AO_430
MAGGIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 430 46 AO S P E C I A L E (le principali eccezioni sono rappresentate dall’automazione do- mestica e degli edifici). Ciò ha portato allo sviluppo di un’altra tecnologia denominata Ipv6 su reti personali wireless a basso consumo (6LoWpan), grazie alla quale è possibile l’installazione e la messa in esercizio di nodi sensori IoT di piccole dimensioni ed efficienti in termini energetici con funzionalità di elaborazione limitate. Questa tecnologia si sta affermando in applicazioni quali smart grid (reti intelligenti di distribuzione dell’energia) e monito- raggio in ambito industriale. Mentre 6LoWpan opera su brevi distanze, per distanze superiori le Lpwan, sicuramente più ‘gettonate’, sono LoRa, SigFox e NB-IoT. I bassi consumi che contraddistinguono queste tecnologie si tra- ducono in una maggiore durata della batteria, per cui il loro uti- lizzo risulta particolarmente vantaggioso nei casi in cui è previsto l’invio di piccole quantità di dati su distanze relativamente lunghe più volte al giorno. LoRa e Wi-SUN (quest’ultimo è un protocollo emergente che sta riscuotendo un buon successo nel mercato delle smart utilities) appartengono alla categoria dei protocolli Lpwan non cellulari e operano nello spettro libero (non soggetto quindi a licenze), mentre NB-IoT trasmette sulle frequenze cellu- lari (per cui è necessario tener conto dei relativi costi di licenza). A questo punto è bene tener presente che NB-IoT garantisce un’ef- ficienza relativamente all’uso della rete molto superiore rispetto a quella che le reti Lpwan sono in grado di offrire, il che si traduce nella possibilità di supportare un numero enorme di nuove con- nessioni utilizzando solo una parte dello spettro disponibile. Ciò contribuisce a ridurre i consumi energetici, consentendo il funzio- namento a batteria per un periodo superiore a 10 anni. Tra gli altri vantaggi di NB-IoT si possono annoverare la copertura su vaste aree anche quando i dispositivi si trovano sottoterra o in ambienti chiusi (fornendo una copertura di +20 dB all’interno). 5G, il catalizzatore per le smart city? Senza una rete ad alte prestazioni su cui poter fare affidamento, l’implementazione di parecchie soluzioni per le smart city non sa- rebbe sicuramente possibile. Le comunicazioni mobili sono il ca- nale utilizzato per collegare gli utenti finali (ovvero i cittadini) con la città in cui risiedono. La spasmodica attesa, gravida di aspettative, per il 5G è terminata e tutto il lavoro di sviluppo che è stato fatto sta iniziando a dare i suoi frutti. Tra i numerosi vantaggi della tecnolo- gia 5G da segnalare senza dubbio l’elevata velocità (fino a 10 Gbps) e l’estesa ampiezza di banda (per consentire il collegamento di un maggior numero di dispositivi). Oltre a ciò, un altro indubbio be- neficio è rappresentato dal notevole miglioramento della latenza, (misurata tramite il ping), ovvero il tempo impiegato da un input per raggiungere un dispositivo della rete e tornare indietro. Offrendo l’accesso a un’infrastruttura di rete con prestazioni più elevate, il 5G aprirà nuovi orizzonti per i dispositivi smart e consentirà l’automazione di un numero maggiore di processi. La diffusione su larga scala del 5G è ancora nelle fasi iniziali ma per poter sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità (trasmissione ad alte frequenze nella banda delle onde millimetriche, beamfor- ming, ovvero creazione di fasci più focalizzati, e così via) biso- gnerà attendere ancora qualche tempo. Big Data e intelligenza artificiale Sono oramai un numero enorme (dell’ordine di svariati miliardi) i dispositivi collegati a Internet e questa cifra è in continua crescita, mentre la percentuale di connessioni ascrivibili alle macchine tende a superare in misura sempre più marcata quella imputabile agli abbonati mobili. Numerose proiezioni prevedono che entro la metà del decennio il numero di dispositivi connessi sarà com- preso tra 20 e 30 miliardi, mentre alcune società di ricerca si spin- gono anche oltre. Una pianificazione urbana efficiente dipende in larga misura dalla precisione dei dati acquisiti e da un’analisi approfondita di questi ultimi. L’enorme quantità di dati generati dai dispositivi smart e inviati tramite Internet non avrebbe utilità alcuna in assenza di tool analitici e dell’intelligenza artificiale che elaborano tali dati e da essi estraggono informazioni utili. Nel contesto di una smart city ci sono molte applicazioni per le quali l’intelligenza artificiale riveste un ruolo di primo piano. Tra di esse, le prime che hanno sfruttato i vantaggi legati all’uso dell’in- telligenza artificiale si possono annoverare parcheggi intelligenti (che permettono di individuare i posti liberi e semplificare così la vita del guidatore), sistemi intelligenti di pagamento dei pe- daggi (in grado di identificare il numero della targa in modo da applicare tariffe in base all’effettivo utilizzo) e segnali stradali di natura adattativa (grazie ai quali è possibile snellire i flussi di traf- fico facendo risparmiare tempo prezioso ai pendolari). Anche le forze di polizie e quelle impegnate nel contrasto del terrorismo hanno potuto trarre vantaggi dall’uso dell’intelligenza artificiale, impiegata per monitorare ore e ore di riprese video ed effettuare il riconoscimento facciale al fine di segnalare persone indagate oppure identificare targhe di veicoli rubati. È quindi indubbio che il futuro che si prospetta sarà sempre più intelligente. La tecnologia per supportare questo futuro, in ter- mini di sensori necessari per acquisire dati, di connettività cablata o wireless per trasportare i dati catturati e di intelligenza artifi- ciale indispensabile per la loro elaborazione, è già disponibile (o in dirittura d’arrivo). Non bisogna comunque dimenticare che ri- mangono alcuni interrogativi, riservatezza dei dati e sicurezza in primis, a cui deve essere data una risposta. Dovrà comunque tra- scorrere ancora del tempo prima di poter sfruttare appieno tutte le potenzialità connesse all’adozione di stili di vita intelligenti. Mouser Electronics - www.mouser.it Foto di Free-Photos da Pixabay
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