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OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 34 AO PANORAMA ma diverrebbe totale; ciò darebbe un valore aggiunto alla qualità dei pro- dotti che potrebbero essere certificati nella loro totalità. Certificare la qualità di ogni prodotto, sulla base delle misure effettuate, consentirebbe all’azienda di mostrare al cliente l’alta qualità dei pro- pri manufatti, che, nonostante possano essere diversi sono stati tutti quanti controllati, quindi rispondenti alle spe- cifiche. Inoltre questo approccio si collo- cherebbe concettualmente nel mondo della smart factory, quindi sarebbe un passo nel paradigma di Industria 4.0. Ovviamente la visione artificiale implica un investimento iniziale soprattutto nello sviluppo del software, dato che le telecamere si trovano a buon mercato anche ad alta risoluzione. Il software, viceversa, dovrà essere specifico per le produzioni in questione, quindi sarà proprietario e dovrà essere sviluppato appositamente, anche se sarà comun- que possibile avvalersi delle librerie open source ampiamente disponibili. Un punto critico potrebbe essere co- stituito dal reperimento dei sensori, nel caso in cui questi debbano essere utiliz- zati. Sebbene ve ne siano disponibili di ogni tipologia, non sempre è possibile reperire sul mercato quelli adatti per caratterizzare specifiche linee di pro- duzione. Tuttavia, stante la flessibilità delle nuove tecnologie, è sempre più semplice sviluppare strumenti di misura per specifiche esigenze aziendale a costi accessibili, talora molto bassi. Software per il lavoro agile Nel 2019, secondo i dati dell’Osservato- rio Smart Working del Politecnico di Mi- lano, il lavoro agile veniva praticato nel 58% delle grandi imprese, ma con un trend di crescita in rallentamento. Nei mesi successivi il Covid ha inevitabil- mente invertito la tendenza, che verosi- milmente, non cambierà. La diffusione delle piattaforme, il know-how acqui- sito, il contenimento dei costi aziendali faranno sì che la quota di smart working continui a crescere. Le piattaforme per tenere riunioni in video conferenza e rapporti interpersonali si sono mol- tiplicate e affinate negli ultimi mesi. Viceversa i software che consentono l’interazione con i sistemi di gestione aziendale e con gli impianti dovranno essere ancora migliorati. Propedeutica sarà la dematerializzazione e la digitaliz- zazione di documenti, manuali, schemi ecc., nonché l’accessibilità alle informa- zioni, anche sensibili, in piena sicurezza. Per quanto riguarda la supervisione dei processi e il loro controllo c’è ancora del lavoro da fare. Andranno innanzitutto definite procedure e metodi condivisi per garantire la sicurezza degli impianti. I software, e le reti, dovranno consentire di accedere alle informazioni aziendali dovunque, e in qualsiasi momento, per condividere le informazioni e permet- tere le collaborazioni a distanza. Si do- vranno mettere a punto strumenti per il controllo e la supervisione dei processi onde consentire agli addetti di operare da remoto, quando sia ritenuto possi- bile, in modo affidabile e conveniente. Ovviamente tutto ciò potrà avvenire se le reti di comunicazione saranno veloci, stabili e sicure.

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