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a cura di Ilaria De Poli @depoli_ilaria AO RASSEGNA Azionamenti intelligenti Lungi dall’essere ‘tutto muscoli e poco cervello’, i moderni motori e azionamenti non solo offrono una potenza maggiore, ma sono anche in grado di eseguire funzioni ‘intelligenti’ APRILE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 429 66 Freerangestock.com_Jack Moreh Con l’inizio del nuovo semestre sono tornato in classe (virtuale ovviamente...) con il corso di‘Introduzione all’automatica’ che da qualche tempo insegno al primo anno della Laurea triennale in Ingegneria informatica. Ho parlato a studenti som- mersi da applicazioni informatiche, circondati da gadget elettronici, sempre connessi tramite reti di telecomunicazioni, e mi sono trovato a introdurre gli elementi di base dell’automazione, una tecnologia affascinante ma ‘nascosta’, di cui spesso non hanno mai neanche sospettato l’esistenza. Uno dei primissimi concetti è inevitabilmente quello dell’anello di controllo: impianto, sensore (l’occhio che misura la situazione corrente), controllore (il cervello che valuta e decide le correzioni necessarie per mantenere la rotta desiderata), attuatore (il braccio che trasforma la decisione presa a livello logico in un’azione che modifica la realtà fisica). Una rapida scorsa ai dispositivi presenti in questa ‘Rassegna’mette indubbiamente in crisi una visione così semplicistica dell’azionamento, ‘tutto muscoli e poco cervello’… Seguendo un trend ormai pervasivo (si veda la Rassegna sui ‘Sensori intelligenti’nel numero di maggio 2020 di Automazione Oggi), anche i moderni azionamenti gareggiano non più solo in termini di potenza, ma anche sui campi della connettività, della sicurezza, della versatilità e dell’intelligenza. La possibilità di eseguire codici complessi direttamente sull’azionamento consente l’implementazione di funzionalità avanzate impen- sabili solo pochi anni fa: l’autodiagnosi e l’isolamento di malfunzionamenti, lamanutenzione predittiva, la visualizzazione locale di dati diagnostici. A questo si aggiungono le possibilità di connessione a bus di campo e software di gestione raffi- nati, incluso il ROS (Robotic Operating System); le capacità avanzate di configurazione rapida tramite software; le funzioni che consentono di operare in sicurezza, fondamentali in un panorama sempre più attuale di robotica collaborativa, con una stretta interazione fra operatore umano e sistema automatico. E guardando alle prestazioni in termini di‘puro’azionamento, il bello, anche per gli automatici‘vecchio stampo’comeme, è che si è guadagnato tutto questo‘cervello’senza perdere nulla in‘muscolatura’, anzi.... Sergio Galeani Comitato Tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus&Networks
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