AO_430
MAGGIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 430 54 KEB ha realizzato T6 APD un sistema modulare di innovativi azio- namenti ad alta tensione per la gestione dei motori ausiliari nei veicoli commerciali e nelle macchine mobili. I sistemi elettronici come il T6 assicurano che tensioni, correnti e frequenze siano regolate in modo efficiente allo scopo di ottenere le prestazioni richieste in termini di velocità e coppia erogate dal motore e di ottimizzare il consumo di energia. Quando si parla di elettrifi- cazione di veicoli, spesso si fa riferimento al sistema di aziona- mento principale, ma sono anche e soprattutto gli azionamenti ausiliari ad avere un alto potenziale in termini di risparmio grazie a una maggiore efficienza, minore manutenzione e un ciclo di vita più lungo delle apparecchiature, che si traduce in un mi- nore TCO (Total Cost of Ownership per l’utilizzatore. Questo è il contesto in cui si colloca il sistema KEB T6 APD - Auxiliary Power Drive. Il sistema di inverter modulare Combivert T6 APD e il progetto di ricerca ‘ImWR’ Il progetto ’ImWR’ (modular electric drive system for auxiliaries units) nasce nel 2014 dalla collaborazione tra KEB Automation e Institute for industrial information technology (inIT), Institute Future Energy (iFE) of the University of Ostwestfalen-Lippe in Lemgo and Fraunhofer Institute for Mechatronic (IEM) di Pa- derborn con l’obiettivo di progettare un sistema modulare di inverter ad alta tensione per l’elettrificazione di unità ausiliarie in macchine e veicoli mobili. Nel progetto ImWR è stata studiata, tra le altre cose, l’interazione di un sistema modulare di inverter con tutti gli altri componenti elettronici del veicolo con lo scopo di progettare un sistema tale da consentire un funzionamento sicuro e non influenzare negativamente l’intera topologia del DC bus ad alta tensione del veicolo. È stato anche analizzato il collegamento in rete Canbus di diversi sistemi di controllo utiliz- zati per lo scambio di informazioni e per la diagnostica nel vei- AO S P E C I A L E Francesco Meroni uando pensiamo alla città del futuro ci immagi- niamo prima di tutto un ambiente nel quale l’ele- vatissima concentrazione di interazioni personali, culturali e commerciali non abbia gli effetti nega- tivi sugli spazi disponibili, sull’aria che respiriamo, sui suoni che percepiamo, che hanno invece, nella maggior parte di casi, le grandi città di oggi. Questo ambizioso risultato può essere raggiunto solo mediante una radicale tra- sformazione del modo in cui cose e persone si muovono all’in- terno della città, ovvero attraverso la progressiva ma completa sostituzione dei motori a combustione interna con motori elet- trici a zero emissioni e ridotta rumorosità. Se parliamo di mobi- lità leggera questo risultato è già stato parzialmente raggiunto ma la vera sfida dei prossimi anni si giocherà sull’elettrificazione dei veicoli destinati alla logistica, al trasporto pubblico e ai ser- vizi (raccolta rifiuti, pulizia strade, costruzioni...). Frazionamento della motorizzazione ed efficienza Sui veicoli elettrici (EV), a differenza degli equivalenti con mo- tore a combustione interna (ICE) dotati di un unico propulsore al quale sono connessi tramite trasmissioni meccaniche tutti i vari servizi ausiliari, sono presenti più motori elettrici diretta- mente connessi alle diverse funzionalità di trazione e ausilia- rie del veicolo (climatizzazione, servosterzo, aria compressa, pompe idrauliche…). Questo frazionamento dei carichi con- sente di gestire individualmente ogni singolo motore in base alle reali necessità dettate dalla condizione di utilizzo e visto che le potenze in gioco risultano elevate, l’efficienza del sistema di gestione dell’energia elettrica assume un ruolo fondamentale. Q Un motore verde Nella città del futuro la mobilità sarà completamente elettrica, ma come renderla così? T6 APD - Auxiliary Power Drive, sistema di inverter modulare e scalabile ad alta tensione Foto di ElisaRiva da Pixabay
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