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MAGGIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 430 32 AO PANORAMA discapito di sistemi che utilizzino i dati per portare valore in azienda o lungo la filiera. Si deve infine lavorare ancora allo sviluppo di competenze specifiche, la cui mancanza rappresenta un grande ostacolo nel percorso di digitalizzazione dell’agroalimentare. Gap di competenze digitali Come sottolinea lo studio ‘Digitalizzare l’agrifood’, elaborato da Fondazione Barilla, la digitalizzazione nel comparto agroalimentare implica una costante e rapida evoluzione nelle competenze richieste agli addetti del settore. Una formazione adeguata dovrebbe fornire agli agricoltori competenze atte a lavo- rare con i robot e operare sulla base dei dati processati, comprendendo il funzio- namento di macchinari avanzati, oltre che for- nire le capacità necessarie a scegliere soluzioni adeguate in base al progetto agricolo. Le competenze dovrebbero poi garantire la comprensione della le- gislazione vigente, tema sempre più im- portante tra obiettivi SDGs, ‘Green Deal’ e ‘Farm to Fork’. Inoltre, occorre sempre più conoscere le dinamiche proprie dell’agricoltura circolare e degli ecosi- stemi locali. Su questo fronte è interessante il Master in Precision Farming proposto dall’Uni- versità della Tuscia, istituito nel 2016, che rappresenta un ‘unicum’ in Italia, teso a colmare il gap formativo presente nei percorsi di studio nel nostro Paese. Al suo terzo anno, il Master è supportato da IBF Servizi, azienda che fornisce ser- vizi di agricoltura di precisione parteci- pata da Bonifiche Ferraresi, Ismea (ente del Ministero delle politiche Agricole), A2A Smartcity (società del Gruppo A2A specializzata in sensoristica prossimale e nello sviluppo di reti a banda stretta), ed e-Geos (società di Tele-spazio e dell’Agenzia Spaziale Italiana). Il corso quest’anno vede coinvolti diversi sog- getti accademici attivi nell’ambito dell’agricoltura di precisione, che sono Università degli Studi di Teramo, di Pa- dova, di Firenze e di Salerno, oltre agli enti di ricerca CNR-Irea e Crea, ente governativo attivo nella ricerca agroa- limentare. Si caratterizza inoltre per una stretta sinergia tra pubblico e privato, fungendo quindi da ponte tra teoria e pratica. Il semestre alterna lezioni su moduli teorici tenute da docenti delle Università e da tecnici di IBF. Segue un periodo di tirocinio di 250 ore complessive presso le aziende, tra cui IBF e Bonifiche Ferraresi, dove applicare letteralmente ‘in campo’ un progetto legato all’agricoltura di precisione. Soluzioni in campo Vediamo ora qualche caso con- creto di soluzioni presenti sul mer- cato, a partire da Coldiretti che offre agli agricoltori strumenti di supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale tramite il ‘portale del socio’, con servizi quali mappe satellitari, meteo fino a tre giorni e fatturazione elettro- nica. All’interno vive anche Demetra, sistema integrato per la gestione online dell’azienda agricola, con lettura in tempo reale dello stato di salute delle colture, dei dati sulla fertilità dei terreni e sullo stress idrico. Dati e informazioni il cui controllo per le piccole imprese è premiante nel rapporto con i grandi gruppi. Coldiretti ha poi introdotto la figura dell’innovation advisor, che aiuta a impostare progetti di digitalizzazione tra le aziende agricole italiane. Unisce invece precision farming, blockchain e tecnologia spaziale il pro- getto SmartAgrisat della padovana EZ Lab, vincitore del bando ‘Aspire with ESA’ dell’Agenzia Spaziale Europea. Il progetto ha sviluppato una piattaforma online che acquisisce ed elabora imma- gini multispettrali satellitari degli ap- pezzamenti agricoli, ricavando mappe dettagliate sullo stato vegetativo delle colture per trarre indicazioni utili all’uso di acqua e fertilizzanti. I dati vengono quindi inviati ai singoli agricoltori me- diante connessioni veloci e sicure, anche in 5G, garantite dalla tecnologia blockchain integrata nella piattaforma. Il progetto IoT per agricoltura di pre- cisione, sviluppato da TIM-Olivetti in collaborazione con Cooperativa di Ser- vizi in Agricoltura, è stato invece tra i finalisti del ‘Digital360 Award 2020’. La soluzione misura puntualmente le varia- bili climatiche e lo stato di salute delle coltivazioni utilizzando tra l’altro sensori wireless NB-IoT, centraline di precisione e una piattaforma cloud per l’aggrega- zione, storicizzazione e analisi dei dati di campo. Il monitoraggio in tempo reale consente azioni tempestive con diminu- zione dei tempi operativi, ottimizzando le uscite sul campo e consentendo la raccolta just-in-time grazie alla verifica dello stato effettivo di maturazione. La soluzione consente infine di creare mo- delli predittivi e data set condivisibili all’esterno con altri operatori ed enti per il monitoraggio delle colture, del clima, della disponibilità idrica e della presenza di agenti parassitari nel territorio. Si avvale infine delle funzionalità AI avan- zate di IBM Watson IoT Platform e della flessibilità del cloud IBM la SDF Data Platform, che il costruttore di macchinari agricoli SDF ha sviluppato per la raccolta, l’elaborazione e la condivisione dei dati provenienti dai veicoli connessi. Il sistema abilita la completa visibilità delle attività di ciascun veicolo e del suo stato di fun- zionamento e manutenzione. Sfruttando inoltre i dati raccolti da attrezzi collegati e sensori in campo, SDF potrà fornire servizi quali manutenzione predittiva, gestione delle flotte e precision farming per ridurre costi di gestione emanutenzione e garan- tire una produzione sana e sostenibile. Le aziende agricole devono confrontarsi con gli obiettivi in termini di sviluppo sostenibile imposti dalle normative, dagli SDGs - Sustainable Development Goals, dell’Agenda ONU 2030 al ‘Green Deal’ europeo Fonte freerangestock.com

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