AO_431

GIUGNO-LUGLIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 431 91 rativo di 2,6 metri. L’ingombrominimo (circa 30 cm alla base) e il peso contenuto (30 kg) ne fanno una soluzione facilmente integrabile con ogni orientamento in layout con differenti gradienti di saturazione, vantaggio di cui Sanofi ha ampiamente beneficiato all’interno delle proprie linee di pallettizzazione installando i cobot nel limitato spazio compreso fra due pallet. Come gli altri cobot della gamma UR offre 17 safety native e un ele- vato livello di precisione e ripetibilità, nella fattispecie +/- 0,05 mm. Altre caratteristiche, che hanno convinto il manage- ment Sanofi della bontà della scelta dei collaborativi UR, sono state la flessibilità e la facilità di program- mazione dei cobot, sommate all’ampia disponibilità di end effector e gripper che hanno reso semplice e rapido sviluppare l’applicazione di pallettizzazione anche con scatole di diverso peso e dimensioni pre- senti sulla linea. Operazioni sicure I robot collaborativi installati nel fine linea hanno sem- plificato notevolmente le operazioni di carico e sca- rico dei pallet, un’operazione senza dubbio necessaria nel complesso del processo produttivo, ma di scarso valore aggiunto ed estremamente affaticante per gli operatori. Le funzioni di sicurezza integrate nei cobot inoltre permettono agli operatori di operare in piena sicurezza nei pressi dell’applicazione, sostituendo i pallet quando questi sono completati. L’integrazione dei cobot ha generato due vantaggi: maggiore ergo- nomia per gli operatori, non più sottoposti al sollevamento dei colli e a continui spostamenti lungo la linea; ottimizzazione delle risorse umane e maggiore produttività. Grazie all’integrazione dei cobot le ore/uomo sulla fase sono state ridotte del 10% al giorno. Cobot Discovery Days Ancora più importante, i robot collaborativi hanno conquistato la fiducia dei dipendenti, una condizione essenziale per il successo di un progetto di robotica collaborativa. “Per im- plementare un progetto come questo, in Fran- cia, è necessario coinvolgere sia il dipartimento salute, sicurezza e ambiente (HSE) sia gli utenti nella fase iniziale del progetto” afferma Gilles Marsal, work manager dello stabilimento Sanofi di Tours. “Durante le prime fasi di implementa- zione, abbiamo organizzato i Cobot Discovery Days in cui tutti gli operatori delle linee di con- fezionamento, i supervisori e i membri del co- mitato di gestione potevano venire a testare i cobot”. Operatori soddisfatti I dipendenti hanno accolto molto positivamente i robot di pallettizzazione. “Il Discovery Day ci ha permesso di constatare che il cobot era un buon collaboratore” spiega Julie Debrincat, operatore di linea. Gli operatori avevano infatti molte domande relative agli aspetti di sicurezza, specialmente in caso di collisione tra il cobot e l’uomo. “Ci siamo resi conto che il robot era un collaboratore sicuro perché, in effetti, con l’avvicinarsi del contatto umano, si è fermato e si è spento”. Non dovendo più ca- ricare pallet e trasportare centinaia di chilogrammi al giorno, gli ope- ratori evitano i problemi di salute connessi a questo tipo di attività. Ciò consente loro di concentrarsi su task più gratificanti e produttivi. Sanofi ha calcolato un ritorno sull’investimento di 24 mesi, molto più breve rispetto a quello connesso a un’installazione di robotica industriale convenzionale. Sanofi sta già progettando di proseguire nel processo di automazione. Il prossimo step prevede l’implemen- tazione di un cobot per il caricamento dei cartoni sulle linee di pro- duzione. Universal Robots www.universal-robots.com In Sanofi i dipendenti hanno accolto molto positivamente i robot di pallettizzazione I robot collaborativi installati nel fine linea hanno semplificato notevolmente le operazioni di carico e scarico dei pallet

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