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GIUGNO-LUGLIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 431 50 AO ATTUALITÀ intervistati riconosce la tecnologia e il suo potenziale impatto sul mercato. La Cina è il Paese con un livello di consape- volezza più alto (84%), seguita da Sviz- zera (83%), Paesi Bassi (76%) e Stati Uniti (76%). Anche il sentiment nei confronti della stampa 3D è generalmente posi- tivo: il 65% degli intervistati che cono- sce la tecnologia crede che la stampa 3D abbia elevate possibilità di espansione nel settore di appartenenza nei prossimi cinque anni (+7% rispetto allo scorso anno). Questa affermazione è in linea con il cambiamento delle priorità perce- pite come indispensabili per il business: secondo più di un quarto (27%) degli intervistati la stampa 3D è una priorità di investimento (+7% rispetto all’indice precedente) mentre quasi la metà (49%) crede che diventerà un’applicazione cru- ciale per il proprio settore. Attualmente, la stampa 3D è più dif- fusa in Stati Uniti, Regno Unito, Germa- nia e Francia. Anche in Messico è stata evidenziata una crescita dell’adozione della stampa 3D, probabilmente legata a molte opportunità di outsourcing provenienti dai vicini nordamericani. La plastica e i polimeri sono i materiali più comunemente usati nella stampa 3D, con Petg (polietilene tereftalato glicole), PET (polietilene tereftalato) e Pett (po- lietilene coTrimetilene tereftalato) che guadagnano terreno, rappresentando il 31% del totale delle risorse (+4%). Nel complesso, l’indice rivela che Stati Uniti, Regno Unito e Germania hanno le più alte aspettative legate all’imple- mentazione dell’additive manufacturing e alla capitalizzazione delle sue oppor- tunità. Tutti gli altri paesi si classificano come in tabella. Le avversità favoriscono la creatività Sebbene tra le aziende intervistate una su tre abbia dichiarato di star già utiliz- zando la stampa 3D per il proprio busi- ness, solo una su dieci ha completato un percorso di piena integrazione della tec- nologia nei propri processi: la stampa 3D ha un grande margine di crescita presso le imprese in termini di conoscenza delle aree di applicazione, della tecnologia e utilizzo. La pandemia Covid-19 sembra aver favorito l’adozione della stampa 3D, che si è rivelata un’alternativa affidabile per innovare rapidamente ogni tipo di business e produrre direttamente in loco. Nel 2020, molte più aziende hanno fatto ricorso a un utilizzo più massiccio di questa tecnologia: da piccoli team dedicati (Champion Stage) si è passati a un’implementazione matura ed estesa della stampa 3D, in alcuni casi a livello di interi stabilimenti; un salto di qualità che ha avuto un ROI misurabile (Competence Centre Stage aumentato del 3% e Fully Embedded Stage aumentato del 2%). La maggior diffusione della stampa 3D e i livelli di implementazione più avan- zati, favoriti dalla necessità di garantire la continuità del business e far fronte alle continue sfide poste dalla pande- mia, hanno generato nuovi casi d’uso. Gli ingegneri impegnati nelle catene di approvvigionamento hanno così potuto sostenere i flussi di lavoro, pro- duzione e distribuzione in maniera in- novativa, prevenendone l’interruzione. Di conseguenza, il 55% delle aziende che utilizzano la stampa 3D hanno ini- ziato a produrre componenti end-use e quasi tre quarti sfruttano questa ca- pacità per creare strumenti di lavoro in loco, ottimizzare l’organizzazione degli stabilimenti e snellire la logistica. La prototipazione è scesa dell’8%, pur rima- nendo l’ambito di utilizzo più comune della stampa 3D. Tabella - Nel complesso, l’indice rivela che Stati Uniti, Regno Unito e Germania hanno le più alte aspettative legate all’implementazione dell’additive manufacturing e alla capitalizzazione delle sue opportunità
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