AO_425

OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 91 robotico di ispezione automatico, primo al mondo, fornisce un modello replicabile a livello globale volto ad aumentare la sicu- rezza non solo di questo tipo di infrastrutture, ma anche di qualsi- asi opera civile che possa richiedere unmonitoraggio automatico. Le quattro unità robotiche sono formate da strutture in fibra di carbonio, attuatori e componenti elettronici. In particolare, le travi in pezzi unici che permetteranno l’ispezione dell’impalcato sono state realizzate trasferendo tecnologie tipiche dei settori aerospaziale e aeronautico e costruite tramite stampi in 3D uti- lizzando la tecnologia della più grande stampante 3D al mondo realizzata da Gruppo Camozzi, la macchina Masterprint. I robot scorreranno sulle rotaie esterne del ponte, dove verificheranno lo stato di integrità dell’infrastruttura inviando le immagini e i dati acquisiti a un centro di controllo, realizzando così un database digitale che, grazie a efficaci algoritmi di analisi e predizione, darà modo al gestore di intervenire con eventuali azioni di manutenzione in via preventiva. Ideati grazie al know-how nel campo della ro- botica industriale di IIT, questi robot sono stati realizzati grazie all’esperienza maturata negli anni da Gruppo Camozzi nelle tecnologie produttive e nella realizzazione di macchinari sofisticati impiegati nel settore aeronautico e aerospaziale. Solo grazie alla sinergia delle di- verse realtà si è riusciti a realizzare un sistema robotico caratterizzato da un peso ridotto, da un’elevata rigidità strutturale per sostenere la sensoristica, una bassa resistenza al vento e una buona qualità estetica. I robot sono comandati dalla control room tramite rete wi-fi; sono alimentati da batterie e sui lati del ponte sono predisposte stazioni di ricarica distanziate ogni 200 m. Inoltre, in caso di condizioni ambientali avverse, i robot grazie agli anemometri e accelerometri di cui sono dotati, possono fer- mare le operazioni e raggiungere in sicurezza le proprie stazioni di ricarica. Il sistema combina i punti di forza dell’automazione dei moderni meccanismi meccatronici, ambito in cui Camozzi vanta una no- tevole esperienza (abbinata in particolare all’automazione in- dustriale) con l’autonomia dei sistemi cognitivi. In sostanza, il sistema di ispezione utilizza una meccatronica ‘cognitiva’ com- pletamente autonoma che, grazie ai quattro robot, opererà in aggiunta alle attività di controllo e manutenzione già previste dalla legge. Oltre a ciò, grazie alla versatilità hardware e software il sistema potrà essere aggiornato in futuro utilizzando nuove tecnologie, in modo da mantenerlo sempre allo stato dell’arte. Due robot all’avanguardia Robot-Inspection pesa oltre 2.200 kg, è largo oltre 7 m ed è do- tato di ben 82 ruote per la movimentazione dei due assi. È dotato di un braccio retrattile per l’ispezione, costituito da una parte fissa e una mobile, entrambe in fibra di carbonio, che arriva circa a 17 m di lunghezza totale, in modo da raggiungere dal bordo del ponte il centro dell’impalcato. Il monitoraggio esterno dell’im- palcato viene effettuato proprio tramite questo braccio in fibra di carbonio, che è in grado di scorrere per tutta lunghezza del ponte ritraendosi in prossimità dei piloni. Sullo stesso sono in- stallate fotocamere ad alta risoluzione e sensori di misurazione delle condizioni delle superfici: dal deterioramento delle vernici agli elementi di corrosione e allo stato delle saldature. Le teleca- mere trasmettono in tempo reale le immagini di tutta l’infrastruttura. Utilizzando dei modelli computazionali si effettueranno le verifiche sui dati raccolti, segnalando rilievi e anomalie. Robot-Wash pesa invece circa 2.000 kg ed è dotato di 56 ruote per distribuire il carico sul bordo ponte. Alto oltre 3,5 m e lungo quasi 8 m, è diviso in due parti: una per la pulizia e l’altra per la ricarica. Questo robot effettua la rimozione della polvere e di altri detriti dall’im- pianto fotovoltaico e dalle barriere antivento in vetro che delimitano le corsie, mantenendo così l’efficienza e la funzionalità dell’infrastrut- tura. La risorsa idrica impiegata dal robot è generata in modo sostenibile, il che costitui- sce una peculiarità dell’applicazione. L’acqua utilizzata per i lavaggi, infatti, è di provenienza piovana o viene ricavata per condensazione, e raccolta sull’infrastruttura stessa. Inoltre, Ro- bot-Wash è dotato di sensori che monitorano sia la trasparenza dei vetri delle barriere anti- vento, sia la quantità di acqua presente sulle superfici. Questi due parametri permettono al robot di determi- nare quando intervenire per pulire le superfici. In caso di carenza d’acqua, data da periodi secchi e con scarsi livelli di umidità, Ro- bot-Wash è dotato di un dispositivo soffiante per l’eliminazione del particolato che contribuisce al mantenimento dell’efficienza dell’infrastruttura, in attesa della giusta quantità d’acqua meteo- rica per un lavaggio più completo. I due robot percorrono tramite binari e ruote motrici il bordo del ponte per tutta la lunghezza del viadotto, pari a circa 1.100 m, con regolarità e in funzione delle condizioni atmosferiche. • Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) - www.iit.it Gruppo Camozzi - https://it.camozzigroup.com Ideati da IIT, i robot sono stati realizzati grazie all’esperienza maturata da Gruppo Camozzi nella realizzazione di macchinari sofisticati Tramite la rielaborazione dei dati attraverso algoritmi il gestore potrà decidere di intervenire con eventuali azioni di manutenzione in via preventiva Il sistema di controllo consta di due Robot-Inspection e due Robot-Wash che si muovono sulle parti esterne e inferiori del ponte

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