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GIUGNO-LUGLIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 431 89 urante lo scorso anno si è ve- rificato un aumento esponen- ziale del numero di telecamere installate. Anche la particolare situazione che stiamo vivendo ha imposto l’allestimento di dispositivi de- dicati al rilevamento della temperatura corporea all’interno delle aree comuni, con ulteriore proliferazione di video impianti e di dati acquisiti attraverso tale strumento. Un impianto di videosorveglianza, qualunque esso sia e per qualsiasi scopo venga adottato, non deve essere considerato soltanto negli aspetti tecnologici e nella qualità dei materiali. Infatti, ogni dispositivo in grado di acqui- sire dati personali, quali sono le immagini e le informazioni riferite alla persona fisica che entra in un’area sottoposta a ripresa, è sog- getto a una serie di disposizioni normative che vanno a regolare la gestione dei dati. Gli obblighi da rispettare quando si impiegano delle telecamere non riguardano poi solo la privacy, che di per sé è già sufficiente per mettere a dura prova il buon esito dei progetti da parte delle aziende, ma anche ulteriori normative di settore. Per questo motivo non basta essere preparati dal punto di vista tecnologico, ma occorre essere in grado di conoscere le regole da osservare in fase di pianificazione, progettazione, installazione e utilizzo degli impianti. Il parere di un esperto legale In occasione di Secsolutionforum 2021, evento che si è tenuto online a fine aprile e che ha approfondito svariate tematiche rela- tive a privacy e reti sicure, abbiamo posto alcune domande speci- fiche riguardo agli aspetti legali applicati alla videosorveglianza a Roberta Rapicavoli, consulente legale del settore privacy e diritto di Internet con un’esperienza ultradecennale, nonché esperta del regolamento UE 2016/679, meglio conosciuto come Gdpr. Rapica- voli traccia una panoramica di come, anche a seconda del contesto in cui i sistemi sono installati, le normative possono avere impatto sul comparto della sicurezza e videosorveglianza. Automazione Oggi: Chi opera nel settore della videosorveglianza è tenuto a osservare molteplici regole che derivano da varie normative di settore. Quali sono le principali? Roberta Rapicavoli: “Sono molteplici le normative che trovano applicazione nel settore della videosorveglianza. Occorre conside- rare sicuramente il DM37/2008 inmateria di attività di installazione di impianti elettrici all’interno degli edifici, che individua specifici obblighi in capo ai progettisti, agli installatori e ai committenti che decidono di avvalersi di un sistema di videosorveglianza. Nel caso di sistemi che rilevano o registrano immagini riferite a persone fisi- che, si deve osservare la normativa inmateria di protezione dei dati personali (il Regolamento UE 2016/679, noto come Gdpr, e il D. Lgs. 196/2003, o Codice Privacy), che impone specifici adempimenti in capo ai soggetti coinvolti, ovvero titolari, responsabili del trattamento o persone auto- rizzate. Se poi il sistema di videosorveglianza viene installato nei luoghi di lavoro, è necessa- rio considerare anche la Legge 300/1970, cioè lo Statuto dei lavoratori, che individua speci- fici obblighi per il datore di lavoro che intenda avvalersi di tali strumenti”. AO: A seconda dei luoghi in cui si intende installare un sistema di vide- osorveglianza è possibile che si configurino obblighi diversi? Rapicavoli: “Sì, a seconda dei luoghi in cui si intende installare un sistema di videosorveglianza è possibile che sorgano specifici ob- blighi. Per esempio, solo nel caso di telecamere nei luoghi di lavoro occorre effettuare delle valutazioni relative alle riprese che potreb- bero inquadrare i lavoratori e osservare gli obblighi previsti dallo Statuto dei lavoratori. Nel caso di videosorveglianza condominiale, oltre agli obblighi generali previsti dalla normativa sula privacy e, in presenza di lavoratori, dallo Statuto dei lavoratori, sussiste l’obbligo di far precedere l’installazione da specifica delibera assembleare. L’installazione di sistemi in contesti in cui le telecamere andrebbero a riprendere soggetti vulnerabili, come minori, anziani o malati, ri- chiede poi attente valutazioni preliminari non previste, invece, nel caso di un sistema installato in ambienti in cui non si presenti un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche”. AO: Il tema della sicurezza è centrale rispetto al trattamento dei dati personali. Anche per le immagini acquisite tramite un sistema di vide- osorveglianza esistono obblighi specifici su tale aspetto? Rapicavoli: “Sì, le immagini acquisite tramite un sistema di vide- osorveglianza, al pari di qualsiasi dato personale, devono essere protette attraversomisure di sicurezza adeguate ai rischi. Lemisure devono essere adottate considerando l’intera infrastruttura, incluse telecamere, cablaggio, alimentazione, dispositivo di registrazione ecc., e l’intero ciclo di vita dei dati, dall’acquisizione alla trasmis- sione, conservazione, fino all’uso e cancellazione. Spesso, quando si affronta il tema della sicurezza, si considerano gli aspetti tecnici e, dunque, misure quali crittografia, password, eliminazione con sovrascrittura. L’adozione dellemisure tecniche è sicuramente fon- damentale, ma occorre ricordare che risultano essere altrettanto ri- levanti lemisure organizzative, in assenza delle quali non potrebbe essere garantita la protezione dei dati richiesta dalla normativa di settore”. Lo streaming completo delle tre giornate di Forum sono disponibili online, www.secsolutionforum.it/slide-relatori.asp . Secsolutionforum 2021 - www.secsolutionforum.it Mariagrazia Corradini D Uno ‘sguardo’ alle norme A colloquio con Roberta Rapicavoli, avvocato esperto di privacy, per meglio comprendere gli aspetti legali cui è soggetta la videosorveglianza Roberta Rapicavoli, avvocato AO VIDEOSORVEGLIANZA

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