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APRLE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 429 79 l’Osservatorio Professionisti e Digital Innovation B2B del Politec- nico di Milano ha una visione più ottimistica sottolineando che il 34%delle aziende italiane possiede già un livello di digitalizzazione elevatissimo sia sotto il profilo tecnologico, sia sotto quello delle competenze delle persone e della sensibilità e sostenibilità am- bientale. Comunque, appare chiaro che resta moltissima strada da fare. Il piano Transizione 4.0 va nella direzione giusta ampliando il concetto di Impresa 4.0 e coinvolgendo l’intera filiera dal progetto fino al service digitale. Per quanto riguarda la formazione, i Compe- tence Center svolgeranno un ruolo fondamentale ma è necessario anche focalizzare e migliorare la connessione tra scuola/università e aziende. La pandemia viene vista da alcuni come un ostacolo a questo processo, mentre altri la vedono come un’opportunità per accelerarlo. Infine le tecnologie che possono stimolare e favorire la trasformazione digitale: 5G, intelligenza artificiale, robot collabora- tivi, usomassiccio del cloud e delle soluzioni as-a-service. Per avere una visione maggiormente orientata al nostro settore, abbiamo ri- volto alcune domande agli addetti ai lavori di alcune note aziende del mondo dell’automazione. Automazione Oggi: L’Italia è tra gli ultimi Paesi della UE in tema di trasformazione digitale, secondo quanto emerge dallo studio della Commissione Europea ‘Digital Economy and Society Index’ (Desi) del 2020. Quale è il suo punto di vista su questa situazione? Roberto Pomari, amministratore delegato di Lapp Italia ( www. lappitalia.com ) : Dal mio punto di vista sono principalmente due gli elementi rilevanti che intervengono in merito al ritardo dell’Italia: da un lato, la polverizzazione delle infrastrutture dell’ecosistema nazionale ha evidentemente giocato un ruolo nel rallentare l’avvio di una radicale trasformazione digitale. Dall’altro, vi è un aspetto culturale, legato alle abitudini con- servatrici del panorama imprendito- riale italiano nell’adozione di nuove tecnologie. Gli strumenti utili per stimolare i processi di innovazione nel nostro Paese esistevano già. Solo a seguito di un evento esogeno estremo, come la pandemia mon- diale da Covid-19, abbiamo assistito a un cambiamento di mentalità e a un’accelerazione nella loro ado- zione e implementazione. Il 2020, infatti, ha sicuramente evidenziato come la Digital Transformation sia essenziale per lo sviluppo e la com- petitività del tessuto produttivo e, in tal senso, ritengo che le aziende italiane stiano recuperando in modo più rapido rispetto ad altri Paesi europei. Il Recovery Fund darà un importante impulso agli investimenti in aree strategiche a favore di un’ulteriore riduzione del gap. Alessio Cocchi , countrymanager Italia di Universal Robots ( www. universal-robots.com ) : L’Italia vive una situazione chiaroscurale. Da un lato, ad esempio, siamo riconosciuti in tutto il mondo per la no- stra competenza nell’integrazione di sistemi di automazione, nello sviluppo di celle e automazioni complesse. Dall’altro scontiamo ritardi cronici nella preparazione scolastica sui temi del digital che rendono ancora più stridente il mismatch fra professioni richieste e profili disponibili. In mezzo abbiamo una rete straordinaria, ma sotto sfruttata, di centri di ricerca e di competenza che dovrebbero esseri messi nelle condizioni di fluidificare il passaggio di compe- tenze verso le imprese. Io credo che vada seriamente fatto sistema fra il mondo della scuola, della ricerca e delle imprese per colmare il gap sui temi del digital che sta rallentando la crescita del Paese. Alessandro Fontana , head of sales di Trend Micro Italia ( www. trendmicro.com ) : La pandemia, che stiamo vivendo ormai da un anno, ha evidenziato quanto sia im- portante la trasformazione digitale. Grazie alle tecnologie e all’uso di Internet è stato possibile garantire la business continuity delle aziende, fornire e fruire di servizi pubblici, tracciare l’andamento della pande- mia, comunicare con i nostri cari, ma soprattutto, grazie alla tecno- logia è stato possibile sostenere l’e- conomia del sistema Paese. Quello che però stiamo vivendo ha anche evidenziato le forti lacune del no- stro Paese in termini di innovazione. C’è ancora molto da fare, ma sicu- ramente stiamo assistendo a un’im- portante accelerazione e consapevolezza. Giovanni Mandelli , product manager PLC & HMI di Mitsubishi Electric ( it.mitsubishielectric.com ) : L’Italia ha storicamente la capa- cità per eccellere in molti ambiti e sempre storicamente ha tanti ‘limiti’ che le impediscono di riuscirci. Anche nella digitalizzazione l’Italia non è nei primi posti dei Paesi più virtuosi ma ha la capacità per diventarlo. Se ci focalizziamo sul mercato italiano dell’automa- zione, invece, possiamo capire che la nostra situazione è diversa da quella di molti altri Paesi europei. I primi ad attuare programmi di digitaliz- zazione sono stati i grandi gruppi internazionali e le grandi aziende strutturate. Le nostre numerose PMI hanno bisogno di più tempo per pianificare i propri investimenti ma, come dimostrano gli ultimi dati, gli incentivi del Governo degli ultimi anni e la maggior consapevolezza sulle tecnologie da applicare hanno attivato un trend che oggi supera quello degli altri Paesi europei, fa- cendo ben sperare in un pronto re- cupero in questa speciale ‘classifica’. Non va però dimenticato di aggiungere anche l’impatto del Covid-19 su questo nuovo impulso digitale italiano. Abbiamo toccato con mano, anche più di altri, le conseguenze della pandemia e preso confidenza con la vita ‘digi- tale’ che ora anche in ambito industriale sembra possa diventare la normalità. Investire nella Smart Manufacturing non spaventa più. Automazione Oggi: Se da un lato l’Italia non è collocata tra i Paesi più digitali, dall’altra alcuni studi evidenziano come vi sia stata recen- temente un’accelerazione maggiore alla media europea, che se fosse mantenuta lascerebbe intravvedereun recuperodi posizioni. Quali sono secondo il suo parere gli ostacoli principali ad unamaggiore crescita? Roberto Pomari, amministratore delegato di Lapp Italia Giovanni Mandelli, product manager PLC & HMI di Mitsubishi Electric Alessandro Fontana, head of sales di Trend Micro Italia

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