AO_430

MAGGIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 430 92 AO TUTORIAL figurazioni: gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente oppure comunità di energia rinnovabile. Dal sito del GSE, nel primo caso trattasi di un insieme di almeno due autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono colletti- vamente in virtù di un accordo privato e che si trovano nello stesso condominio o edificio. L’essere autoconsumatore non deve costi- tuire l’attività commerciale o professionale principale. L’impianto di produzione dell’autoconsumatore può essere caratterizzato dalla proprietà o dalla gestione da parte di un soggetto terzo, purché quest’ultimo segua le istruzioni dell’autoconsumatore. Mentre, dal sito del GSE, per comunità di energia rinnovabile si intende un soggetto giuridico i cui componenti sono persone fisiche, pic- cole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, che siano situati nelle vicinanze degli impianti di produzione, per i quali la partecipazione alla comunità non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale e che abbiano l’obiettivo prevalente di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri componenti o alle aree locali in cui operano piuttosto che conseguire profitti fi- nanziari. L’integrazione di questi schemi con le tecnologie dell’informazione permette di sviluppare configurazioni di gestione avanzata dei flussi energetici secondo il modello delle smart grid. Produzione e domanda Dalla Treccani, la penetrazione nella rete delle FER caratterizzate da un profilo di generazione non programmabile rende marcata la criticità del bilanciamento tra produzione e domanda di energia elettrica per l’impossibilità, in generale, di accumulo di quantità ri- levanti di energia. Di conseguenza, risultano elaborati scenari nei quali i sistemi di accumulo dell’energia elettrica assumono un ruolo crescente. Essi si differenziano in: sistemi di immagazzinamento diretto dell’energia elettrica (power-to-power) che trattano diret- tamente flussi di energia elettrica nelle due direzioni (da e verso la rete) utilizzando forme intermedie di energia, a titolo esempli- ficativo, quella elettrochimica nelle batterie, sistemi di immagaz- zinamento dell’energia sotto forma di calore (power-to-heat) o di combustibile (power-to-gas). L’indice sintetico della transizione energetica - Ispred (Indice Sicu- rezza energetica, Prezzo Energia e Decarbonizzazione), messo a punto da Enea, si compone di un insieme di indicatori per valutare l’evoluzione del sistema energetico italiano rispetto alle diverse di- mensioni del cosiddetto trilemma energetico, con le sue comples- sità e interdipendenze. Dalle analisi del sistema energetico italiano di Enea, nella media del 2019, l’Ispred risulta in calo per il quarto anno consecutivo (-8%), penalizzato dalle componenti decarbo- nizzazione (-7%) e prezzi (-14%). Nel 2020, Il crollo dei consumi di energia e delle emissioni di anidride carbonica ha portato a un forte aumento dell’Ispred (+40%) su base annua con un significativomi- glioramento delle componenti prezzi e decarbonizzazione rispetto agli anni precedenti, mentre la componente sicurezza si caratte- rizza per un lento peggioramento sul lungo periodo. A ogni modo, le valutazioni del 2020 risentono degli effetti della pandemia. Indipendentemente dalla stessa, nell’ambito delle politiche di sup- porto alla transizione energetica, la possibilità di accesso al cospi- cuo set di meccanismi incentivanti connessi agli interventi relativi all’efficienza energetica, alle FER elettriche e termiche e alla gene- razione distribuita può favorire la realizzazione degli stessi, i quali possono offrire un contributo con il segno più all’Ispred. In conclu- sione, il processo di transizione energetica coinvolge tutti, infatti, non solo gli interventi tecnologici o i sistemi incentivanti ma anche gli aspetti comportamentali possono fare la differenza. Foto tratta da www.pixabay.com

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