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urante l’emergenza legata alla pandemia, per non inter- rompere la continuità ope- rativa o per rinnovare certifi- cazioni in scadenza, si è fatto un massiccio ricorso, dove possibile, alle modalità da remoto. Per supportare i clienti nella conformità con i requisiti di mercato e degli stakeholder, TÜV Italia ( www.tuv.it ) ha mantenuto attivi i propri servizi du- rante tutte le fasi dell’emergenza e ha ga- rantito l’erogazione dei servizi di audit sia in modalità on site sia da remoto, in base a quanto previsto dai diversi standard ed enti di accreditamento. Quella da remoto o a distanza, del resto, è una delle tecniche di audit contemplate dalla normativa inter- nazionale, resa possibile con l’avvento di nuove tecnologie di comunicazione: l’ente e l’azienda cliente concordano insieme la data della verifica, i tempi e i modi per il suo svolgimento. In parallelo, TÜV Italia ha condotto una ri- cerca per verificare le attitudini, le aspettati- ve future e la percezione dell’efficacia delle tecniche di audit da remoto presso i clienti. Il sondaggio, svolto a partire dai primi di marzo fino a metà giugno, ha coinvolto un panel di circa 250 aziende di dimensio- ni diverse, attive in differenti settori. Nello specifico, la ricerca ha approfondito alcuni temi legati all’utilizzo e alle conoscenze degli strumenti digitali necessari per con- durre un audit da remoto, a eventuali rischi e opportunità, alla percezione dell’efficacia della modalità da remoto nella conduzione degli audit. In fatto di tecnologie digitali utili a svolgere gli audit da remoto, la quasi totalità degli in- tervistati (97%) ha risposto di conoscere le piattaforme di condivisione audio e video e il 76% di utilizzarle già abitualmente per lavoro. In generale, il livello di soddisfazio- ne della modalità da remoto è stato molto elevato: il 92% degli intervistati si è dichia- rato pienamente soddisfatto. Inoltre, anche se le relazioni interpersonali sono venute un po’a mancare, oltre l’80% dei clienti non ha ravvisato criticità durante la conduzione dell’audit in modalità remota. Per quanto riguarda i rischi a livello operativo, oltre l’80% ha risposto di non percepirli. In misu- ra minore è emerso come, per esempio, la mancanza del sopralluogo, soprattutto per i siti produttivi, sia stato percepito negati- vamente, d’altro canto è risultato molto im- portante l’approccio dell’auditor nel dare indicazioni chiare e mettere a proprio agio gli interlocutori. In conclusione, è ragionevole pensare che in futuro la modalità da remoto non andrà a sostituire completamente quella tradi- zionale ma che le due tecniche si integre- ranno per massimizzare i vantaggi che of- frono. “In una società liquida” afferma Sara Brandimarti, business manager Sistemi di Gestione Divisione Business Assurance di TÜV Italia “è fondamentale cogliere le istanze di cambiamento e le opportunità che da esse derivano. Grazie al contributo dei nostri clienti e dei nostri professionisti, abbiamo sperimentato un nuovo panora- ma e siamo pronti a migliorare sempre di più i nostri servizi”. Per approfondire il tema delle attività da remoto, TÜV Italia ha coinvolto i clienti in una ricerca mirata a comprendere quale sia l’approccio giusto e quali le aspettative future di questa modalità operativa AO LINEA DIRETTA Ispezioni da remoto D Milano polo del Fintech europeo Milano conferma il suo ruolo di capita- le dell’innovazione e dell’economia con Milan Fintech Summit ( www.milanfinte- chsummit.com ) , evento internazionale de- dicato al futuro e all’evoluzione dei servizi finan- ziari, realizzato con il supporto di Milano&Partners, l’agenzia di promo- zione ufficiale della città, promosso e or- ganizzato da Fintech District, l’ecosistema di riferimento per il fintech in Italia, e da Business International ( www.busines- sinternational.it ) , divisione di Fiera Milano Media dedicata al mondo della formazio- ne e della consulenza d’impresa. Destinato a diventare un appuntamento annuale, il Summit si svolgerà in digitale il 10 dicem- bre 2020 e dal vivo il 4 e 5 ottobre 2021. Lucia Milani Inbreve Gli smart device secondo gli italiani I dati dell’indagine condotta da Reichelt Elektronik ( www.reichelt.com ) in colla- borazione con OnePoll su un campione di 1.000 consumatori italiani sull’utilizzo degli smart device nella vita quotidiana, mostrano unmercato con un’ampia gam- ma di soluzioni e un numero elevato di player. I dispositivi per la casa intelligente sono molto diffusi: il 67% dei consuma- tori intervistati ne possiede almeno uno. Vengono usati principalmente per la si- curezza dell’abitazione (56%), il controllo dell’illuminazione (51%) e dell’aria (31%), la pulizia della casa (47%), il riscalda- mento (46%). Più della metà degli inter- vistati (55%) possiede un dispositivo per il monitoraggio del suo stato di salute e dell’attività fisica, come i cardiofrequenzi- metri, sebbene i fitness tracker non siano ancora molto diffusi (il 23% degli inter- vistati non ne possiede). Nel complesso, il mercato degli smart device mostra un forte potenziale in termini di sviluppo di nuovi prodotti innovativi, soprattutto per la sicurezza e il controllo della casa (59%), mentre il 56% preferirebbe lo sviluppo di prodotti legati al riscaldamento, all’ener- gia e al controllo climatico degli ambien- ti. Infine, circa il 47% di essi preferirebbe prodotti di ultima generazione per il con- trollo dell’elettricità e dell’illuminazione. OTTOBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 425 24

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