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LINEA DIRETTA Inbreve AO Potente e sicuro i chiama Racer 5 Cobot l’ultimo nato della famiglia Racer, impor- tante completamento di gamma in perfetta linea con la filosofia Hu- manufacturing di Comau ( www. comau.com ) , che pone l’uomo al centro del processo produttivo. Costruito interamente a Grugliasco (Torino) e frutto della competen- za maturata da Comau in 45 anni di presenza nel campo della robotica, questo cobot di piccola taglia presenta due modalità opera- tive, collaborativa e industriale, coniugando così al meglio potenza e sicurezza. Può infatti operare al fianco dell’uomo senza bisogno di ripari o recinzioni, il che ne riduce l’ingombro e i costi, mantenendo al contempo intatte le caratteristiche tipiche della famiglia Racer in termini di ripetitività e precisione. “La duplice modalità ope- rativa consente a Racer 5 Cobot di lavorare a pieno ritmo quando gli operatori sono fuori dall’area di lavo- ro e di passare a velocità collaborativa in loro pre- senza” spiega Elisa Vigliani, product marketing mana- ger. “Questo permette tempi di ciclo ridotti ed evita interruzioni del ciclo produttivo nel caso in cui l’operatore debba intervenire sul posto. Anche l’ergonomia è stata migliorata per favorire una maggiore collaborazione uomo-robot”. Dal punto di vista delle caratteristiche mec- caniche e della potenza, questo robot an- tropomorfo a 6 assi presenta un payload di 5 kg e un reach di 0,8 m, raggiungendo ve- locità di 500 mm/s in modalità collaborative e di 6 m/s in modalità industriale. “Le novità introdotte si concentrano sull’avanbraccio, dove sono stati riorganizzati tutti i servizi introducendo due pulsanti inediti: uno per attivare la manual guidance, l’altro, lo user bottom, customizzabile in base alle esigenze dell’operatore” illustra Stefano Mantino, pro- duct manager di Racer 5 Cobot. “Può avviare il path recording, cioè la registrazione di un movimento, oppure richiamare un program- ma o mettere in pausa il cobot. Inoltre, su un lato dell’avanbraccio sono stati inseriti due connettori, uno per la connessione Ethernet e l’invio dei dati, l’altro in grado di gestire due I/O digitali. Dall’altra parte, invece, sono pre- senti tre connettori per la gestone dell’aria in applicazioni di pneumatica, uno per l’aria diretta e altri due comandati da un’elettro- valvola alloggiata all’interno del polso. Tutto questo permette di avere una soluzione ‘pu- lita’, senza cavi e tubi all’esterno”. Ulteriori peculiarità sono la presenza di pa- rabordi anti-pizzicamento e di una luce LED che fornisce informazioni immediate all’o- peratore sullo stato di funzionamento del cobot. Se è verde, significa che il cobot sta operando in modalità col- laborativa; se è spenta, è in modalità industriale. La luce blu pulsante indica una collisione o avverte che il cobot sta per riparti- re; infine, è rossa in caso di allarme e per segnalare la necessità di un intervento dell’operatore. Collegato a un laser scanner Racer 5 Cobot è in grado di rilevare la pre- senza di personale nell’area di lavoro, passa quindi automaticamente alla modalità col- laborativa rallentando i suoi movimenti. “La collaboratività è garantita da un software svi- luppato da Comau e certificato da TÜV Sud, che confronta le coppie su ogni singolo asse con quelle calcolate dal modello dinamico. La precisione raggiunta è molto elevata grazie a un algoritmo adattativo, che è in grado di adattare il modello dinamico alle condizioni di funzionamento del sistema manmano che evolvono nel tempo” spiega Mantino. Infine, la sicurezza è garantita anche dal fatto che ogni cobot viene testato da Comau in una cella automatica con un ciclo di 60 impatti, in modo da verificare che l’arresto avvenga sempre entro i limiti imposti dalle normative. Racer 5 Cobot, ultimo nato della gamma Racer di Comau, unisce la grande potenza e versatilità tipica dei robot industriali, con massima ergonomia e sicurezza certificata TÜV Sud, per l’utilizzo al fianco dall’uomo S Transizione 4.0: arrivano gli incentivi Il Piano Transizione 4.0 di politica industria- le italiana sostituisce il precedente Industria 4.0, instituito nel 2016 e diventato nel 2017 Impresa 4.0. Con questi interventi il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) ha introdotto benefici fiscali per l’acquisto o il leasing di beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Ne possono beneficiare tutte le imprese italiane (con residenza fiscale in Italia), di tutte le tipologie e settori, indi- pendentemente dalla dimensione e dal re- gime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa. La Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020) ha stabilito che il Piano Transi- zione 4.0 debba essere finanziato con circa 24 miliardi di euro, di cui 750 milioni dal programma Next Generation EU. La finestra tempora- le utile è biennale, 2021-2022, e la de- correnza dellemisure previste è stata antici- pata al 16 novembre 2020, con la possibilità di consegna dei beni fino a giugno 2023, qualora venga effettuato il versamento di almeno il 20%dell’importo di spesa entro la fine del 2022. Le aziende hanno la possibi- lità di richiedere i benefici fiscali previsti sia per beni strumentali materiali, sia per beni immateriali. Fra i primi sono incluse tutte le macchine utensili che prevedono un’inte- grazione automatica con il sistema logistico della fabbrica, i secondi invece riguardano software, sistemi tecnologici, piattaforme e applicazioni con varie funzionalità atte a di- gitalizzare le attività produttive e logistiche. Tra le aziende che possono fornire beni strumentali che permettono alle aziende di usufruire degli incentivi figura Würth Italia ( www.wuerth.it ) , con la business unit Azien- da Digitale. La gamma OrsyMAT, distributo- ri automatici per ottimizzare la gestione dei DPI e/o di articoli di consumo di piccole e medie dimensioni, per esempio, consente il riordino in automatico dei materiali all’esau- rirsi delle scorte e il prelievo individuale dei DPI da parte dei dipendenti tramite badge. Lo stesso vale per HoloMaintenance, piatta- forma di assistenza da remoto che sfrutta la mixed reality, la condivisione di immagini e le annotazioni A/R per migliorare la comu- nicazione e velocizzare gli interventi. I kit con i visori di realtà aumentata e mixed rea- lity danno diritto al 40% del credito d’impo- sta, mentre le sole licenze software al 15%. Ilaria De Poli @depoli_ilaria 22 APRILE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 429
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