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106 AUTOMAZIONE OGGI 426 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA S SI esperienze Quando aprirono le porte della fabbrica e cominciarono a produrre nel 1988, difficilmente i fondatori di Dauper pote- vano immaginare che un giorno avrebbero fornito biscotti a consumatori in tutto il mondo. Ma questo è ciò che è acca- duto, e anche piuttosto velocemente. Nata nel 1988 a Canela, Rio Grande do Sul, nel sud del Brasile, dopo un anno di attività Dauper è diventata fornitore esclu- sivo di cookie per McDonald’s, primo passo di una lunga e deliziosa partnership. Dal 1989 al 1999, ogni cookie ordinato con un Big Mac o un McRoyal DeLuxe e patatine fritte in Bra- sile veniva prodotto da Dauper: una piccola start-up brasiliana che collabora con unmarchio globale da miliardi di dollari, una storia degna di un film. Ed è anche un esempio di come na- scono aziende di successo sostenibili. Dauper ha fatto bingo ed è diventata presto fornitore di altri giganti dell’industria ali- mentare, da Kellogg’s a Nestlé, da Mondelez a Unilever. Oggi Dauper gestisce oltre 150marchi e ha aggiunto alla sua offerta cioccolatini e barrette ai cereali. Il produttore brasiliano di bi- scotti e dolciumi cresce così velocemente che l’azienda punta ad aumentare la capacità produttiva del 35%. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, Dauper sa di dover apportare mo- difiche ai processi produttivi in tempi rapidi. Ostacoli in produzione L’obiettivo finale è chiaro a tutti: si producono i biscotti, i clienti mangiano i biscotti e tutti sono felici, ma il lavoro ne- cessario per portare i biscotti dalla fabbrica al consumatore può rivelarsi estenuante, come Dauper ha potuto constatare ai suoi inizi. Il processo produttivo di Dauper è essenzial- mente su commessa (make-to-order). Pertanto i reparti di produzione, pianificazione e programmazione dell’azienda hanno bisogno di risposte immediate sullo stato di avan- zamento degli ordini e di visibilità sul carico di lavoro della fabbrica a breve, medio e lungo termine. La configurazione delle linee può variare da prodotto a pro- dotto. Lo schedulatore della produzione cerca quindi le combinazioni più adatte per ridurre al minimo i cambi di prodotto e massimizzare la produttività. Oltre a valutare i cambi, ogni cliente fa riferimento a una distinta base (BOM) esclusiva per rispettare le richieste specifiche di ciascun cliente riguardo alle materie prime. Ad esempio, i prodotti richiesti da McDonald’s sono diversi da quelli forniti a Kel- logg’s. Un altro fattore critico è il tempo necessario per cambiare una sequenza di prodotto: una volta definito un programma, Carlotta Veloso Siemens aiuta il produttore brasiliano di biscotti ad aumentare l’efficienza e ottimizzare i processi Sfornarebiscotti subiscotti

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