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97 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 419 97 E ancora software Rockwell Automation ha annunciato a gennaio che amplierà il management introdu- cendo due senior executive, che riporteranno entrambi al CEO Blake Moret, esterni all’azienda dell’azienda. Sono così entrati a tutti gli effetti in azienda il 1° febbraio Scott Genereux, nuovo senior vice president e chief revenue officer, e Brian Shepherd, senior vice president, software and control. Genereux sarà responsabile delle performance di tutte le revenue e supervisionerà le vendite a livello globale, le strategie e le funzioni di marketing, con focus specifico sull’incremento delle vendite di software e l’ARR (Annual Recurring Revenue). Shepherd invece guiderà il segmento operativo, compresa la parte dedicata al software e hardware di controllo e visualizzazione, all’information software, a reti e infrastrutture di sicurezza, create a partire dal 1° ottobre. Come ho già avuto modo di scrivere, si tratta di una vera rivoluzione per Rockwell Automation. La multinazionale promuove infatti quasi sempre figure interne. Sembra inoltre che stia facendo sperimen- tazioni a livello software. L’assunzione di due stagionati dirigenti del mondo software segnala che Moret sta pensando molto seriamente a questo ambito in ottica futura per l’azienda. Intanto, Emerson ha portato avanti le sue conferenze ‘Virtual Exchange’ mensili nella prima settimana di febbraio. Emerson si è trovato anche lui nel mezzo del cambia- mento dei tempi verso il software. Il tema conduttore degli incontri era la Digital Tran- sformation, illustrando ogni mese una diversa parte della sua offerta. Jim Nyquist, presidente della divisione Systems and Solutions, ha parlato dell’impor- tanza per i suoi clienti di far arrivare velocemente i prodotti sul mercato. Ha sottoline- ato le grandi potenzialità dei settori della generazione di energia e del life science. Poi ha presentato Roland Smith, VP della Digital GXP Systems di Moderna, azienda che sta commercializzando con successo uno dei vaccini per il Covid-19. Smith ha detto che un ingrediente cruciale del successo della produzione è consistito nell’aver investito in anticipo sul digitale. Hanno sviluppato piattaforme di analytics e dati e le hanno subito rilasciate in modo da poter utilizzare immediatamente il sistema e fare iterazioni in anti- cipo. L’uso del cloud produce ridondanza, resilienza e scalabilità. Cinque anni fa gli archivi di dati per loro non esistevano, ora invece sono una parte essenziale della produzione. Hanno dovuto anche superare alcuni problemi legati al personale, per arrivare ad avere degli operatori smart e ‘potenziati’. Dunque, i manager hanno dovuto lavorare con le per- sone spiegando loro come mai le cose stessero cambiando e come il successo del sistema dipendesse da loro. I dirigenti hanno quindi promosso diversi incontri cross-funzionali per arrivare ad abbattere i silos. Concludo. Si inizia a innovare facendosi delle domande: cosa possiamo digitalizzare? Come coinvolgiamo le persone? Dove sono i nostri colli di bottiglia? Chi può diventare un leader? Dove possiamo comprare la giusta tecnologia per la nostra azienda? Cominciate a fare la differenza! o rivisto su YouTube il video del discorso tenuto da Steve Jobs al MIT nel 1992 quando era CEO di NeXT Computers. Per circa un’ora Jobs discute di produzione manifatturiera e della filosofia produttiva di NeXT. Inizia con il dire che vede la ma- nifattura come un problema di software. Così concesse bonus agli ingegneri ad- detti allo sviluppo prodotto disposti ad andare in produzione e creò per loro per- corsi ad hoc, in entrambe le direzioni. NeXT definiva magazzini e archivi come ‘cose terribili’, solo una perdita di denaro. Quindi gestiva i flussi di materiale just- in-time (JIT) e i componenti venivano distribuiti direttamente in produzione laddove erano richiesti. Fra gli obiettivi che si erano prefissoi figuravano: ridu- zione del time-to-market, miglioramento della qualità, personalizzazione di massa e la costituzione di un inventario dei beni non finiti. Tutti punti verso i quali ancor oggi molte aziende stanno cercando di arrivare. Alla fine, NeXT non ce la fece a vendere abbastanza workstation. Eppure vive ancora in Apple Macintosh MacOS, iPadOS e iPhoneOS. Molte delle sue idee sono alla base delle workstation Mac più avanzate. Gary Mintchell , gary@TheManufacturingConnection.com, consulente ed esperto di tecnologia, fondatore e responsabile di The Manufacturing Connection ( www.TheManufacturingConnection.com ) , puoi seguirlo su Twitter @garymintchell AUTOMAZIONE USA AO MARZO 2021 AUTOMAZI NE OGGI 428 Tutta questione di software H

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