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specifiche tradizionali della ‘fabbrica’ verranno in parte meno, per essere sostituite da skill legate al mondo digitale. L’azienda previ- dente investirà nel trasferimento di competenze verso le nuove generazioni e nella riqualificazione del personale in quest’ottica; un aiuto importante potrà venire dalla scelta di innovare con ap- plicazioni e servizi business e industriali resi disponibili però con esperienze d’uso accessibili, simili a quelle che si sperimentano con gli strumenti digitali della vita quotidiana. Non a caso questo è un aspetto su cui in Oracle puntiamo moltissimo: così come rimuo- viamo la complessità tecnologica e gestionale offrendo alle aziende innovazioni tecnologiche, sistemi, soluzioni as-a-service, ci impe- gniamo anche a rendere trasparente all’utente la complessità che sta dietro all’offrire strumenti che integrano tecnologie emergenti quali ad esempio l’AI. A questo si affianca naturalmente l’evoluzione delle competenze offerte nei percorsi di istruzione indirizzati all’am- bito tecnico industriale, sia a livello universitario sia in ottica di al- ternanza scuola-lavoro nell’istruzione superiore. Siamo impegnati in entrambi i campi per avvicinare i due mondi in modo fruttuoso. Gamba : In questi ultimi mesi, i Competence Center hanno iniziato ad avere un ruolo sempre più importante, entrando in piena atti- vità come centri di riferimento sul territorio per erogare formazione specializzata e per integrare nei percorsi educativi rivolti ai più gio- vani, penso in particolare agli ITS, gli orientamenti e le competenze più necessarie. Gli ITS rappresentano una grande risorsa, non solo perché da essi escono le nuove leve ma perché hanno le strutture e l’organizzazione adatte anche a diventare polo di riqualificazione del personale esistente, offrendo opportunità importanti soprat- tutto alle piccole imprese. Sono accessibili, sono vicini, possono creare un circolo virtuoso importante e conveniente, dato che nel nuovo piano Transizione 4.0 anche i corsi erogati dagli ITS possono essere considerati validi per ottenere credito di imposta. Accanto a tutto questo resta sempre importante il lavoro fatto con il mondo della scuola secondaria superiore: l’alternanza scuola lavoro, nelle forme possibili negli ultimi mesi, è continuata e dovrà continuare. Noi come Schneider Electric abbiamo programmi molto ricchi e strutturati attivi da diversi anni. Abbiamo ripreso in forma digitale rivisitata le nostre Accademie Efficienza Energetica e da aprile atti- veremo anche edizioni digitali dell’Accademia Industria 4.0. Fontana : Sul nostro Paese sicuramente pesa l’invecchiamento demo- grafico e la scarsa scolarizzazione degli anni passati. Proprio per questo bisogna creare un piano d’azione digitale reale, che metta al centro la formazione per le nuove generazioni. La tecnologia ‘è di tutti’, quindi, è fondamentale creare un piano didattico dedicato allo sviluppo delle competenze digitali, nelle scuole e nelle università. Le stesse aziende di qualsiasi settore dovrebbero prevedere per tutti i nuovi dipendenti e non, corsi di formazione professionale tecnologica. Cocchi : Come dicevo poco fa il mismatch fra richieste del mer- cato e competenze disponibili è enorme. Una recente ricerca del Boston Consulting Group ha fatto emergere che questa mancata corrispondenza colpisce 1,3 miliardi di persone nel mondo, e pesa come una tassa del 6% sulla global economy. In Italia i dati sono ancora più stridenti. L’unica strada possibile per colmare il gap e ri- solvere lamancanza di capitale umano con le competenze richieste è, secondo me, la formazione. Strutturata, inserita nei percorsi sco- lastici, nelle contrattazioni collettive sindacali, nelle imprese come adeguamento quotidiano. A livello nazionale va quindi creata una
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