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OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 49 di digitalizzazione ve ne sono. Tuttavia non sono la maggioranza, ma c’è anche da dire che l’emergenza Covid-19 ha stimolato molte realtà ad accelerare i loro processi, soprattutto dopo aver testato l’efficacia del lavoro da remoto e, quindi, le potenzialità che la comu- nicazione, e quindi l’interconnessione, può offrire loro in termini di efficienza. È quindi plausibile che nell’immediato futuro si possa assistere, in relazione al lavoro da remoto e alle relative tecnolo- gie, a una maggiore consapevolezza da parte delle aziende. In questo senso EFA Automazione è determinata a svolgere un ruolo di primo piano, come del resto da trent’anni a questa parte ha sempre svolto: connettività e integrazione dei sistemi sono da sempre le nostre attività chiave, che supportiamo con un’offerta di soluzioni composta da hardware e software di alcuni tra i più importanti marchi del settore. Un solo dato. In am- bito di tecnologie per la remotizzazione siamo stati i pionieri assoluti in Italia, con l’adozione già 15 anni orsono di Internet come metodo sicuro e econo- mico per la comunicazione con linee e macchinari per attività di telecontrollo, service a distanza e teleassistenza in caso di interventi mirati. Marco Martelli : Le aziende possono contare sull’innovativa piattaforma di Lenze per il telecontrollo ‘Remote Ser- vices & Analytics’ che offre una con- nessione digitale sicura tra macchine, prodotti, componenti e l’uomo. Offrire alle imprese gli strumenti idonei per ac- celerare i processi di messa in servizio e monitoraggio degli impianti per rag- giungere rapidamente una produzione a pieno regime è un fattore strategico decisivo. Simone Marchetti : Già prima dell’at- tuale scenario, tra i punti di forza delle nostre Cloud Applications spiccava la capacità di rendere piena l’interazione tra gli strumenti gestionali e quelli de- dicati alle attività di ‘shop floor’ ovvero di controllo dei processi di produzione. Abbiamo sempre dato grande impor- tanza alle opportunità derivanti dalla reale digitalizzazione delle realtà pro- duttive. Siamo da sempre convinti infatti, che solo grazie all’adozione di questi strumenti sia possibile costruire una fabbrica innovativa e agile, capace di fronteggiare cambiamenti drastici che i tempi che stiamo vivendo ci pongono come sfide a volte apparentemente in- superabili. In questo particolare periodo abbiamo introdotto alcune nuove fun- zionalità proprio dedicate alle aziende di produzione e distribuzione che stanno vivendo un momento molto complesso. Francesco Tieghi : Proprio in questi ul- timi mesi abbiamo potuto sperimentare direttamente quanto un impianto ade- guatamente automatizzato e dotato di una solida infrastruttura Scada possa es- sere gestito anche in remoto, con un nu- mero molto limitato di operatori in situ per gestire le poche operazioni manuali richieste dalle procedure e workflow di produzione. Flessibilità e remote wor- king sono le nuove parole d’ordine per garantire salute e sicurezza di collabora- tori, fornitori e clienti. Proprio a questo scopo, per consentire il monitoraggio e il controllo del proprio impianto da po- stazioni remote, GE Digital ha messo a disposizione di tutti gli utilizzatori dei suoi software Hmi/Scada iFix e Cimpli- city una licenza client in uso gratuito per un periodo di test e valutazione dell’ef- ficacia. Giosuè Cavallaro : La sfida dell’emer- genza Covid-19 ha aumentato certa- mente l’urgenza di completare quei processi di trasformazione digitale utili a garantire efficacia dei servizi e mas- sima produttività anche da remoto. Più semplice per l’offerta di servizi che per le performance di fabbrica, ovviamente, la digitalizzazione offre l’opportunità di rivedere anche i processi produttivi af- fidando alle macchine, ai robot o a si- stemi cyber-fisici, le attività fisiche più ripetitive e a minor valore aggiunto. Ad esempio, in SEW-Eurodrive siamo riu- sciti a garantire la produttività del nostro stabilimento anche grazie all’impiego di sistemi a guida autonoma per le movi- mentazioni nei processi di assemblag- gio, garantendo così il distanziamento fra gli operatori concentrati sulle fasi a più valore aggiunto e assicurando per- formance produttive adeguate, sempre tutelando la salute degli operatori. Allo stesso modo, avendo attivato già negli anni addietro lo smart working per tutte le aree lavorative compatibili, siamo riu- sciti a garantire la massima operatività anche lavorando da remoto, talvolta addirittura aumentando le interazioni con le aziende clienti. Un effetto della digitalizzazione, che semplifica alcune operazioni e velocizza le modalità di in- terazione fra persone e aziende. Il prerequisito, però, è stato avere delle persone in azienda focalizzate sull’o- biettivo, sulla propria produttività e quindi su obiettivi qualitativi e non solo quantitativi. Specialmente da remoto, fiducia nel gruppo e responsabilità in- dividuali sono elementi fondamentali affinché le tecnologie digitali possano creare valore nelle interazioni fra colle- ghi e aziende. Senza questa cultura, in assenza di au- tonomia e competenze, le tecnologie digitali, i software o le interfacce non possono creare valore per i clienti, poi- ché sono meri strumenti estremamente utili per poter garantire, anche da re- moto, un’esperienza ai nostri interlo- cutori che soddisfi le loro esigenze ed aspettative. Il valore umano, che sta dietro alla tec- nologia, emerge con tutta la sua impor- tanza proprio quando l’interazione è più rapida ed è mediata da interfacce che richiedono un’interpretazione del dato o dell’informazione, più che la mera ge- stione operativa o quantitativa di quella stessa informazione o richiesta dal cliente. Per assicurare ai propri clienti performance produttive adeguate alle difficoltà del periodo di emergenza, SEW-Eurodrive ha assicurato la mas- sima operatività anche per tutte quelle attività di service particolarmente stra- tegiche in questi tempi di piena emer- genza, opportunamente garantite con modalità e strumenti da remoto. Marco Ferlini : Lo svilupparsi di dispo- sitivi robotici e automatici sempre più sofisticati che comunicano in tempo reale con il sistema manifatturiero (ca- rico della linea, controllo delle fasi di processo e scarico del prodotto finito) sono, con grande probabilità, la porta di accesso a sistemi sempre più remotiz- zabili, a patto di avere una disponibilità di infrastrutture all’altezza per ampiezza di banda di comunicazione e per qua- lità della trasmissione. In questa visione, può giocare un ruolo importante la re- altà aumentata che permetterebbe di costruire scenari plausibili e ‘familiari’ agli operatori che devono interagire con una macchina remota).

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