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MAGGIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 430 98 AVVOCATO AO La registrazione del marchio er marchio intendiamo un segno che un’a- zienda utilizza al fine di identificare i propri prodotti e servizi dalla concorrenza, dun- que è possibile definirlo come l’immagine dell’azienda. Pertanto, la registrazione del marchio, da un lato, appare necessaria per garantire al consumatore l’identità origi- nale del prodotto o servizio individuato da quest’ultimo, dall’altro lato svolge un ruolo fondamentale per tutelare l’azienda dalla possibilità che un competitor sfrutti indebi- tamente il marchio al fine di sviare la clien- tela e procurarsi un vantaggio indebito. Infatti, la tutela del marchio non è assoluta, bensì è circoscritta solamente a quelle ca- tegorie di prodotti e servizi, individuati tra- mite la Classificazione di Nizza, per i quali si richiede la registrazione. Da un punto di vista giuridico, registrare un marchio significa acquisirne il diritto esclusivo di utilizzo, che fornisce anche la possibilità di avviare azioni difensive verso chiunque tenti di registraremarchi molto si- mili o identici a quello già precedentemente registrato. A seconda dell’estensione geografica che l’a- zienda ha raggiunto, può rendersi necessario tutelare il medesimo marchio su più piani, ovvero a livello nazionale, europeo e inter- nazionale. Procedendo con la registrazione nazionale, il marchio è protetto solamente sul territorio italiano, con la conseguenza che un terzo potrebbe presentare domanda di registrazione del medesimomarchio in un P Paese estero e vantarne i diritti esclusivi in quello Stato. Ciò è evitabile procedendo con la re- gistrazione europea del marchio presso l’Euipo. Tale registrazione tutela il marchio sull’intero territorio dell’Unione Europea, compresi i Paesi che potrebbero entrarci in futuro. Potrebbe addirittura essere necessaria un’estensione della registrazione nazionale o europea a livello internazionale. In questo caso l’organo competente per la registrazione dei marchi è il Wipo. Ma quali sono i requisiti che deve avere il marchio per poter svolgere le sue funzioni identi- ficative di un servizio o di un prodotto? Ai sensi del Codice di Proprietà Industriale il marchio deve essere originale, ossia avere capacità distintiva, e deve essere lecito, pertanto non può contrastare con l’ordine pubblico, il buon costume o violare la legge. In base agli elementi che plasmano un marchio, questo può essere denominativo, figu- rativo, tridimensionale, sonoro, di movimento, multimediale oppure olografico. Tra tutte queste categorie, i marchi più diffusi sono senza dubbio i denominativi e i figurativi. In par- ticolare, unmarchio è denominativo quando è costituito solo da parole, mentre è figurativo quando è composto da una figura o un’immagine, oppure quando una figura è accom- pagnata da scritte (cosiddetto marchio misto). Dal momento in cui si registra un marchio denominativo, si impedisce lo sfruttamento delle parole registrate da parte di eventuali competitor; la registrazione del marchio figurativo invece evita che terzi sfruttino il mede- simo logo per contrassegnare i propri prodotti o servizi. Dunque, qualora dovessimo registrare un marchio composto sia da parole che da imma- gini, è opportuno chiedersi preventivamente se è più efficiente registrarlo come marchio figurativo o come denominativo. Come scegliere? Se la parte testuale che compone il mar- chio è dotata di una sufficiente capacità distintiva, ossia si configura come marchio forte, allora la registrazione del marchio come denominativo potrebbe essere una forma di tu- tela sufficiente. Diversamente, se il marchio scelto è debole, la soluzione più opportuna è la registrazione del marchio come figurativo, perché in questo modo il marchio acquista maggiore originalità. In ogni caso, al fine di ottenere la massima tutela è comunque pos- sibile registrare il marchio sia come denominativo che come figurativo, depositando due domande separate. Questo permetterà all’azienda di modificare nel tempo la parte grafica del marchio lasciando immutata la protezione denominativa. Un esempio, in questo senso, è la vicenda del notomarchio Coca-Cola. L’azienda, infatti, ha registrato solo la parola ‘coca’, in quanto ritenuta originale, mentre non ha registrato la parola ‘cola’ perché indicativa di un ingrediente contenuto nella famosa bibita, e questo ha permesso ad altre aziende di utilizzare la stessa parola ‘cola’ all’interno dei propri marchi. Infine, la famosa azienda ha registrato anche il celebre marchio figurativo, impedendo così l’utilizzo dello stesso a tutti i suoi competitor. In definitiva, la registrazione del marchio è un passo fondamentale per tutelare il business. In primis, perché, nella maggior parte dei casi è il principale segno riconoscitivo della pro- pria attività, poi perché conferisce il diritto esclusivo allo sfruttamento del marchio per 10 anni, rinnovabili in tutti Paesi interessati dal mercato dell’azienda. ALP – Assistenza Legale Premium @cri625 Cristiano Cominotto La registrazione del marchio svolge un ruolo fondamentale per tutelare l’azienda. Ma cosa significa dal punto di vista giuridico registrare un marchio?

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