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95 START-UP Lucilla La Puma EatsReady, pronti alle sfide del mercato vostra visione? “Fare previsioni dopo quanto successo lo scorso anno e le difficoltà che stiamo ancor oggi vivendo risulta sicuramente difficile e pretenzioso. Possiamo affermare, però, che registriamo un trend nettamente positivo dall’inizio dell’anno. Dati che sono frutto di un progressivo ritorno in ufficio delle nostre aziende clienti e delle concessioni previste a livello governativo per la ristorazione. Non siamo sicuramente tornati alla nor- malità, ma i feedback che possiamo riportare sono, tutto sommato, positivi. Vediamo che vengono molto apprezzati i servizi digitali che consentono alle aziende e ai loro dipen- denti di usufruire dei benefit che offriamo in completa sicurezza, decidendo quotidiana- mente se optare per un pranzo in loco oppure preferire asporto e delivery. Gli stessi ristoranti, da sempre al centro della nostra mission e protagonisti del nostro eco- sistema, nonostante le difficoltà ci stanno offrendo un grande supporto garantendo sem- pre un servizio di primo livello agli utenti che utilizzano EatsReady. Durante il lockdown avevamo permesso ai nostri clienti aziendali di destinare i loro buoni pasto anche al soste- gno di attività chiuse per via delle restrizioni, mettendo loro a disposizione una certa liqui- dità da utilizzare per far fronte alle spese e prepararsi alla riapertura. In generale, pensiamo che arriveranno presto nuove opportunità dettate da un nuovo concetto di normalità, che premierà tutte quelle iniziative che si dimostreranno attente alla sostenibilità economica del sistema nel quale si muovono, e innovative nei servizi proposti per chi ne fa parte. Fin dai suoi albori EatsReady porta avanti una proposta che risulta innovativa sia rispetto ai prodotti offerti, sia al business model che sta alla sua base, con una grande attenzione rivolta ai piccoli e medi esercenti, ai quali viene garantita una proposta economica so- stenibile ed estremamente vantaggiosa rispetto a quella prospettata da altri player sul mercato. Crediamo che questo, unito alla rapidità di adattamento propria di una start up come la nostra, ci consentirà di sfruttare tutte le possibilità che si verranno a creare”. Quali progetti avete? “Stiamo lavorando su tante attività, alcune rivolte agli utenti, altre riferite ai sistemi offerti agli esercenti. In termini di user experience sicuramente nei prossimi mesi lanceremo una nuova versione dell’attuale app con un’ottimizzazione dei servizi e una grafica rinnovata. Stiamo inoltre procedendo a un’integrazione totale con i più grandi software di cassa, per consentire a tutti gli esercenti di ricevere i pagamenti con EatsReady in maniera del tutto automatica. Già oggi, a differenza di altri emettitori di buoni pasto, consentiamo loro di evitare l’introduzione di dispositivi dedicati, come POS, ma il nostro obiettivo è quello di semplificare sempre di più il flusso di accettazione e ricezione dei pagamenti, permettendo anche ai piccoli esercenti di attivare i nostri servizi in pochi minuti. Prevediamo anche un rinnovamento sostanziale del nostro piano di loyalty per i dipendenti, con un cashback personalizzato e dinamico in base ai diversi esercenti coinvolti (già oggi sono presenti all’interno della app delle ‘sfide’ quotidiane da completare in un’ottica di gamification, che consente a tutti gli utenti di ottenere un credito extra, spendibile anche al di fuori degli orari lavorativi). In cantiere ci sono poi diversi sviluppi, alcuni riguardanti i prodotti offerti ad aziende e dipendenti, altri relativi a nuove partnership strategiche, come quelle con catene della GDO e gruppi di ristora- zione internazionali. Siamo una società snella, con un team fornito di skill trasversali, che uniscono la conoscenza del mercato di riferimento a competenze di natura tecnologica. Questo ci permette di seguire i nuovi trend in maniera rapida e puntuale, con lo scopo di fornire soluzioni premium ai nostri clienti attuali e a tutti coloro che decideranno di abbracciare la nostra visione”. bbiamo avuto il piacere di intervistare Olivia Burgio, managing director e co- founder di EatsReady ( https://eatsready. com/it ), la prima piattaforma che con- nette aziende, dipendenti e ristoranti per semplificare e migliorare l’efficienza della pausa pranzo. La start-up, oltre ad avere 1.000 dipendenti che la utilizzano quoti- dianamente, a metà del 2019 ha chiuso anche un round di investimento pari a 650.000 euro. Olivia ci ha raccontato il cambio di business model che l’azienda ha dovuto attuare e come ha affrontato la crisi economica e sanitaria che ha colpito il nostro Paese e il mondo delle imprese. Quanto la crisi economica e sanitaria ha inciso sulla vostra realtà? “La pandemia e le relative restrizioni messe in atto hanno influenzato in maniera considerevole il no- stro settore, con particolare riferimento al periodo di lockdown totale dello scorso anno. Nello specifico, ristoranti chiusi e smart working diffuso hanno comportato per noi un sensibile calo del fatturato, che solo a partire dal 2021 stiamo progressi- vamente riportando ai livelli pre-Covid. Siamo però riusciti a offrire servizi ad hoc per lo smart working, come l’opzione di delivery a domicilio oggi attivo su tutto il territorio nazionale grazie a partner esterni di primo livello, e introducendo Esselunga per la spesa, garantendo così una capilla- rità a livello italiano. Queste due attività si sono aggiunte alla possibilità di ordinare da asporto che EatsReady offre sin dalla sua nascita tramite la app utilizzata dagli utenti, che garantisce la presenza di nume- rosissime offerte per il take away”. Quali scenari vi prefigurate, in base all’esperienza che avete alle spalle e alla A AO APRILE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 429 95
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