla supply chain e alla scarsità di materie prime non spaventano l’industria italiana: lo rivela un sondaggio di reichelt elektronik Orsola De Ponte Ottimisti riguardo al domani a oltre un anno le catene di approv- vigionamento in tutto il mondo sono state segnate da una marcata instabi- lità e vulnerabilità. Il processo di for- nitura di componenti essenziali, quali materie prime e chip, ha subito importanti ritardi e causato forti ripercussioni sull’intero scenario indu- striale, compreso quello italiano. Un’indagine com- missionata da reichelt elektronik ( www.reichelt.it ) , condotta dall’istituto di ricerca OnePoll su un cam- pione di 250 intervistati nel Belpaese durante il mese di maggio 2021, ha evidenziato gli effetti dei colli di bottiglia verificatisi lungo le supply chain nazionali e le strategie messe in atto dalle aziende per fron- teggiare questi rallentamenti e dare ritmo alla pro- duzione, sfidando la crisi. Dall’inizio della crisi sanitaria ed economica le aziende tricolori hanno registrato una media di 36 giorni di fermo produzione. Il 36% degli intervistati conferma che, dall’inizio del 2020, in azienda si sono verificati rallentamenti in produzione a causa di forti ritardi nella consegna di componenti e mate- rie prime essenziali. Nel 18% dei casi la produzione è stata interrotta completamente; l’interruzione si è protratta per 11-30 giorni nel 30% dei casi, per 31-60 giorni nel 28% e per 61-90 giorni nel 13% dei casi. Ciascun giorno perso ha comportato notevoli per- dite di fatturato. Secondo i dati dell’analisi, il 36% delle imprese italiane di medie dimensioni (50-249 dipendenti) ha dovuto fronteggiare cali di fatturato tra i 50 e i 100.000 euro, mentre le imprese di mag- giori dimensioni hanno registrato perdite per un valore tra i 500.000 e il milione di euro (33% delle aziende con 250-499 dipendenti e 38% delle realtà con oltre 1.000 dipendenti). A fronte di questa si- tuazione, il 30% degli intervistati italiani ritiene che sarebbe stato opportuno affidarsi a nuovi fornitori, mentre il 29% ha effettivamente fatto ricorso a nuovi partner. Il 36% ha inoltre dichiarato che i prezzi di alcuni componenti sono aumentati signi- ficativamente dall’inizio della pandemia. Nonostante queste difficoltà, il 71% delle aziende italiane intervistate spera in una ripresa globale delle catene di approv- vigionamento nell’arco dei prossimi 12 mesi, contro un 20% di scettici. Per gran parte delle aziende (37%), tra i principali fattori che potrebbero complicare l’ap- provvigionamento di componenti e ma- teriali nel lungo termine figura la carenza di materie prime, seguita dall’aumento della domanda dei componenti più ricer- cati (33%) e da problematiche legate al protezionismo commerciale (32%). Il 29% è invece preoccupato dal fatto che altre pandemie possano verificarsi in futuro. Al fine di dare vita a una logistica più intelligente ed efficiente lungo l’intera value chain, dall’inizio della pandemia il 38% delle aziende italiane ha adottato soluzioni di Industria 4.0 e IoT e il 37% di esse chiede maggiori investimenti nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. D

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