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115 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 419 115 Acquisizioni e partnership Le notizie di partnership fra aziende stanno facendo la parte del leone questo mese. Alcune strategie aziendali mettono proprio l’accento sulla necessità di stringere alleanze per completare il portafoglio d’offerta, anziché raggiungere lo stesso obiettivo acqui- sendo altre realtà. Si prenda per esempio Rockwell Automation, fra i maggiori attori del mercato dell’automazione in USA. Nell’ultimo anno ha annunciato partnership con Accenture, Ansys, Microsoft, Cisco e PTC (ThingWorx). In alcuni casi, la collaborazione riguarda la vendita di pacchetti o software, in altri, riguarda servizi di consulenza o en- gineering congiunti. In Europa, soggetti come Siemens, Schneider Electric e ABB sem- brano invece preferire le acquisizioni, sebbene sia ormai chiaro che, in ultima analisi, tutti stanno disinvestendo piuttosto che investendo. Dopo però avere acquisito un’azienda, occorre gestire tale operazione: ogni acquisizione aggiunge complessità all’organizzazione. Complessità che tipicamente sottrae risorse in termini di crescita e profitto. Anche le partnership hanno bisogno di tempo per riuscire. Ogni azienda ha i suoi obiettivi; magari uno dei partner pensa di aver stretto un’impor- tante collaborazione strategica, mentre l’altro punta solo a vendere più pacchetti. Pen- savano di aver raggiunto un traguardo importante quando i loro capi hanno firmato l’accordo. E i manager incaricati di far funzionare le partnership per incrementare vendite e profitti, possono avere altre esperienze. Per quanto mi riguarda, penso che sia difficile per un’azienda essere ‘tutto’ per ogni cliente. Forse sarebbe meglio focalizzarsi su quello che si sa fare meglio, soddisfare al massimo questi clienti e accrescere così i profitti. Ricordatevi che l’unica crescita che ha valore, è quella dei profitti. Standard, meglio se ‘de facto’ Questo mi porta all’ultimo tema di questo editoriale: l’interoperabilità. Alcune persone che conosco stanno discutendo su Linkedin se sia meglio lavorare sullo sviluppo degli standard o per assicurare l’interoperabilità. Ho lavorato su svariati standard nazionali e internazionali. Ci vogliono anni per svilup- parli e ancora di più perché vengano adottati da una massa sufficientemente critica di aziende. Il presidente di una nota realtà, che era stato anche un veterano in campo indu- striale nella produzione di software, una volta mi disse che lo standard migliore è quello ‘de facto’. Quando l’utilizzo in campo industriale si focalizza su una particolare tecnologia o applicazione e vengono redatte delle API aperte, l’industria si muove verso l’interope- rabilità: quello che la maggior parte degli utenti di tecnologia vuole davvero. Forse do- vremmo concentrarci di più sull’open source e sull’interoperabilità che non sul compito più che mai dispersivo in termini di tempo della standardizzazione. Cosa ne pensate? ono un appassionato di calcio, qui negli Stati Uniti, per cui mi piace guardare la Serie A in TV quando posso. Ho visto partite giocate benissimo, prive però del ‘calore’ del pubblico…Quando partecipo ad eventi virtuali, come le conferenze e le fiere di questi ultimi mesi, mi sento come quando guardo quelle partite, con gli spalti vuoti. A un recente evento cui ho preso parte, c’era una piccola ‘lavagna’ sui nostri schermi che mostrava il numero di coloro che si erano collegati, ma era come se non ci fos- sero. E voi? Avete partecipato a qualche conferenza virtuale durante la pandemia? Preferireste andare avanti così o volete tornare agli incontri ‘vis-à-vis’ non appena possibile? E poi c’è stato l’improvviso suc- cesso della app Zoom. Ci sono volute solo poche settimane e Zoom è passato a es- sere da semplice strumento gratuito per videochiamate, a elemento indispensabile per la comunicazione aziendale. Quando si realizza un prodotto nuovo, non si può mai sapere come verrà utilizzato nei mesi a seguire. Ora tutti i maggiori colossi dell’IT, da Microsoft a Google, per esempio, fanno a gara per proporre a questo mercato una soluzione affidabile. Gary Mintchell , gary@TheManufacturingConnection.com, consulente ed esperto di tecnologia, fondatore e responsabile di The Manufacturing Connection ( www.TheManufacturingConnection.com ) , puoi seguirlo su Twitter @garymintchell AUTOMAZIONE USA AO NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 AUTOMAZIONE O GI 426 Meglio virtuale o reale? S
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