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OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 94 AO TUTORIAL Negli anni ‘90 si iniziarono a implementare sistemi ERP, ma è in questo millennio che i principali fornitori di ERP hanno creato soluzioni per specifici settori, come ad esempio quello logistico. Nasce il MRP (Materials Requirements Planning) per la program- mazione di ordini incrociati con i dati di produzione e i tempi di consegna. Siccome il magazzino è in qualche modo alfa e omega della produzione, diventa importantissimo che un ERP moderno gestisca perfettamente tutte le operazioni e i processi in e out- bound. Fluidità nei rapporti con i fornitori, movimentazione ve- loce e fluida delle merci, ottimizzazione delle scorte, eliminazione degli errori rappresentano la base per una gestione efficiente e una riduzione, o quanto meno controllo, dei costi. In magazzino tutto questo è possibile con tecnologie avanzate come la visione artificiale, l’Rfid e la sensoristica intelligente che comunicano con l’ERP. Produzione sotto controllo L’automazione e la comunicazione che contraddistingue Indu- stria 4.0 ha la necessità di un ERP evoluto per la gestione sia dei processi produttivi sia dei dati che dalla produzione emergono. Processi come il Material Re- quirements Planning (MRP) o come il PLM (Product Li- fecycle Management) sono inseriti in un ERP intelligente di nuova generazione e con- sentono, grazie agli output, la interconnessione della produzione con funzioni quali la ricerca e sviluppo piuttosto che il marketing. Il MES (Manufacturing Exe- cution System), consolidato sistema di controllo real- time della produzione, può trovare posto in un ERP di nuova generazione o quan- tomeno vi si trovano deter- minate sue funzioni: la gestione degli ordini di produzione e delle risorse necessarie, l’esecuzione delle fasi di produzione e controllo dell’avanzamento, il tracciamento dei prodotti, la raccolta dei dati e il monitoraggio dell’andamento produttivo per analizzarne le performance. L’ERP intelligente dialoga con l’impianto produttivo grazie ai sistemi IoT e la possibilità di uso dei dati in tempo reale consente interventi tempestivi in caso di emergenza. Quale scegliamo? Esistono molti produttori e prodotti in commercio. Abbiamo già citato Wolters Kluwer con il suo Arca Evolution, si può proseguire con Microsoft Dynamics, Oracle ERP, SAP ERP, Infor Visual ERP, Zucchetti ERP, per citarne alcuni. Solo alcuni produttori propongono un gestionale universale, mentre il mercato sembra privilegiare il prodotto verticale, spe- cializzato e dedicato. Ma quale sarà la scelta corretta? Come scegliere la giusta solu- zione ERP per la propria azienda? In generale l’ERP deve essere in grado di sfruttare al meglio i pro- cessi aziendali che si stanno utilizzando e unificarli in un unico sistema, permettendo all’intera azienda le stesse informazioni in chiaro. L’acquisizione di un moderno ERP può essere anche modulare per cui si può procedere a step e con correttivi, senza perdere i sistemi che si stanno già utilizzando. Un ERP dev’essere un sistema volto alla crescita dell’impresa e non un’infrastruttura chiusa o rigida. La tendenza vede sempre di più un ERP in cloud che, secondo una ricerca di Oracle e Sopra Steria, “rappresenta un’importante accelerazione del business, un’opportunità che le imprese non possono perdere. Una svolta digitale che si traduce in costi controllati, rapidità e competitività sul mercato. Il cloud porta flessibilità, modularità e rapidità di applicazione e abilita modelli operativi che includono tecnologie come Intelligenza Ar- tificiale e blockchain”. Formazione e consulenza ERP intelligenti esigono operatori e consulenti intelligenti. E l’intelligenza dell’operatore e del consulente non si produce in laboratorio e non si compera un tanto al chilo. È frutto di forma- zione, di impegno costante, di sviluppo delle capacità digitali e di visione d’insieme del business delle imprese. Marco Taisch, responsabile scientifico dell’Osservatorio In- dustria 4.0 della School of Ma- nagement del Politecnico di Milano ha commentato durante il convegno citato più sopra che “In questa nuova fase all’indu- stria italiana spetta il compito di essere il motore della ripartenza, in un contesto in cui la trasfor- mazione digitale diventa ancora più rilevante”. Ma esistono grandi imprese ed esistono le PMI, che sono poi la vera dorsale produt- tiva italiana. Gabriele Albarello rileva, nel campo delle soluzioni ERP, le differenze tra le esigenze delle PMI rispetto alle aziende più grandi: “Le PMI sono diversamente demanding. Chiedono ai vendor un approccio smart e più olistico e confidano in un af- fiancamento che non sia soltanto di formazione tecnica e spe- cialistica. È cresciuta, amplificata anche dal lockdown, la voglia di conoscere le best practice. C’è maggiore necessità di ascoltare e comprendere diversi punti di vista e di accettare soluzioni e con- sigli magari non convenzionali. La concreta presa di coscienza che le cose possono cambiare inaspettatamente da un momento all’altro, ha fatto sì che soprattutto le PMI si siano aperte a un ap- proccio diversificato. Formazione, conoscenza, specializzazione, dialogo, consulenza sono le esigenze emergenti rispetto alle do- tazioni digitali che i vendor mettono a disposizione del mondo imprenditoriale piccolo e medio. L’imprenditore ha la necessità di dominare e controllare la soluzione digitale ma al contempo deve sapere che la stessa gli offre flessibilità e capacità di adattamento. Il digitale cambia anche il rapporto con la forza lavoro nelle PMI, dove la qualità prevale sulla quantità”. ERP smart vuol dire più qualità, più integrazione, ottimizzazione e più dati da analizzare per costruire un ciclo continuo e virtuoso. Governarlo significa formarsi, sempre. • Image by Pexels from Pixabay
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