AO_425

OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 41 è rappresentata appunto da DriveRa- dar, una piattaforma software integrata nell’ambiente di sviluppo Movisuite che permette il riconoscimento delle com- ponenti, la raccolta dei dati di funzio- namento del motore e il dispaccio delle relative informazioni tecniche per con- testualizzare i dati in ambito applicativo e così di macchina. Il motore elettrico ospita sensori digitali specifici, inte- grati nell’elettronica, per il rilevamento di parametri vitali di funzionamento, in grado di trasferire i dati attraverso un unico cavo ibrido coassiale digitale (Movilink DDI) agli azionamenti. Da qui le informazioni sono trasferite a un edge controller dove vengono aggregate e quindi inviate a un server (locale o in cloud) per le attività di analisi finalizzate anche alla manutenzione predittiva. Il motore digitalizzato diventa così un nodo della rete intelligente, per la pro- duzione di dati di processo e fornisce i suoi dati di funzionamento attraverso un cavo ibrido digitale o attraverso connessione Bluetooth o wireless. La soluzione è basata su un’architettura di edge computing che permette la rap- presentazione digitale dei componenti di azionamento e delle soluzioni di si- stema già al livello dell’applicazione, con l’obiettivo di fornire al sistema di analisi solo i dati utili sui processi e sull’intero ciclo di vita dei componenti elettronici e elettromeccanici installati e ottenere una rappresentazione di quei dati funzionali per garantire un funzio- namento ottimale della macchina. Le macchine producono enormi quantita- tivi di dati, ma non tutti sono necessari alle analisi e pertinenti al fenomeno sotto osservazione; si rende quindi ne- cessaria una scrematura direttamente alla periferia (edge), vicino al sistema di origine che ha generato le informazioni. Inviare al cloud dati inutili o ridondanti rappresenta infatti solo uno spreco di risorse, con il rischio di sovraccaricare le reti nonché la necessità di aumentare la capacità di calcolo e storage. Grazie al SEW Edge Device Controller, è possi- bile raccogliere localmente soltanto le informazioni corrette e rilevanti (right data), garantendo una velocità mag- giore all’intero processo di raccolta e analisi dei dati. Con l’uso del DriveRadar si apre dunque un’intera serie di valori aggiunti e di potenzialità per l’ottimiz- zazione delle attività di manutenzione. Paola Visentin , global communica- tion in Rfid Global by Softwork ( www. rfidglobal.it ): Sulla scia della nostra esperienza focalizzata sui sistemi di acquisizione dati Rfid, NFC e Bluetooth Low Energy, tra le più vistose migliorie degli ultimi anni citiamo tag Rfid ca- paci di dialogare con più sensori (es. di temperatura) e aumentate capacità di memoria dei chip, oltre a tag progettati e realizzati per specifici settori di mer- cato, come ad esempio food&beverage, lavanderie industriali, fashion, farma- ceutico. Sia i sistemi Rfid che quelli Bluetooth LE adottano l’edge compu- ting, quindi sono capaci non solo di ac- quisire il dato in automatico, ma anche di filtrarlo ed elaborarlo già alla periferia della rete, trasmettendo al resto dell’in- frastruttura solamente i dati utili (smart data) e riducendone così la latenza, a tutto vantaggio dell’efficienza. A ciò si aggiunge la costante attività del nostro R&D, che spesso mixa diverse tecnologie per un’acquisizione del dato più precisa: è il caso, ad esempio, del sistema Beacon Wake-up & Activator di BluEpyc che perfeziona la capacità del Bluetooh Low Energy di rilevare in modo preciso (10 cm) e automatico la presenza di oggetti e persone in un’a- rea delimitata, consentendo così l’i- dentificazione di prossimità, ma con trasmissione del dato long range e con- figurazione wireless, quindi senza alcun cablaggio. A.O.: Il concetto di manutenzione pre- dittiva si va affermando in quasi tutte le realtà industriali. Spesso però le aziende devono fare i conti con le diffi- coltà date dalla frammentazione spe- cialistica delle proposte software. Ciò implica, fra l’altro, la moltiplicazione dei costi. È possibile pensare a piatta- forme modulari all’interno delle quali integrare i diversi algoritmi? PaoloAversa , managing director di Ally Consulting ( https://allyconsulting.it ) : Qualsiasi azienda che abbia investito importanti risorse economiche in mac- chinari e impianti produttivi e abbia una visione innovativa, non può fare a meno oggi di organizzare la gestione dei suoi asset attraverso software e piattaforme tecnologiche evolute, per allineare questa gestione alla strategia aziendale e per garantirne la sostenibilità futura. Non è più accettabile gestire i beni aziendali utilizzando strumenti informa- tici tradizionali che non permettono di controllare, pianificare e misurare costi e attività con dati aggiornati. Occorre adottare strumenti flessibili e integrati per centralizzare le informazioni in un’u- nica piattaforma di Asset Management: uno strumento digitale di controllo che consente di aumentare l’affidabilità di una linea produttiva rendendo la scelta della ‘filosofia della manutenzione’ eco- nomicamente conveniente. Per questo proponiamo ai nostri clienti la soluzione Giosuè Cavallaro, SEW-Eurodrive Italia Paola Visentin, Rfid Global by Softwork Paolo Aversa, Ally Consulting

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