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GENNAIO-FEBBRAIO 2021 AUTOMAZIONE OGGI 427 32 AO ATTUALITÀ uando le aziende si aprono alla digitalizza- zione entra in gioco un fattore importante che permette loro di creare un nuovo e diverso rapporto tra le per- sone, l’ambiente e la produzione. Que- sto fattore fondamentale è lo spazio. E la capacità di associare una posizione nello spazio a un elemento che può essere un veicolo, un carrello, un robot… affinché questo elemento lavori senza intralciare, compiendo i suoi tragitti, è chiamato Spatial Computing, un termine trovato nel 2003 dagli alunni del MIT Media Lab Simon Greenword. “Lo Spatial Compu- ting rappresenta l’anello di congiun- zione tra l’IoT e il mondo reale” proprio come lo ha sintetizzato Valentin Heun, vice president Innovation and Engine- ering di PTC, che ha guidato i lavori di ricerca e sviluppo in questo specifico settore e secondo cui ‘l’informatica spa- ziale’ è uno strumento che offre a tecnici, pro- gettisti, programmatori, ma anche ai livelli apicali aziendali, l’opportunità di ottimizzare i flussi di lavoro, incrementare la produttività e, allo stesso tempo, favorire una più stretta collaborazione tra uomo e macchina. Ecco quindi che quando il fat- tore ‘spazio’ è in relazione con persone, mezzi, pro- dotti, macchine, lo Spa- tial Computing mappa la coreografia dell’ambiente circostante, definisce i flussi, i percorsi, gli accessi, eroga servizi, individua fattori di rischio, aumentando sicurezza ed efficienza. Una tecnologia reale “Lo Spatial Computing può sembrare qualcosa di poco tangibile e lontano da noi. In realtà, anche se non ce ne accorgiamo, sfruttiamo questa tecno- logia ogni giorno” spiega Valentin Heun, entrato a far parte di PTC nel 2017 quale co-fondatore del progetto Reality Labora- tory. E infatti esempi di questa tecnologia sono già evidenti. Nelle case, ad esempio, abbiamo robot per pulire, i fanta- stici ‘Roomba’, che utiliz- zano tecnologie spaziali per muoversi. Oppure “se si ha prenotato un taxi utilizzando Uber, guar- dato il tabellone informativo in una sta- zione della metro per vedere quando è in arrivo il prossimo treno, oppure usato Google Maps per trovare e prenotare un ristorante, ebbene ci si è affidati allo Spa- tial Computing”. In questo caso la varia- bile spazio viene messa in relazione con servizi e mezzi di trasporto. Anche nei negozi può essere utilizzata questa tec- nologia in quanto il posizionamento di un articolo è un’informazione preziosa per gli attori della filiera distributiva, per il negozio stesso e anche per il cliente che troverà sempre la giusta quantità di prodotti, la coerenza tra i messaggi presenti sulla confezione dei prodotti e il layout circostante. Nei magazzini è in grado di gestire le merci in entrata e in uscita. In ambito industriale invece ci si sta ancora lavorando, si sta cercando di capire come applicare questa tecnologia per migliorare le attività. Combinare effi- cacemente tra loro il mondo digitale e il mondo fisico ci consentirà di cogliere le opportunità offerte dalla realtà aumen- tata per lo sviluppo di interfacce utente innovative, fornendo un apporto deci- sivo per risolvere nella fabbrica una serie enorme di problematiche. “Le potenzia- lità dello Spatial Computing sono incre- Antonella Cattaneo @nellacattaneo PTC guarda allo Spatial Computing Nel futuro della fabbrica digitale c’è lo Spatial Computing, l’anello di congiunzione tra l’IoT e il mondo reale Q Valentin Heun, vice president Innovation and Engineering di PTC Le potenzialità dello Spatial Computing sono incredibili, ci offrono l’opportunità di immergerci in un mondo digitale che ci consente di interagire con le macchine
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