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MARZO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 428 92 AO TUTORIAL e dell’infrastruttura. Questo permette di ottimizzare i processi di security, automatizzare le risposte agli attacchi e i controlli e liberare le risorse, permettendo alle aziende di continuare a crescere senza preoccupazioni. Le soluzioni ci sono, manca la volontà “Le soluzioni ci sono” incalza Rosario Pingaro, presidente e CEO di Convergenze “eppure le aziende del nostro Paese purtroppo in molti casi non le adottano: recenti studi indicano che circa un terzo delle PMI italiane non ha nessun piano di risposta agli incidenti, quello che in gergo informatico si chiama Business Continuity Plan. Il Disaster Recovery Plan, ossia il ripristino di emergenza che ripara da un evento drastico da solo non basta, deve essere inserito in una più ampia strategia aziendale per garantirne l’operatività in ogni caso e neutralizzare le minacce, prima che si trasformino in problemi reali. Avere un’infrastrut- tura IT affidabile è indispensabile, e deve essere associata a dei sistemi di disaster recovery per rispondere in maniera imme- diata alle eventuali emergenze. Convergenze offre alle aziende servizi di housing/hosting, permettendogli di conservare i pro- pri dati all’interno dei nostri data center, certificati secondo lo standard di sicurezza 27001 e di recuperarli in caso di perdita, garantendo così la continuità del loro business. Per essere ef- ficace questa scelta deve essere accompagnata anche da una cultura aziendale che coinvolga tutti i dipendenti nella realiz- zazione del piano di Business Continuity”. Un altro fattore che può aiutare le aziende ad avere servizi di connettività ideali per l’implementazione di sistemi di Disaster Recovery in grado di salvaguardare la Business Continuity è la fibra ottica. “L’insieme di queste tecnologie” afferma Daniele Peli, amministratore de- legato di Intred (società bresciana che propone soluzioni di te- lecomunicazioni) “consente di ottenere il recupero dei sistemi IT e dei processi di business a seguito di un’interruzione di servizio, dovuto, per esempio a un incendio o un guasto irreversibile in grado di bloccare l’operatività aziendale. Gli incidenti di natura disastrosa sono una realtà molto più comune di quanto si pensi, dato il continuo aumento degli attacchi informatici, problema- tiche software e hardware dei sistemi utilizzati, ma anche eventi catastrofici legati a cause naturali o al semplice errore umano. Possiamo quindi affermare che la possibilità di affidarsi a una tecnologia di connettività che assicuri efficienza per i sistemi di Disaster Recovery rappresenti la scelta corretta per un’azienda che ricerca sicurezza, efficienza e continuità del proprio business” con- clude Peli. Una combinazione di prodotti Come osservato, la tecnologia sarà sempre il cuore della sicurezza informatica, ma nessun prodotto può risolvere tutti i problemi da solo. Bisogna avere un approccio alla sicurezza che sia ibrido e per farlo le aziende devono preferire modelli software defined che siano, cioè, integrati con servizi esterni. Software cloud-based come PenTe- sting-as-a-Service (PtaaS), Scanning-as-a-Service (ScaaS), Network Defense-as-a-Service (NDaaS), Disaster Recovery-as-a-Service (DRaaS) e Backup- as-a-Service (BaaS). Ma cosa si intende per modelli software defined? Per Hewlett Packard l’infrastruttura software defined è costituita da risorse di elaborazione, rete e storage completamente virtualizzate e riunite in pool in modo logico che possono essere gestiti come fossero software. Un approccio di sicurezza ibrido farà in modo che i team di sicurezza delle aziende siano collegati a esperti esterni di sicurezza informatica e alle forze dell’ordine. “Il back up” secondo Edwin Weijdema, global technologist, product strategy di Veeam “dovrebbe svol- gere un ruolo più importante all’interno delle aziende. Non solo permette di ripristinare e analizzare, anche da un punto di vista forense, i dati in caso di violazione ma, in una società in cui i dati sono archiviati principalmente online, il backup può aiutare a gestirli meglio. Alcune aziende combinano già applicazioni, back up, team di analisi e sicurezza per formare un nuovo team virtuale dedicato al data management. In questo modo, sono in grado di affrontare le sfide dovute ai dati esposti, alle aspetta- tive del livello di servizio e alla gestione del rischio in modo più conveniente e con un risparmio economico. Affinché le aziende possano gestire correttamente la crescita dei loro dati e conti- nuare a trarne informazioni e intuizioni strategiche, dovranno optare per strumenti alimentati da machine learning e Intelli- genza Artificiale in modo da accelerare i processi per l’estrazione e l’analisi dei dati. L’adozione di queste tecnologie crescerà a un ritmo sempre più veloce perché sono un aiuto decisivo alla si- curezza informatica e contribuiscono positivamente ai processi decisionali grazie alla data intelligence”. Per essere pronti da- vanti alle minacce informatiche del 2021, le aziende dovranno competere con la concorrenza e cercare di aumentare la produt- tività: meglio quindi non limitarsi a scegliere un semplice forni- tore o ad acquistare un nuovo prodotto, ma bisogna cercare di costruire un vero e proprio ecosistema che saprà adattarsi alle continue sfide che la cybersecurity impone. Convergenze - https://convergenze.it/ Hewlett Packard Enterprise HPE - www.hpe.com/it/it Infinidat - www.infinidat.com/it Intred - www.intred.it/ RSA Security - www.rsa.com Supernap - www.supernap.it/ Trend Micro - www.trendmicro.com/it_it/ Il NOC (Network Operation Center) di Supernap
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