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APRLE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 429 83 giornate per conto dei clienti a cui eroghiamo un ‘prodotto finito’ sempre attualizzato. La presenza di incentivi che intervengono ad ampio raggio, accessibili all’utente finale della tecnologia ma anche ai partner a cui si rivolge, che la integrano, rappresenta una leva di accelerazione importante, a cui noi come Oracle aggiun- giamo la capacità di offrire soluzioni che sono disponibili in tempi rapidi, rendendo altrettanto rapido il time-to-market. Gamba : Gli incentivi sono un tema fondamentale, e quello che non è stato ancora colto forse appieno è il cambiamento insito nel passare da un concetto di Impresa 4.0 a quello di Transizione 4.0. Non è solo una questione di nome. Con Transizione 4.0 si incentiva potenzialmente tutta la filiera: l’utente finale che acquista un mac- chinario innovativo, ma anche chi lo realizza, perché gli incentivi rafforzati per la ricerca e sviluppo possono essere usati anche da un OEM che decide di sviluppare una nuova macchina o arricchirla di servizi digitali, ottenendo crediti d’imposta per l’impiego di capitale immateriale - lo sviluppo del progetto, la formazione per il 4.0… - oltre che per investimenti in tecnologie e hardware. Inoltre, se un progetto coinvolge anche altri soggetti esterni per consulenza o partnership, è possibile a loro volta ottenere un incentivo rispetto ai costi sostenuti. In questo modo si favorisce un’ottica di ecosi- stema che prima mancava, ed è molto importante. Automazione Oggi: Quali sono le tecnologie chemaggiormente fa- ranno da traino alla trasformazione digitale? Pomari : Sono diverse le Key Enabling Technologies che guide- ranno le imprese manufatturiere verso la transizione nell’era digi- tale e tra queste possiamo citare, ad esempio, il 5G e la tecnologia Single Pair Ethernet. Tuttavia, oltre che sul piano tecnologico, la digitalizzazione rappresenterà una sfida anche dal punto di vista del capitale umano. Saranno, infatti, le persone dotate di nuove competenze specialistiche a valorizzare e incentivare questa evo- luzione verso la trasformazione digitale. Filippis : La trasformazione digitale rappresenta non soltanto un trend concettuale, ma una vera e propria strategia innovativa tra- mite la quale sarà possibile ottenere uno slancio competitivo in tutti i settori industriali. Spesso si pensa, erroneamente, che tale processo evolutivo sia relegato soltanto ai grandi gruppi industriali, mentre in termini operativi è un’evoluzione necessaria anche per le PMI. Ovviamente le tecnologie abilitanti saranno differenti in funzione dei budget aziendali, ma ci sono alcune tecnologie che sono trainanti per la creazione di un’infrastruttura digitale effi- cace. Mitsubishi Electric, con i suoi 100 anni di storia nel mondo dell’automazione industriale, ha sviluppato una filosofia basata sull’acronimo Maisart (Mitsubishi Electric Artificial Intelligence State of Art), tramite la quale su tutti i prodotti presenti nel port- folio sono state implementate delle funzionalità di intelligenza ar- tificiale declinate per differenti scopi applicativi. Uno dei connubi più interessanti a livello applicativo è sicuramente rappresentato dall’utilizzo dell’IA con la robotica collaborativa. Infatti, grazie agli algoritmi intelligenti associati ai cobot, si è in grado sia di miglio- rare le performance sia di gestire consapevolmente i dati in modo da implementare un sistema di manutenzione predittiva tramite digital twin in un ambiente di lavoro completamente destruttu- rato. In tale contesto, il robot si adatterà all’ambiente circostante, modificando il proprio comportamento in funzione degli stimoli esterni. Inoltre, un concetto basilare per Mitsubishi Electric è legato all’integrazione orizzontale che prevede l’interconnessione degli elementi sullo shopfloor tramite una piattaforma di automazione unica. Peròmolto spesso la sola integrazione orizzontale non è suf- ficiente, quindi la strategia di Mitsubishi Electric prevede l’impiego di un nuovo elemento chiamato MeliPC, un PC industriale dotato di algoritmi di AI che consente una gestione verticale del flusso in- formativo, aprendo la fabbrica al dominio dell’Edge Computing, e chiudendo il gap tra i livelli di IT e FA. Ma la robotica collaborativa apre anche nuovi scenari che favoriscono la transizione digitale, utilizzando ad esempio nuove tecnologie di telecomunicazione quali il 5G. Grazie alla bassa latenza e all’elevata velocità di trasferi- mento, si aprono nuovi scenari applicativi che consentono a cobot, fisicamentemolto distanti tra loro, di assumere in real time le stesse posture, favorendo lo sviluppo di nuovi paradigmi per l’apprendi- mento delle posizioni e della formazione del personale. Marchetti : Dal nostro punto di vista, il motore della competizione in un contesto di trasformazione digitale sono le informazioni contenute nei dati che possono essere acquisiti dal campo, dal mercato, dai sistemi aziendali nel loro insieme. In quest’ottica, ve- diamo nel cloud il perno - la tecno- logia abilitante che consente di fare dialogare le diverse applicazioni e sistemi mettendo a valore le infor- mazioni in esse contenute; accanto e con il cloud, ci sono poi intelli- genza artificiale, blockchain e IoT. L’IoT è la chiave per aumentare il pa- trimonio informativo con la visibilità e la raccolta di dati a livello aziendale ma anche a livello di supply chain attraverso una integrazione sicura e agile con i processi degli altri attori della catena; la blockchain, in un contesto di questo tipo, rappresenta la ‘base’ tecnologica per realizzare queste integrazioni inmodo trusted, controllato e trasparente; l’AI è ciò che consente di dare senso ai dati e trasformali in informazioni, gestendo quantità e complessità. Chia- ramente, l’infrastruttura tecnologica sottostante è fondamentale: serve la rete per poter lavorare inmodo efficace. Da questo punto di vista riteniamo che il 5G potrà rappresentare un interessante driver di sviluppo per il mondo industriale, sia pensando alle reti private, sia per supportare la connettività ultraveloce e performante con l’ac- cesso FWA (Fixed-Wireless Access). Fontana : L’analisi ci suggerisce senza alcun dubbio dove l’Italia deve e può far meglio, sicuramente è necessario sviluppare la copertura delle reti fisse a banda larga veloce e insieme al 5G si avranno le fondamenta sulle quali erigere un piano concreto di trasformazione digitale. Intelligenza artificiale e sviluppo di servizi cloud saranno il volano di questa trasformazione. Attenzione però a non dimenticare la cybersecurity, che gioca un ruolo centrale e abilitante nell’innova- zione, ma deve essere prevista by design e by default. Cocchi : Credo che l’intelligenza artificiale sarà un traino eccezio- nale nei prossimi anni e sarà il campo delle maggiori sfide. Da un lato per ottimizzare i processi e renderli ancora più efficienti, dall’al- tro per consentire l’integrazione fra diverse tecnologie: robotica mobile, robotica collaborativa, automazioni di sistema. Su questo terreno si giocheranno iniziative di ricerca, studi, investimenti e, a cascata, si genereranno posti di lavoro e vantaggi per le imprese. Simone Marchetti, sales development manager, Digital Supply Chain Solutions di Oracle Italia

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