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GIUGNO-LUGLIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 431 tomation di Mitsubishi Electric ( https:// it.mitsubishielectric.com/it ), Marco Gamba, Strategy & Innovation Industry leader di Schneider Electric ( www. se.com/it ). Automazione Oggi: Qual è la visione della sua azienda circa il passaggio da In- dustry 4.0 a Industry 5.0, e sulle azioni di diffusione e supporto offerte in tal senso dalla Commissione Europea? Marco Perona: Ritengo l’evoluzione dell’Industria 4.0 in Industria 5.0 il giusto correttivo affinché la tecnologia possa diventare lo strumento per il raggiungi- mento di un fine comune e non essere più considerato il fine stesso. Nell’arco di questi anni abbiamo visto società parlare di digitalizzazione solo per otte- nere dei vantaggi fiscali grazie a super e iper ammortamento. La digitalizzazione, invece, deve essere il mezzo in grado di aiutare le aziende, anche quelle medie e piccole, a raggiungere i propri obiettivi di produttività, competitività e sosteni- bilità. La tecnologia offre ormai qualsiasi strumento si voglia, ma è necessario cre- are un layer intermedio tra tecnologia e impresa, in modo tale che quest’ultima possa essere aiutata a raggiungere gli obiettivi prefissi. Per non ripetere l’er- rore iniziale di Industria 4.0, soprattutto nei confronti delle PMI, le persone de- vono essere poste al centro dei progetti. Piccole e medie imprese, infatti, hanno spesso ritenuto digitalizzazione e tec- nologia come delle esclusive riservate alle grandi aziende. Questi strumenti sono invece fondamentali anche per la sopravvivenza e la crescita delle PMI, che altrimenti non potranno più essere com- petitive in un mercato globale. Marino Crippa: Come Industry 4.0 non è stata una rivoluzione, ma l’evoluzione di un approccio verso nuovi paradigmi nella gestione della fabbrica, così In- dustry 5.0 non fa altro che confermare come questi paradigmi debbano co- munque avere al centro i processi e le persone che le governano. La disponi- bilità di dati e di tecnologie per la loro raccolta ed elaborazione è stato ed è un passaggio obbligato, ma l’obiettivo finale rimane quello di processi traspa- renti e robusti per l’ottimizzazione della produttività. Industry 5.0 conferma come la fabbrica debba essere il punto di convergenza tra tecnologie e compe- tenze e dove la sostenibilità dei processi debba avere al centro le persone che li governano. L’attuale situazione pande- mica non ha fatto che mettere a nudo la fragilità dei processi, dando però im- pulso a una certa consapevolezza che prima mancava. Per questo le iniziative di KEB in ambito Industrial IoT non si focalizzano sulla raccolta del dato, ormai commodity, ma su come utilizzarlo per disegnare e sup- portare processi più efficaci e resilienti. Dietro i processi ci sono le persone: qui si apre il tema del re-skilling dei profili. Nel prossimo futuro dobbiamo prepa- rare i blu collar con conoscenze di deep learning che saranno alla base, per esempio, di processi di qualità o manu- tenzione. La creazione di un ecosistema tra dati, processi e persone diventa cru- ciale per l’ulteriore passo verso la digi- talizzazione di fabbrica. Giovanni Mandelli: Il concetto di Indu- stry 5.0 non è una semplice evoluzione dell’Industry 4.0 e nemmeno la supera o sostituisce. Si tratta di un approccio Marino Crippa, Sales & Marketing director di KEB Automation Italia Marco Perona, account manager in SIS.AV. - Sistemi Avanzati Elettronici

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